Abbracciami, di abbracci straziami

Partite con un abbraccio. Lunghissimo, di almeno 10 minuti. Mettetevi l'uno di fronte all'altra, guardatevi e abbracciatevi assumendo la posizione più comoda. Ora chiudete gli occhi e respirate profondamente. Nei primi 2-3 minuti l'imbarazzo sarà quasi insostenibile, un po' come nel gioco del silenzio, ma andare oltre sarà liberatorio. Continuate finché il relax non sarà totale, arriverete a un punto in cui sentirete che il vostro corpo sembrerà dire: aaaaaah! Per ogni abbraccio di questo tipo avrete guadagnato 1000 punti nella vostra personalissima scala dell'intimità.

Sexperiment, ovvero come ti salvo la coppia in un weekend

Il segreto delle più illuminate terapiste di coppia d'America è ora svelato: chiamasi “Sexperiment”, ovvero la sfida finesettimanale ad amarsi di più. Si parte da un lungo abbraccio di 10 minuti fino ad arrivare a... non ve lo diciamo, leggete!

«I miei genitori stanno insieme da 40 anni e si amano come il primo giorno». È questa la frase dell’amore ai tempi del divorzio. L’avrò sentita almeno un milione di volte, must intramontabile di ogni amica separata con figli a carico o trentenne single per scelta (altrui). Eppure in giro per il mondo ci sono fior fior di guru che stanno lavorando per noi, per restituirci, nell’era della felicità a tutti i costi, una vita di coppia meno faticosa e più appagante. A prova di sfacelo, insomma. Una di loro risponde al nome di Vanessa Marin, giovane sessuologa californiana il cui blog vmtherapy.com è una pura infusione di self-confidence. Il suo tutorial forse più utile e divertente, da lei stessa nominato “sexperiment”, riguarda un insieme di consigli pratici su come rompere la monotonia nella vita di coppia a partire dal week-end. Ecco la selezione dei migliori 5 secondo le ragazze di MySecretCase.

Monotasking per un giorno

Essere multitasking ci fa sentire incredibilmente capaci, superiori, delle vere eroine del quotidiano. Eppure i suoi effetti, sul cervello come sulle relazioni, sono dannosissimi. “L’incapacità di focalizzarsi rovina il rapporto perché rende difficile l’interazione a spese dell’ascolto dei bisogni del partner”, afferma la Marin. Ecco allora che bisogna rallentare i ritmi ed obbligarsi a pensare ad una cosa alla volta. Provate a farlo di domenica e, specie quando siete con lui, eliminate ogni fonte di distrazione. Secondo una recente ricerca, l’85% delle “infrazioni” multitasking è dovuto al cellulare, che ci ha abituate a messaggiare, fotografare e caricare in maniera quasi compulsiva. Ecco, abituiamoci a spegnerlo almeno 2-3 ore al giorno, ché non succede niente.

Orientati con la mappa dell'eros

Questo è un giochino molto divertente da fare in coppia, sempre che non abbiate un orso per fidanzato/marito. Prendete due fogli, uno a testa, e su ognuno disegnate due sagome a figura intera. Ora immaginate dove vi piacerebbe essere toccate – e in quale ordine – durante i preliminari. Fate dei puntini sulla sagoma e metteteci a fianco i numeri in ordine crescente. In caso vi venisse in mente qualcosa di molto tecnico o particolare, buttate giù pure qualche frase vicino al puntino, ad esempio: “solleticare l’incavo delle ginocchia con la punta della lingua”. Avete finito? Bene, scambiatevi le liste, scoprite ciò che ancora non sapevate e… mettetevi all’opera!

Ed è subito tempo delle mele

Parola d’ordine: pomiciare. Non so voi, ma l’ultimo bacio che ho visto più lungo di 5 minuti è stato quello tra la Bergman e Cary Grant in “Notorius” due settimane fa. Secondo la Marin “riportare il bacio nella propria relazione è fondamentale”. Fatelo al mattino, possibilmente dopo aver lavato i denti, fatelo sul divano, fatelo di notte in un parcheggio o al buio, nella sala di un cinema. Fatelo senza necessariamente aspettarvi di dover fare sesso dopo. Riscoprite il bacio che sognavate prima che diventasse mero, brevissimo, preludio al successivo amplesso. Questo forse incontrerà le resistenze del vostro lui, ormai abituato ad ottenere tutto e subito, ma consolatelo: “Amore, un bacio in più oggi significa sesso per i prossimi 40 anni”.

Questa casa è un albergo

I weekend fuoriporta sono sempre raccomandati, ma non è sempre logisticamente possibile. Tuttavia esistono delle soluzioni creative per “mimare” l’esperienza in hotel. Cercate di ricordarvi cosa avevate trovato eccitante: gli effluvi della spa? I cuscini in ogni dove? Il mini-bar a vostra completa disposizione? Ricreate in casa le atmosfere di quei momenti e calatevi nella parte. Eliminate poi ogni distrazione ed allestite il “set”. Quando è tutto pronto, uscite per tutto il pomeriggio, così da creare un po’ di attesa ed avere la percezione di “rientrare” in una camera d’albergo. Parlatene tra voi come se fremeste, come se fosse un evento speciale ed irripetibile. E quando tornate a casa, fate ciò che per mancanza di tempo non potete fare mai, un bagno caldo o lunghi preliminari.

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