occhiali giusti

La ricetta dell’oculista, quel foglietto con lo schemino e due numeri che descrivono il difetto visivo, da sola non basta più. Oggi prima di realizzare un paio di occhiali da vista, lo specialista e l’ottico valuta tanti altri parametri; perché l’obiettivo è creare un paio di lenti davvero personalizzate e permetterti di vedere perfettamente senza affaticare l’occhio.

«Durante la visita oculistica, oltre alla struttura oculare interna ed esterna e alla capacità visiva, si valuta, per esempio, se c’è un occhio trainante, che lavora più dell’altro; in questo caso occorrerà differenziare le due lenti» commenta il dottor Giorgio De Santi, oculista, dirigente medico all’ospedale di Rho (Milano). L’oculista osserva anche la forma del viso e misura lo spazio tra le due pupille: è un parametro importante per costruire la lente. «Oggi questo controllo può essere fatto anche da una macchina: il centratore digitale» spiega Luca Giorgetti, ottico optometrista a Milano. «È un’apparecchiatura che in pochi istanti prende tutte le misure dell’occhio e fornisce i parametri per realizzare la lente più confortevole».

Ma oltre alla conformazione del viso e degli occhi, la scelta dell’occhiale tiene conto di altri fattori. Ecco cosa ti chiederà l’ottico.

Gli occhiali giusti per il tuo stile di vita

Oggi lenti e montature non si scelgono solo in base al difetto visivo. È diverso se stai molto alla guida, lavori al computer o sei allergica al polline. Le 6 domande che ti farà l’ottico

Come usi più spesso gli occhi?

Non è un dettaglio: chi sta molto sui libri utilizza la vista in modo diverso rispetto a chi, per esempio, lavora all’aria aperta

«Ecco perché l’ottico valuta sempre la distanza di utilizzo: vicina, lontana e intermedia», spiega Luca Giorgetti. «Oggi per lo stesso difetto visivo, per esempio la miopia, ci sono lenti che consentono una messa a fuoco da 30 centimetri a uno o due metri, perfette, per esempio, per chi ha a che fare con il pubblico, e altre per chi ha bisogno di vedere da vicino ma anche a quattro-cinque metri di distanza».

Lavori sempre seduta alla scrivania?

Chi in ufficio passa la maggior parte della giornata davanti al computer ha bisogno di occhiali ad hoc, specie intorno ai 40 anni quando compaiono i primi segnali di presbiopia, la difficoltà a vedere da vicino.

«In questo caso si possono utilizzare lenti specifiche, si chiamano “office” o a profondità di campo: create per vedere a distanza ravvicinata e intermedia senza affaticare gli occhi, hanno una struttura che consente di passare con lo sguardo dal libro o dalla tastiera posti sul tavolo, al monitor o all’ambiente intorno senza faticare nella messa a fuoco e senza irrigidire i muscoli del collo» spiega De Santi.

Usi molto tablet e smartphone?

«In questo caso è bene avere un paio di occhiali con lenti con trattamento antiriflesso, utili anche per chi usa tanto lo smartphone e il tablet», aggiunge Giorgetti.

«Ancora meglio se hanno un filtro specifico per la luce blu emessa dagli schermi Lcd e Led, che può provocare irritazione, affaticamento e arrossamento dell’occhio».

Sei spesso alla guida dell’auto?

Sembra banale, ma in questo caso gli occhiali infrangibili non sono un optional.

«Per guidare consiglio le lenti polarizzate, che riducono gli abbagliamenti, e antiUv» spiega Giorgetti. «Anche se i finestrini delle auto filtrano parte dei raggi, è fondamentale proteggere gli occhi perché il sole può danneggiare la retina e il cristallino, favorendo la cataratta» aggiunge Giorgio De Santi. «Ottime le lenti fotocromatiche, che reagiscono velocemente alle variazioni di luminosità».

Sei una sportiva?

«Per chi fa spesso attività fisica all’aria aperta, e deve tenere gli occhiali da vista, la protezione dai raggi solari è d’obbligo: servono lenti con filtri Uv e una montatura avvolgente che protegga bene gli occhi» sottolinea l’optometrista Luca Giorgetti

«Se poi corri, vai in bici o fai walking, e magari usi lo smartphone per tenere d’occhio i tempi di allenamento, ai primi cenni di presbiopia puoi utilizzare lenti progressive personalizzate: sono realizzate su misura per i tuoi occhi e sono fatte in modo da ridurre al minimo le sfocature, quelle zone meno nitide ai bordi delle lenti progressive.

Sei allergico a qualche sostanza?

Forse l’ottico non ti farà la domanda specifica, ma quando vai ad acquistare un paio di occhiali, segnala le tue eventuali allergie.

«Chi non sopporta il nichel, per esempio, può avere qualche reazione con le montature metalliche; c’è chi ha problemi con le colorazioni, che con il sudore possono irritare la pelle. In questi casi è meglio scegliere altri tipi di modelli» spiega Luca Giorgetti.

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