Non riesco a dire di no

Spesso a farci dire sì, quando invece vorremmo dire no, è la paura di deludere l'altro. Cosa si nasconde dietro questa disponibilità incondizionata, che in realtà ci mette a disagio? Lo abbiamo chiesto allo psicologo clinico

L’insicurezza che porta a dire sempre di sì
“Perché non riesco a dire di no? Mi accorgo di dire  sì e fare fatica a rifiutare, quando invece sarebbe spontaneo farlo”.  Sono pensieri che fanno le persone che sono super disponibili, al punto  da restare imprigionate nel loro stesso comportamento, che da essere positivo e aperto verso gli altri, si trasforma in una gabbia.
Perché accade questo?

“Alcune  persone manifestano una costante insicurezza o un atteggiamento  dubbioso verso gli altri che porta loro a dire di sì, quando invece  vorrebbero dire di no – sostiene lo specialista di psicologia clinica, Prof. Roberto Pani – “tendono ad aderire alla volontà dell’altro in un modo non impegnativo.
Immaginiamo che la mente si muova in un contesto inconsapevole, all’interno del quale il soggetto deve come non deludere l’altro”.

Assecondare le aspettative dell’altro
Spesso questo dire sempre di sì è un’abitudine radicata che ci si  porta dietro sin da bambini. Abituati ad obbedire a genitori, figure  autorevoli ed insegnanti, alcune persone interiorizzano tale  comportamento remissivo. “È probabile che alcune esperienze primarie (di quando  si era bambini ndr) con queste figure adulte siano state frustranti o son state vissute tali dal bambino/a  – prosegue lo psicoanalista. Di  conseguenza, i successivi incontri con altre figure ritenute autorevoli sono stati interpretati come se si  dovesse porre un’eccessiva attenzione all’altro, per non deluderlo.
Ciò fa sì che permanga una dubbiosità ed insicurezza nell’assumersi la responsabilità di dire di no, cioè di non assecondare le aspettative dell’altro”.

In altri termini, dicendo sempre sì si evita il rischio di deludere e quindi di “non essere accettati”.

In realtà la maggior parte delle volte l’eventuale delusione non c’è, oppure è ridicola ed insignificante.

L’eccessiva disponibilità è un modo per non deludere
Le persone che fanno fatica a dire no, quando esprimono un diniego, possono sentirsi a disagio “perché è come se esistesse un conflitto tra un desiderio autentico (di esprimere la propria volontà, il sì) e  l’interlocutore interno interiorizzato, rappresentato dal Super Io – nel linguaggio freudiano – che, invece impone di assecondare la volontà dell’altro”, continua Pani.

In altri termini, è come se si fosse guidati da un censore interno, molto rigido e poco malleabile.

“Sarebbe opportuno che la nostra disponibilità verso gli altri fosse molto forte, ma non così rigida da costringerci a piegarci alle volontà degli altri – prosegue lo psicoanalista. In questo modo rischiamo di indebolire la nostra posizione affettiva  verso gli altri, rovinando il modo con cui ci relazioniamo ad essi”. È un po’ come mostrarsi sempre deboli e mai assertivi, rischiando l’infelicità.

Dire sempre di sì è un modo per illudermi che gli altri mi vogliano bene: poiché presto sempre ascolto alle richieste dell’altro non si può mai dire niente contro di me.

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