Innanzitutto, ci sono due buone notizie: la prima, è che l'allergia non solo si può prevenire, ma farla scomparire nel medio periodo; la seconda, è che esistono terapie dolci e naturali, come l'omeopatia, per curarla.

«Per capire come sia possibile però - spiega il dottor Attilio Speciani, allergologo e immunologo clinico, esperto in omeopatia - bisogna chiarire il concetto stesso di allergia. Fino a poco tempo fa, l’allergia era considerata un difetto dell’organismo, mentre oggi è possibile parlare di allergia come difesa, come un fenomeno normale in tutti». Da cui si può guarire.

Prevenire e curare le allergie con l’omeopatia

Arriva la primavera e... le allergie! Ma c'è una buona notizia: con l'aiuto dell'omeopatia si può prevenire la comparsa dei sintomi e curare l'allergia a pollini, polvere e alimenti. Vediamo come con i consigli dell'esperto

Il 21 marzo è il primo giorno di primavera e anche la Giornata Mondiale del Polline.

Non c’è da stupirsi, perché i casi di allergia sono in aumento, e al momento si stima che nel mondo occidentale soffrano di allergia circa il 30% degli adulti e il 40% dei bambini, alle prese con starnuti, riniti e congiuntiviti allergiche, in reazione ad acari, polline e chi più ne ha più ne metta.

Per scoprire i rimedi omeopatici consigliati dall’esperto a cui ricorrere in caso di allergia, sfoglia la gallery!

Una piccola ma significativa curiosità: fino a 200 anni fa le allergie non esistevano. Il primo caso di febbre da fieno infatti è datato 1812. Cosa provoca quindi l’aumento dei casi di allergia, ai giorni nostri?

Come spiega il dottor Speciani «tutti nasciamo allergici e intolleranti a tutto, dagli acari ai pollini. È solo il controllo attivo del singolo individuo a fare la differenza tra chi mantiene la tolleranza (il sano) e chi questa tolleranza la perde diventando appunto allergico e intollerante».

«L’allergia è un’infiammazione generale dell’organismo, che non sa più come difendersi: le difese immunitarie non bastano più, e l’unica cosa che può fare per eliminare ciò che lo intossica è buttarlo fuori. Non a caso le reazioni allergiche – starnuti, lacrimazione… – consistono in un’espulsione di ciò che non è più tollerato».

A risultare intollerabile per il corpo, però, non sono tanto il polline e gli acari, ma tutto lo stress accumulato in precedenza: ambientale (come l’inquinamento), legato allo stile di vita (il troppo lavoro) o emotivo (come aveva scoperto nel 2001 Rita Levi Montalcini, infatti, cambiamenti e traumi abbassano notevolmente la nostra soglia di tolleranza). E i pollini o gli acari, sono solo la goccia che fa traboccare il vaso.

Ma perché allora le allergie si ripetono stagionalmente?

«L’allergia a una o più sostanze spiega il dottor Speciani – può essere vista come un segnale di allarme in un individuo nei confronti di fattori esterni legati anche all’ambiente, allo stile di vita e ad aspetti emotivi che il corpo ci suggerisce chiaramente di non poter più tollerare, provocando dunque una sorta di infiammazione», infiammazione che poi il nostro cervello ricorda e richiama nel nostro organismo ogni volta che compare la sostanza “nemica”.

E così, l’allergia si ripete stagionalmente.

«L’omeopatia (il simile che cura il simile), in questo, è molto utile, perché permette di modulare la risposta del corpo, riequilibrando progressivamente l’intero organismo. Si tratta, in altre parole, di una rieducazione, o di uno svezzamento: introducendo le sostanze a cui si è allergici in piccole dosi, come con i farmaci omeopatici, infatti, il corpo capisce che quella sostanza non è nociva, finché non recupera la tolleranza. Con questo metodo, circa l’80% dei pazienti guarisce».

Oltre alle terapie omeopatiche, anche l’alimentazione può aiutare a recuperare la tolleranza e combattere le allergie. Per via della cross-reattività (chi è allergico ad alcuni pollini tollera poco anche alcuni cibi), ma anche per prevenire le reazioni allergiche, aumentando le difese dell’organismo.

Ad esempio, il dottor Speciani consiglia di:

– mettere in tavola piccoli pezzi di frutta e verdura, cibo “crudo, vivo e colorato” e panallergico, prima di qualsiasi pasto – colazione compresa – aiuta l’organismo a non riconoscere i pollini come allergeni.

usare altri cereali, oltre al frumento, svolge la stessa azione, facendo riconoscere all’organismo la varietà delle sostanze con cui può entrare in contatto. Ottime sono le fettine di polenta abbrustolite, le patate, il farro…

fare attenzione agli alimenti ricchi di calcio, che “spiazza” zinco e rame, responsabili della regolazione dell’istamina.

