I vantaggi della sigaretta elettronica sembrano infiniti: un forte risparmio economico, ambiente più pulito, alito fresco, si sentono di nuovo sapori e odori, e - soprattutto - l'eliminazione di quei fattori del fumo attivo e passivo che creano danni alla salute, dal rischio cardiovascolare ai tumori.

Ma la sua efficacia è ancora da dimostrare: "al momento non ci sono studi abbastanza consistenti per poter affermare se la sigaretta elettronica sia sicura o invece contenga qualche nuovo fattore di nocivo per la salute", spiega la Dottoressa Gabriella Sozzi, Direttore dell'Unità di Genomica presso il Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell'IRCCS.

"Di sicuro eliminare la combustione a bassa temperatura, che libera le sostanze tossiche ed è altamente cancerogena è positivo, le sostanze contenute nei filtri (nicotina a parte) non dovrebbero essere dannose, quindi ci sono buone probabilità che faccia meno male della sigaretta tradizionale, ma sono ancora da verificare, ad esempio, gli effetti di tossicità sulle via aeree superiori e di difficoltà respiratorie". Inoltre, sottolinea l'esperta, "non vanno sottolineati gli aspetti psicologici e sociali, perché l'uso della sigaretta elettronica potrebbe avvicinare al fumo chi fumava, o non aveva mai fumato, come i giovani".

In attesa di risultati più certi, la vendita dell'e-cig è stata vietata ai minori di 16 anni, e come consiglia l'esperta "è meglio non esagerare, e proteggere chi ci circonda dal fumo passivo, anche elettronico". La soluzione migliore? Ovviamente smettere sia con il tabacco, che con il vapore: "per cancellare gli effetti del fumo, bisogna ridurre, più che il numero di sigarette, il periodo in cui si è fumato. E se una donna smette prima dei 30 anni, gli effetti del fumo vengono praticamente annullati."

Guida alla sigaretta elettronica

In molti usano la sigaretta elettronica in sostituzione al tabacco o per smettere di fumare. Ma nonostante il boom di negozi e svapatori, ci si chiede se l'e-cigarette sia sicura, e quali siano i reali vantaggi e rischi per la salute

La sigaretta elettronica, se non fosse per una leggera differenza di peso e in alcuni casi i colori sgargianti, potrebbe essere scambiata facilmente per una tradizionale. Quando si aspira infatti un atomizzatore riscalda il liquido contenuto nel filtro, che poi viene emesso come vapore acqueo. Persino la punta diventa rossa grazie a una batteria, come arroventata.

Si fuma – anzi, si svapamantenendo la gestualità e a quanto pare anche la soddisfazione della sigaretta (come testimoniano anche i vip), ma senza tabacco, catrame, combustione a bassa temperatura e una lunga serie di polveri sottili, ultrasottili e additivi pericolosi per la salute. Al loro posto, nei filtri si trovano glicerolo, glicol-propilene, acqua e aromi naturali, sostanze potenzialmente non dannose per l’organismo (proprio e altrui), e in alcuni, dosi di nicotina. Eppure, quali siano gli effetti della sigaretta elettronica, se sia realmente innocua per la salute o meno, è ancora da appurare.

I vantaggi della sigaretta elettronica sembrano infiniti: un forte risparmio economico, ambiente più pulito, alito fresco, si sentono di nuovo sapori e odori, e – soprattutto – l’eliminazione di quei fattori del fumo attivo e passivo che creano danni alla salute, dal rischio cardiovascolare ai tumori.

Ma la sua efficacia è ancora da dimostrare: “al momento non ci sono studi abbastanza consistenti per poter affermare se la sigaretta elettronica sia sicura o invece contenga qualche nuovo fattore di nocivo per la salute”, spiega la Dottoressa Gabriella Sozzi, Direttore dell’Unità di Genomica presso il Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’IRCCS.

“Di sicuro eliminare la combustione a bassa temperatura, che libera le sostanze tossiche ed è altamente cancerogena è positivo, le sostanze contenute nei filtri (nicotina a parte) non dovrebbero essere dannose, quindi ci sono buone probabilità che faccia meno male della sigaretta tradizionale, ma sono ancora da verificare, ad esempio, gli effetti di tossicità sulle via aeree superiori e di difficoltà respiratorie”. Inoltre, sottolinea l’esperta, “non vanno sottolineati gli aspetti psicologici e sociali, perché l’uso della sigaretta elettronica potrebbe avvicinare al fumo chi fumava, o non aveva mai fumato, come i giovani”.

In attesa di risultati più certi, la vendita dell’e-cig è stata vietata ai minori di 16 anni, e come consiglia l’esperta “è meglio non esagerare, e proteggere chi ci circonda dal fumo passivo, anche elettronico”. La soluzione migliore? Ovviamente smettere sia con il tabacco, che con il vapore: “per cancellare gli effetti del fumo, bisogna ridurre, più che il numero di sigarette, il periodo in cui si è fumato. E se una donna smette prima dei 30 anni, gli effetti del fumo vengono praticamente annullati.”

