Il sesso? È come una bella torta

La ricetta è semplice: pochi, fondamentali ingredienti. Ma non tutti conoscono le giuste dosi. E l'improvvisazione non paga. Quindi, prima leggete le istruzioni

Cosa hanno in comune il sesso e una torta? Molto, a partire dall’importanza di scoprire quali sono gli ingredienti giusti e le dosi corrette per la buona riuscita. Il segreto è seguire una certa ricetta, per non dimenticare un passaggio importante né aggiungere sapori inutili. Per evitare di presentare un dolce insipido o, al contrario, stucchevole. In tavola come a letto.

400 g di

conoscenza

Ricettario alla mano, per credere: è la farina la protagonista di una torta, l’ingrediente che le dà consistenza. Come la conoscenza del proprio corpo è il volano dell’intesa sessuale. «Individuare le proprie zone erogene è importante per le donne che, al contrario degli uomini, non si riconoscono in un comportamento standard» dice Emmanuele A. Jannini, sessuologo. «Ciò che dà piacere a una non è detto che sia così gradito all’altra. Saperlo è il punto di partenza per guidare le carezze del partner e coordinarsi meglio». Va bene che per fare un buon dolce la base è importante, ma è la farcitura che fa venire l’acquolina in bocca.

Crema, panna, cioccolato, marmellata, in questo campo ce n’è per tutti i palati. Cambiare sapore è una gioia per la gola, scegliere ingredienti di qualità è una regola che vale sempre. Altrimenti il gusto sarà scadente: sempre dolce, ma non “pieno”. Una specie di surrogato che nel sesso suona come un atteggiamento falso. «Nell’intimità, le pose da vamp o i tentativi di fare bella figura tra braccia maschili, prima o poi, crollano: richiedono troppo sforzo per chi li esibisce, danno ben poca soddisfazione a chi li riceve» dice Roberta Rossi, sessuologa. Al contrario, la panna si monta meglio e la crema non impazzisce se si usa la “frusta” della spontaneità. «È la naturalezza per come ci si comporta che dà all’incontro un sapore inconfondibile» prosegue la dottoressa Rossi. «Quello che conquista un uomo, infatti, è l’emotività, il desiderio autentico che traspare da un gesto, e non come viene eseguito».

200 g di

fantasia

Mentre state impastando uova, zucchero e farina, concedetevi ogni tanto un assaggio per aggiustare il tiro. Meglio, per capire se dovete aggiungere al vostro rapporto un pizzico in più di fantasia, che, come si sa, viene consigliata solo in quantità indicativa. «Magari, all’inizio non ce n’è bisogno perché l’attrazione, sulla scia della novità, è già vivace di per sé» dice il dottor Jannini. «Dopo, qualche rinforzo non guasta mai per aumentare la complicità e ravvivare la relazione». Ma basta una lieve variazione  o ci vuole un’idea rivoluzionaria? «Nel sesso non ci sono trasgressioni piccole o grandi, le une meno significative delle altre» spiega la dottoressa Rossi.

«Si può essere trasgressivi anche quando si propone di fare l’amore in un posto diverso dal solito letto, per esempio. Infatti, la fantasia, nell’intimità, non s’identifica con l’audacia a tutti i costi. È una capacità diversa che nasce dalla curiosità di esplorare situazioni nuove. Ognuno la concretizza come vuole, secondo la pulsione del momento». In fondo, dopo aver fatto dieci crostate alla frutta, non avete anche voi voglia di provarne una al cioccolato?  

200 g di

disponibilità

Se molte torte risultano fragranti è tutto merito del burro. Un ingrediente importante, come lo è la disponibilità all’interno di una coppia. «Un’attenzione “speciale” per il marito o il fidanzato che va oltre il gesto gentile o un atteggiamento compiacente» dice la sessuologa. «È un’apertura verso il partner che ci permette di cogliere i segnali di richiamo erotico, gesti, situazioni, profumi, senza bisogno di troppe parole. Per un uomo, la disponibilità mentale è il primo, fondamentale passo verso l’accoglienza fisica».

100 g di

intimità

L’intimità? Ha la stessa variabilità del lievito. Per alcune torte ci vuole, per altre no.

A giudizio di molti, è un ingrediente che rende il dessert più morbido. «Significa, infatti, che tra due persone si è creato un clima di confidenza e reciproca fiducia» spiega la dottoressa Roberta Rossi, sessuologa. «Questa è l’atmosfera giusta per sentirsi liberi di muoversi senza il timore di essere giudicati o rifiutati. Per abbandonarsi, insomma, alle proprie sensazioni ed entrare in una dimensione di maggiore coinvolgimento sessuale. Un’esigenza così forte per la gran parte di noi donne che spiega perché spesso le storie di solo sesso lasciano con l’amaro in bocca e sono destinate a morire quasi subito».

75 g di

corteggiamento

Spesso si aggiunge per ultimo, ma qualche cucchiaio di latte ci vuole  per amalgamare bene gli ingredienti. Il collante tra il vostro e il suo desiderio, invece, è il corteggiamento. «Non è tanto il gesto in sé che colpisce l’altro, quanto il significato che sottende» dice il dottor Jannini. «Chi corteggia invia un messaggio che, pressappoco, recita così: “So cosa ti piace e mi gratifica soddisfarti”. È come mettersi nella stessa lunghezza d’onda dell’altro, con il risultato di amplificare i momenti di sintonia nella coppia. E tanto più nella nostra memoria sono presenti ricordi positivi quanto più sale l’eccitazione».

25 g di

disinibizione

Anche l’occhio vuole la sua parte: e allora perché negarsi quel ricciolo di panna, quella corona di frutta o la cascata di caramello che fanno tanta scena? «Se è vero che un pizzico di disinibizione non guasta mai, troppa copre i sapori» conclude Jannini. «Nessun uomo ama le bacchettone che lo inibiscono, ma nemmeno le superaudaci, con tante e dichiarate esperienze alle spalle. Soprattutto all’inizio di una relazione, una donna troppo disinvolta può freddare l’entusiasmo maschile. Perché sembra più attenta a fare colpo, a esibirsi, più che a esprimere interesse per l’altro». E poi avete mai visto un maschio così contento di fare la preda e non il cacciatore?

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