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Sindrome da Stanchezza Cronica: cos’è e come riconoscerla

La Sindrome da Stanchezza Cronica è un disturbo non sempre diagnosticato con precisione. Per questo motivo, in presenza di sintomi sospetti, è necessario rivolgersi tempestivamente a uno specialista

La Sindrome da Stanchezza Cronica (o Chronic Fatigue Syndrome – CFS) è un disturbo di cui soltanto negli ultimi anni abbiamo notizie e informazioni più precise. Si tratta di una condizione subdola, poiché presenta una sintomatologia facilmente confondibile con stress, sindromi ansiose, ipocondria.

I sintomi della CFS infatti comprendono sia veri e propri disturbi e dolori fisici, sia segnali di tipo psicologico. Tra i campanelli d’allarme più comuni, troviamo: stanchezza persistente, dolori muscolari e articolari, mal di testa anomalo, mal di gola, dolore ai linfonodi, febbre non elevata, ansia, irritabilità, instabilità, sbalzi pressori.

Non sempre i sintomi si presentano insieme e, anche per questo, spesso non è semplice per il medico di base arrivare ad una diagnosi tempestiva del disturbo.

Il riconoscimento della CFS come patologia

La Sindrome da Stanchezza Cronica si sta finalmente sganciando dall’aura vaga in cui si trovava fino a qualche tempo fa. Infatti, chi si lamentava di essere sempre stanco o di avere dolori di vario tipo e continui, veniva spesso ignorato in quanto ipocondriaco, ansioso o stressato.

Recenti studi invece hanno evidenziato che la Sindrome da Stanchezza Cronica è un disturbo che origina da alcune anomalie a livello cerebrale. O meglio, chi soffre di questa patologia, presenta lo stesso tipo di anomalie.

Nello specifico, uno studio condotto da un’équipe della Stanford University School of Medicine, ha utilizzato il mezzo della Risonanza Magnetica per Immagini (MRI) per evidenziare le caratteristiche cerebrali dei pazienti affetti da Sindrome da Stanchezza Cronica.

Tra i risultati emersi dallo studio, è stata evidenziata un’anomalia nel tratto di un nervo dell’emisfero destro del cervello: questo tratto, ovvero il fascicolo arcuato longitudinale superiore, collega il lobo frontale e il lobo temporale del nostro cervello.

Essere riusciti a evidenziare una base organica comune in tutti i pazienti, può aiutare nella ricerca e dare una speranza in più a tutti coloro che soffrono di Sindrome da Stanchezza Cronica, solitamente adulti di età compresa tra i 20 e i 40 anni, in prevalenza donne. Questi ultimi, infatti, sono afflitti da una stanchezza invalidante (dal punto di vista sia relazionale, sia occupazionale) che non cessa neppure dopo ore e ore di riposo.

Sintomi

Sotto studio da parte dell’Osservatorio Malattie Rare, la Sindrome da Stanchezza Cronica è un disturbo fortemente debilitante. Tale disturbo è connotato da stanchezza prolungata, persistente e debilitante, unitamente a una serie di sintomi non specifici correlati.

Il mix di sintomi fisici e psicologici, infatti, fa sì che il paziente non sia in grado di condurre una vita serena e, spesso, di far fronte alle necessità quotidiane. Quando si è affetti dalla Sindrome da Stanchezza Cronica, è come se vivere costasse troppa fatica.

Uno dei primi sintomi, dunque, è la fatica opprimente e che non passa neppure se si dorme o si sta tutto il giorno sul divano.

Dolori diffusi

Spesso, poi, chi soffre di Sindrome da Stanchezza Cronica, accusa dolori diffusi in tutto il corpo. Questo tipo di algie possono coinvolgere sia i muscoli, sia le articolazioni. Il tutto, si presenta in assenza di gonfiori, ematomi o traumi pregressi.

A volte, il quadro è completato dall’incapacità di compiere alcuni movimenti o da un difetto nella coordinazione. Molto comuni sono anche i cali di pressione o, più in generale, un andamento anomalo dei livelli della pressione sanguigna, con alterazioni del battito cardiaco.

Uno strano mal di testa

La sintomatologia caratteristica della Sindrome da Stanchezza Cronica comprende anche il mal di testa, spesso accompagnato da ipersensibilità alla luce, al rumore o altre sensazioni di disagio e fastidio, non facilmente definibili da chi ne soffre.

A questo quadro già piuttosto complesso, possono aggiungersi alcuni sintomi psicologici come ansia persistente, irritabilità, difficoltà ad addormentarsi, problemi a trovare la concentrazione, sbalzi d’umore. In presenza di emicrania persistente, è necessario rivolgersi tempestivamente ad un medico specialista in Neurologia, per poter escludere altre cause di tipo organico ed eventualmente giungere alla diagnosi di CFS.

Mal di gola e dolore ai linfonodi

Vi sono, poi, tutta una serie di altri sintomi caratteristici della Sindrome da Stanchezza Cronica. Tra questi, sono piuttosto comuni un mal di gola inspiegabile e continuo, dolore ai linfonodi, febbre, problemi a livello gastrointestinale, intolleranze di tipo alimentare.

Per giungere a una diagnosi precisa e affrontare un percorso di gestione della patologia, è necessario effettuare una serie di visite ed esami con il supporto del medico curante, che indirizzerà il paziente ai centri specializzati competenti.

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