Accumulare oggetti, gadget e mobili fino a non potersi muovere in casa. Persino cibi che poi vanno a male. Non stiamo parlando del normale collezionismo, ma di una dipendenza, che ha un carattere patologico, e che incide pesantemente sulla qualità della vita.
Ne parliamo con il professore Roberto Pani, docente di Psicologia Clinica all’Università di Bologna, uno dei primi studiosi in Italia della dipendenza da accumulo, che in psicologia è nota come sindrome di hoarding.
Di cosa si tratta?
“È una tendenza ad accumulare in modo compulsivo tutto ciò che si possiede e che si acquista, senza buttare mai nulla. È molto diffusa nell’America del Nord e in Europa. Un po’ meno in Italia. Con il tempo la tendenza ad accumulare e il bisogno di accaparrare oggetti si fa sempre più urgente, sino a connotarsi come un disturbo compulsivo”.