In confronto alle cure tradizionali, come sottolinea il dottor Speciani, i rimedi dell’omeopatia hanno diversi vantaggi:

non hanno effetti collaterali tipici degli antistaminici come sonnolenza e disturbi dell’attenzione

– sono naturali

– non sono tossici, quindi non c’è rischio di sovraddosaggio

– possono essere associati alle terapie tradizionali

– possono essere utilizzati anche da donne in gravidanza, bambini e anziani

– possono essere assunti anche per lunghi periodi, e proprio per questo sono efficaci nel prevenire i sintomi delle allergie

Prevenire l’allergia e minimizzarne i sintomi, quindi, è possibile, se si segue una terapia omeopatica, a partire da almeno 1 o 2 mesi prima del periodo in cui si manifestano i sintomi più violenti.

Poiché omeopatia significa “il simile che cura il simile”, andranno assunti come prevenzione medicinali omeopatici contenenti diluizioni della sostanza che scatena l’allergia – Arsenicum album, Allium cepa – 5 granuli 1-2 volte a settimana in diluizione 9 CH.

Se invece si è allergici a più sostanze, si può usare un complesso come Pollensì, che contiene i pollini di Gramigna, Erba mazzolina, Nocciolo, Betulla bianca, Parietaria, Artemisia e Ambrosia, diluiti alla 30CH; inoltre risulta efficace anche per chi è allergico agli acari.

La terapia preventiva andrebbe poi integrata assumendo 40gocce 3 volte al giorno di di Ribes Nigrum, e una fiala al giorno di oligoelementi Manganese, Zinco e Rame.

Nonostante la prevenzione omeopatica, è possibile che con l’arrivo dei pollini si ripresentino alcuni sintomi dell’allergia, come un certo pizzicore a naso e occhi: l’oculorinite allergica. Ma non bisogna scoraggiarsi: perché oltre al fatto che normalmente il fastidio scompare nel giro di 3-4 giorni, è anche il segno che il corpo si sta adattando ai pollini e aumentando la sua tolleranza.

Per contrastare i sintomi dell’allergia, quando i pollini attaccano, bisogna mantenere la terapia di prevenzione, e abbinare un rimedio urto come Sinalia: 5 granuli, da 3 a 6 volte al giorno, a seconda dell’intensità della reazione. Se poi la rinite o la congiuntivite sono particolarmente aggressive, esistono alcuni rimedi ad hoc.

Se l’effetto più fastidioso dell’allergia è la rinite, l’omeopatia offre cure ad hoc per ogni caso. In generale, questi rimedi specifici possono (e dovrebbero) essere assunti ogni ora nella fase più acuta, per diminuire progressivamente con il migliorare dei sintomi, ed essere associati alla terapia di base. Scopriamoli caso per caso.

– per la rinorrea non irritante: 5 granuli ogni ora di Sabadilla 9 CH

– per la rinorrea chiara: 5 granuli ogni ora di Kalium iodatum 9 CH, utile in caso di particolare irritazione a naso e occhi

– per la rinorrea bruciante: 5 granuli ogni ora di Allium cepa 9 CH.

– Se si soffre per il “naso chiuso”: Sticta pulmonaria 9 CH, da assumere ogni sera.

– Contro gli starnuti frequenti: Nux Vomica 9 CH, 5 granuli ogni ora, eventualmente associata a Histaminum 9 CH, allo stesso dosaggio

– Se il naso cola, con bruciore e starnuti: Allium Cepa 5 CH e Arsenicum Album 9 CH

Se la rinorrea provoca anche irritazione nasale, si potrà utilizzare può essere alleviata con Homéoplasmine, un unguento a base di Calendula e altre sostanze calmanti. Si applica localmente mattino e sera.

Un’altro dei fastidiosi sintomi dell’allergia, è la congiuntivite allergica, che si manifesta con lacrimazione, gonfiore, prurito, bruciore e rossore agli occhi. Per curarla, l’omeopatia offre rimedi dolci, il come collirio Euphralia, a base di Euphrasia officinalis e Chamomilla vulgaris.

Come usarlo? All’apparire dei primi segnali di congiuntivite allergica, instillare 2 gocce 3-4 volte al dì. Ma se c’è bisogno, si può utilizzare questo collirio omeopatico anche più volte: infatti è privo di effetti collaterali, è adatto anche a chi porta lenti a contatto, e per la sua dolcezza anche ai bambini.

Riproduzione riservata