Ovuli antifungo

Prurito intenso, mucose gonfie e infiammate, perdite biancastre come ricotta. Un’infezione da candida è facile da riconoscere, soprattutto se ne sei vittima un mese sì e uno no.

«Il fungo prolifera nell’intestino e, da questo “serbatoio”, passa facilmente alle vicine vie genitali - spiega la ginecologa e omeopata Marialessandra Panozzo - Le terapie antimicotiche lo tolgono di mezzo solo temporaneamente, perché la vaginite ritorna, favorita dallo squilibrio della flora intestinale».

La cure naturali per la candida e altri disturbi intimi

Ci sono infezioni e fastidi intimi che si possono trattare inserendo alcuni cibi nel regime alimentare nonché ricorrendo all'impiego di rimedi naturali specifici. Ecco i consigli dell'esperta

Sovrappeso, sedentarietà, alimentazione ricca di zuccheri, lavande troppo frequenti e detergenti intimi aggressivi aumentano il rischio di scatenare infezioni intime come la candidosi.
Se per prevenire questo genere di disturbo è indispensabile potenziare le difese immunitarie attraverso l’adozione di uno stile di vita salutare, la pratica costante di un’attività fisica, l’uso di detergenti intimi neutri e di biancheria non aderente e in fibra naturale, nei casi in cui l’infezione si manifesti è possibile ricorrere a cure naturali e omeopatiche. Per scoprire quali, sfoglia la gallery!

La cura per la candidosi

La candidosi è una forma di intossicazione: solo la dieta giusta può debellarla. Ma i rimedi dolci accelerano la guarigione: «tinture madri di tarassaco o bardana, 30 gocce due volte al giorno per un mese, ripuliscono il fegato dai farmaci.

Con l’omeopatia si lavora a livello energetico, con rimedi personalizzati. Pulsatilla da 30 a 200 CH, per esempio, è utile per donne giovani che amano i dolci» afferma l’esperta.

Cosa fare subito contro la candida

In farmacia trovi gli ovuli disinfettanti alla propoli e calendula: mettine uno alla sera per una settimana.

Per calmare il bruciore prova le lavande con tè bancha e sale: un cucchiaio di tè fatto bollire in mezzo litro d’acqua per sei minuti. Una volta filtrato e intiepidito unisci mezzo cucchiaino di sale marino. «La lavanda corregge l’eccessiva acidità della vagina che favorisce la candida» precisa Panozzo.

La vaginosi

Perdite grigiastre e maleodoranti (dal tipico odor di pesce) insieme al bruciore indicano che puoi avere un’infezione da gardnerella, detta anche vaginosi batterica.
Il tampone vaginale ti darà conferma di questo disturbo, che normalmente si tratta con gli antibiotici.

I probiotici contro la vaginosi

Contrariamente alla candida, che prolifera in ambiente acido, la gardnerella si sviluppa quando il pH della vagina è alcalino. Utilissimi allora i cicli di cura con i fermenti lattici che abbassano il pH e prevengono le recidive: uno studio realizzato dall’Università di Modena su 40 donne ha visto che i probiotici agiscono più velocemente degli antibiotici: se ne vedono gli effetti già nel giro di cinque giorni.

Ma quali scegliere? «Lo yogurt non è abbastanza potente – dice Giancarlo Balzano, ginecologo omeopata – Ci vogliono gli integratori in capsule gastroprotette di lattobacilli, con almeno cinque tipi di batteri diversi, come il Rhamnosus o il Plantarum, e dosi di almeno 10 miliardi per capsula. Dieci giorni al mese di terapia possono debellare la vaginosi».

Vaginosi: cosa fare da subito

Il tea tree oil è un ottimo antibatterico naturale. Fai delle lavande vaginali a giorni alterni con 7 gocce di questo olio essenziale aggiunte a mezzo litro di acqua tiepida.

In alternativa in farmacia trovi ovuli con probiotici. Per bocca prendi delle compresse di estratto di semi di pompelmo, una al giorno per un mese.

La bartolinite

Più insopportabile del peggior mal di denti, con l’aggravante che si trova proprio “lì”, l’ascesso delle ghiandole di Bartolino, dovuto in genere a infezioni da stafilococco, può ripetersi nonostante le cure antibiotiche.

Queste ghiandole all’ingresso della vagina, da piccole come mandorle, possono raggiungere le dimensioni di un’albicocca o, nei casi cronici, formare una pallina dura che non passa se non con un intervento.

I granuli omeopatici per la bartolinite

«L’omeopatia funziona bene in tutti gli stadi del disturbo – spiega Giancarlo Balzano – Se l’infiammazione è solo all’inizio, si prende un tubo dose di Belladonna 300 CH, poi Hepar sulphur 30 CH, 5 granuli 3 volte al giorno, per bloccare la produzione di pus. Se invece la ghiandola è già gonfia, si può incidere; Hepar sulphur 5CH alle stesse dosi favorisce lo svuotamento completo dell’ascesso e la guarigione».

Impacchi per alleviare i dolori

Per ammorbidire l’ascesso e alleviare i dolori prova gli impacchi alternati caldo-freddi.

Prepara due ciotole, una con acqua molto calda, l’altra freddissima e immergi una garzina prima in una poi nell’altra, tenendola sulla parte infiammata per qualche secondo. Meglio se aggiungi all’acqua un paio di gocce di tea tree oil, potente antinfiammatorio che puoi anche prendere per bocca, 3 gocce 4 volte al giorno.

La dieta giusta in caso di candida

Via i dolci, le pizze, i latticini. All’inizio sarà un tormento ma ne vale la pena.

«Con la dieta giusta si può guarire dalla candida definitivamente in un solo mese, senza altre terapie – assicura Marialessandra Panozzo – Punta sui cereali integrali, consuma tante verdure e copia subito le due ricette riportate nelle pagine successive».

Insalata di cappuccio e gemme rosse

Taglia finissimo 600 g di cavolo, aggiungi un po’ di sale e mezzo cucchiaino di semi di cumino e fai macerare.

Strizza bene la verdura, unisci i chicchi di mezza melagrana e un po’ d’olio. Il piatto è ricco di antiossidanti e fa bene all’intestino.

Alghe con aglio e prezzemolo

Metti in ammollo in acqua fredda per 15 minuti due manciate di alghe hijiki. Strizzale, falle saltare in un po’ d’olio poi copri d’acqua e cuoci per mezz’ora. Unisci abbondante prezzemolo tritato e aglio.

Se poi mescoli le alghe ad altre verdure al vapore avrai un perfetto contorno anticandida: le alghe aumentano le difese e l’aglio è un antibiotico naturale.

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