quando correre al pronto soccorso

Da qualche settimana nei pronto soccorso è il caos. E i bollettini sono sempre peggio. A Roma in un solo giorno si sono presentati oltre mille pazienti. A Lecce 12 ambulanze sono rimaste ferme per un’ora e mezzo con pazienti a bordo per mancanza di barelle. A Milano negli ospedali file di malati su sedie e barelle.

«Il problema è che si corre in ospedale anche se non c’è una reale emergenza» spiega Giorgio Serino, responsabile del pronto soccorso del Policlinico San Donato di Milano. «Lo vediamo quotidianamente, quando arrivano persone spaventate per disturbi che invece potrebbero essere risolti anche l’indomani dal medico di famiglia. Come una febbre alta, assolutamente normale quando si prende l’influenza».

Ma allora quali sono i disturbi che richiedono interventi di emergenza? E per quali invece possiamo aspettare o sentire la guardia medica? Vediamolo con l’aiuto del nostro esperto. Con una raccomandazione: in caso di dubbio, chiamare sempre il 118.

Quando serve davvero il pronto soccorso

Complici i picchi d’influenza gli ospedali in questi giorni sono presi d’assalto. Ma nella maggioranza dei casi, dicono i medici, l’emergenza non c’è. E ci si potrebbe curare tranquillamente a casa

Tieni sempre nel portafoglio la tessera sanitaria e un foglio con scritto i farmaci che prendi, le malattie e le allergie di cui soffri: sono dati utili in caso di emergenza se hai perso conoscenza.

Quando i disturbi sono lievi spesso possiamo porvi rimedio senza ricorrere ai farmaci

Serve il pronto soccorso se...

● Hai un improvviso e forte mal di pancia, che non accenna a diminuire, oppure va e viene, ma con pause di pochi minuti. Sono i tipici segnali di una colica. Assumi una dose di antidolorifico. Se funziona, aspetta l’indomani e chiama il tuo medico. Se invece non passa, o il sollievo è breve e il male riprende, chiama l’ambulanza. Perché potresti avere un’infiammazione magari grave che richiede una cura intensiva.

● È iniziato bruscamente un dolore simile a una morsa oppure un senso di peso, al centro del torace, alla spalla e al braccio sinistro. Cambia posizione e, se ti manca il fiato, apri la finestra e respira profondamente. Se i disturbi non passano, oppure si attenuano per poi tornare, chiama il 118: potrebbe essere anche un infarto. E nell’attesa, non bere e non assumere farmaci.

● Si è scatenato un feroce mal di testa diverso dai soliti. Oppure hai la sensazione che il braccio o la gamba non funzionino. O, ancora, sei confusa e dimentichi subito ciò che stai dicendo. Ci vuole il pronto soccorso, perché nel peggiore dei casi potrebbe trattarsi di un ictus. Che si può curare bene solo se si interviene in fretta.

● Di punto in bianco hai cominciato a vomitare violentemente. Se le crisi si placano quando lo stomaco è vuoto, può essere una congestione. Mettiti a letto e chiama il medico. Se invece continuano i conati o stai vomitando bile, vai al pronto soccorso: sono necessari controlli approfonditi. Soprattutto se hai battuto la testa, il vomito potrebbe essere il sintomo di una patologia cerebrale. Ma anche di un’occlusione intestinale o di un’intossicazione grave.

Chiama la guardia medica se...

● Ti manca il fiato e la respirazione è accompagnata da fischi. È un attacco di asma. Se già ne soffri ma non hai in casa i tuoi soliti farmaci, chiama la guardia medica per farteli prescrivere. Se non hai nessuno che possa andare in farmacia, oppure hai già preso il tuo broncodilatatore e non ha funzionato, ci vuole il pronto soccorso. Perché può essere necessaria una superdose di cortisone.

● Hai l’influenza e da qualche ora si è scatenata una tosse profonda, con catarro verde oppure giallo. Se succede nel weekend, non aspettare il lunedì per parlare col tuo medico, ma contatta la guardia medica. Potrebbe trattarsi di bronchite batterica. E devi iniziare il prima possibile una cura antibiotica. Per evitare conseguenze ben più gravi come una polmonite.

● Ti sei tagliata. Lava la ferita con acqua, per valutare l’entità del taglio. Se è piccolo e nell’arco di mezz’ora smette di sanguinare, disinfetta con acqua ossigenata e copri con un cerotto traspirante. Rivolgiti invece alla guardia medica se dopo qualche ora la pelle attorno alla ferita si arrossa e diventa calda, oppure se fuoriesce del pus. Perché c’è un’infezione che va debellata con una cura antibiotica.

● Se sei k.o per il mal di schiena, fai prima un tentativo con il solito antidolorifico. Ma non soffrire tutta la notte se non fa effetto: chiama la guardia medica. Di solito con un’iniezione di un mix di antinfiammatorio e miorilassante la situazione migliora notevolmente. Se il dolore però si estende anche alla gamba ed è insopportabile, ci vuole il pronto soccorso. Perché potrebbe essere dovuto a un’ernia del disco.

Basta il medico se...

● Hai l’influenza con febbre a 39. Assumi un farmaco a base di paracetamolo ogni otto ore. E contatta il tuo medico se dopo 72 ore non è ancora scesa: potresti avere bisogno di un dosaggio più alto del medicinale che stai prendendo. Rivolgiti invece al pronto soccorso se soffri di crisi epilettiche, sei cardiopatica o capita a un bimbo di pochi mesi. Perché nel tuo caso la febbre è un grosso stress per l’organismo.

● Si è scatenato un prurito irrefrenabile, che non ti lascia requie. Potrebbe essere un’orticaria. Vai dal tuo medico che ti prescriverà un medicinale antistaminico. Fai attenzione, però. Se hai febbre o hai avuto mal di gola o disturbi simili a quelli dell’influenza nei giorni precedenti, chiedi una visita a domicilio. Perché potresti avere una malattia esantematica, come scarlattina o morbillo.

● Hai provato la pressione ma è molto più alta del solito. Riprovala un paio di volte a distanza di dieci minuti. Se è ancora alta, rivolgiti al tuo medico di famiglia per ripetere la misurazione con un’apparecchiatura ad hoc e decidere cosa fare. Se, però, devi aspettare l’indomani perché non è l’orario di visita, oppure se hai anche un senso di malessere generale, vai direttamente al pronto soccorso: potrebbe essere il segnale di un problema cardiovascolare da affrontare in fretta.

● Hai continue scariche di diarrea. È un meccanismo di difesa dell’organismo, perché l’intestino sta cercando di allontanare le sostanze tossiche presenti. Se dopo tre ore le crisi non migliorano, assumi una compressa di antidiarroico subito dopo ogni attacco. E se il problema non si risolve oppure hai la febbre, chiama il tuo medico: può essere necessario un antibiotico per risolvere l’infezione.

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