La sigaretta elettronica è utile a chi vuole smettere di fumare, “se diventa uno strumento di transizione e un supporto per liberarsi dalla dipendenza, tanto dalla nicotina, quanto dall’abitudine e dal gesto stesso di fumare”, spiega la psicologa Sara Padovano. “L’e-cig infatti può aiutare i fumatori a superare lo stress, perché diventa un appiglio per non ritornare al tabacco, mantenendo però la gestualità del fumo“.

Se invece la sigaretta elettronica viene utilizzata come un surrogato della sigaretta tradizionale per risparmiare in denaro e salute, e non se ne diminuisce mai l’uso, la dipendenza – almeno psicologica – resta.

La sigaretta elettronica è anche un vantaggio per l’ambiente: quello di casa (e i vestiti) non avrà più quel caratteristico odore affumicato, e l’aria tra le mura domestiche sarà più pulita, a beneficio di ospiti e abitanti. Ma altrettanto importante è l’impatto ambientale: non producendo cenere e mozziconi e ricaricandosi con un carica batterie, contribuisce a tenere più pulite le città e il pianeta.

Nonostante questi aspetti positivi, non bisogna però dimenticarsi di fare attenzione a dove e quando si fuma la sigaretta elettronica: benché non sia proibito, non tutti gli ambienti (ad esempio cinema e ristoranti) potrebbero essere adatti allo svapo, nel rispetto comune. In mancanza di una legislazione specifica, meglio fumare con educazione, anche se è solo vapore. Ricordando sempre che l’abitudine al fumo, soprattutto nei più giovani, non dovrebbe mai essere incoraggiata: anche gli “altri” fanno parte del nostro ambiente.

In tutta italia stanno nascendo negozi in franchising legati ai marchi più noti, dove si può comprare la sigaretta elettronica, ma alcune, che non contengono nicotina, si trovano anche in farmacia.

Se si vogliono fare acquisti via internet, invece, meglio fare attenzione a dove si acquista e cosa, perché insieme ai prodotti sicuri fino a prova contraria, se ne possono trovare anche alcuni che invece sicuri non lo sono di certo: è importante infatti che tutti i componenti e i filtri abbiano le certificazioni richieste, e non contengano sostanze nocive.

La sigaretta elettronica permette anche un notevole risparmio rispetto alle classiche sigarette di tabacco. Se infatti un pacchetto di “bionde” costa in media 4,50 euro, il kit per iniziare con la e-cig ci aggira sui 40/60 euro a seconda dei modelli. Le uniche spese da sostenere in seguito sono quelle legate ai filtri. La ricarica di un filtro equivale a circa 15 sigarette, e costa circa 1,65 euro. Il risparmio annuo – a seconda di quanto si svapa – è di circa 1000 euro.

Se ogni fumatore ha le sue sigarette preferite, anche la sigaretta elettronica si adatta alle sue esigenze. Ne esistono infatti di diverse marche e modelli, a seconda di quanto si è abituati a fumare, e quanto pesante. Si possono scegliere modelli più simili alle normali sigarette, o anche quelli a forma di bocchino, spesso così colorati e accattivanti da diventare degli accessori (con il rischio, però, di suscitare emulazione nei più giovani: usate saggezza!).

Inoltre, è possibile scegliere filtri con o senza nicotina, e con aromi diversi: il classico tabacco, ma anche vaniglia, cioccolato e caffé.

L’importante, è affidarsi a prodotti contrassegnati con il marchio CE, che assicura l’autorizzazione da parte della Comunità Europea (da non confondere con CE, China Export, in cui le lettere sono più vicine).

Il grande punto di domanda sulla sigaretta elettronica, riguarda la nicotina, che “è nociva, perché attivando la produzione di dopamina, crea dipendenza”, sottolinea la Dottoressa Sozzi. Nicotina che però è contenuta in alcuni filtri, senza indicazioni chiare sul suo utilizzo, o sui dosaggi ottimali per disintossicarsi progressivamente, e che può liberarsi insieme al vapore, creando magari – come effetto collaterale dello svapo passivo – “un rischio di iniziazione al fumo convenzionale a base di tabacco e di potenziale dipendenza, come si legge anche nel rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità.

Ma esistono altre soluzioni per liberarsi della nicotina: ad esempio, recarsi in un centro antifumo, chiedere un consiglio al medico o al farmacista, usare sigarette elettroniche con filtri senza nicotina, e “la vareniclina, una sostanza che ha il ruolo di sostituire la nicotina legandosi ai ricettori di dopamina, attenuando l’astinenza e di conseguenza il desiderio di fumare”, spiega l’esperta.

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