Il tarassaco è una coccola detox: ecco i 5 benefici da sfruttare

Tarassaco: proprietà, benefici e ricette detox

Ti senti appesantita, costipata e gonfia? Il tarassaco è un ottimo rimedio. Scopri tutti i benefici di questa favolosa pianta, come conservarla e come preparare un decotto con le sue radici

Il Taraxacum Officinalis, conosciuto più comunemente con il nome di tarassaco, dente di leone o cicoria selvatica, è una pianta molto diffusa in Italia. Da sempre utilizzato nella medicina popolare come depurativo e diuretico, ne esistono di tantissime varietà e tipologie differenti e le sue radici sono note per le rinomate proprietà benefiche. Da esse è possibile preparare un decotto che, se bevuto, presenta moltissimi benefici per il nostro organismo. Si può raccogliere il tarassaco in primavera e utilizzarlo durante tutto l’anno. 

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Tutti i benefici del tarassaco

Grazie alle sue particolari proprietà, la fitoterapia consiglia cure a base di tarassaco soprattutto in concomitanza dei cambi di stagione (in special modo nel passaggio dall’inverno alla primavera) quando urge eliminare le tossine accumulate. Per le stesse motivazioni, può risultare molto utile ed efficace anche quando si esagera con cibi grassi e alcol, quando cioè si sottopone il fegato ad un vero e proprio tour de force (pranzi e cene fuori, troppi aperitivi, alimentazione povera di vegetali e acqua).

Puoi sfruttare quindi il dente di leone per un detox naturale, per perdere peso, contro la stitichezza, per combattere la ritenzione idrica e cellulite, per donare sollievo al fegato affaticato, ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, contrastare i picchi glicemici e abbassare la pressione. Le proprietà diuretiche del tarassaco aiutano anche ad eliminare il sale in eccesso dal sistema urinario. Il potassio non è l’unico nutriente di questa meravigliosa pianta, in quanto è anche ricca di una serie di altre vitamine e minerali, tra cui la vitamina C e A, il calcio, il ferro, il manganese e il fosforo. Oltretutto contiene la colina, la sostanza che aiuta il fegato di metabolizzare il grasso. Inoltre, si possono preparare tante gustose ricette con il tarassaco per il benessere dell’intera famiglia. Scopriamo i 5 effetti benefici di questa pianta. 

Indispensabile per un buon detox

Quando cresce il bisogno di disintossicarsi e magari di perdere anche qualche chilo di troppo, è necessario rivedere la dieta eliminando grassi animali, sodio, alcol ed eccessi di caffeina. Altrettanto importante è bere molto: acqua, tè e infusi sono alleati perfetti. Tra le tisane e i decotti più consigliati per il detox, troviamo il tarassaco. Questa pianta stimola le funzioni epatiche, biliari e renali. L’effetto depurativo esercitato è, dunque, molto mirato ed efficace. A quest’azione si associa anche la funzione diuretica e lievemente lassativa del tarassaco, funzionale a qualsiasi tipo di dieta ipocalorica e sgonfiante.

Oltre che attraverso gli infusi, nelle diete detox il tarassaco può essere inserito anche come integratore in tintura madre (gocce reperibili in erboristeria, parafarmacia, farmacia, negozi di alimenti naturali). In caso di pelle impura, dovuta a eccessi alimentari o stress, il tarassaco funziona molto bene se abbinato a bardana.

tisana al tarassaco

Depura il fegato

Il tarassaco è una pianta erbacea perenne conosciutissima e utilizzata già dalle nostre nonne (e bisnonne) per depurare il fegato affaticato ai cambi di stagione, dopo aver mangiato male o quando la pelle presenta problemi di impurità e un colorito non proprio sano.

Dopo una visita dallo specialista e dopo essersi sottoposte a esami specifici, se il problema non è patologico ma è temporaneo (conseguente a eccessi alimentari e alcolici, abuso di farmaci o stress), oltre a modificare le abitudini alimentari sbagliate, si può utilizzare con successo il tarassaco. Il tarassaco, infatti, esercita un’azione coleretica grazie ad alcune sostanze che aumentano la secrezione biliare e facilitano l’eliminazione delle scorie come zuccheri, trigliceridi, colesterolo cattivo e acidi urici. Queste super sostanze sono gli alcoli triterpenici, gli steroli e i principi amari come tarassacina, flavonoidi, carboidrati (fruttosio, inulina), lipidi (acidi grassi insaturi), amminoacidi (asparagina e arginina), tannini, sali minerali (soprattutto potassio), provitamina A, vitamine B e C.

Per queste sue caratteristiche, il tarassaco è considerato epatoprotettivo, antinfiammatorio e disintossicante.

Effetto anticellulite

Vuoi ridurre gli inestetismi della cellulite? Per prima cosa, è opportuno seguire una dieta equilibrata e sana abbinata a un’attività fisica costante. L’uso di integratori, poi, può aiutare a smaltire più rapidamente i liquidi in eccesso e le tossine, favorendo la riduzione di ritenzione idrica e cellulite.

Questo è il caso del tarassaco, depurativo e diuretico. La sua attività drenante è garantita dai flavonoidi e dai sali di potassio in esso contenuti. Per abbinare la fitoterapia a una maggiore idratazione, si può puntare su infusi e decotti. Per un’azione “urto”, così come nelle diete sgonfianti e anticellulite, si può invece assumere il tarassaco in tintura madre, facendosi consigliare dall’erborista di fiducia in merito a dosaggio e utilizzo del preparato.

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Contro colesterolo cattivo e picchi glicemici

Anche chi soffre di alti livelli di colesterolo cattivo (LDL, a bassa densità) può beneficiare dell’assunzione del tarassaco. Infatti, grazie all’inulina (fibra solubile con effetti prebiotici) questa pianta riesce sia ad abbassare il livello di colesterolo cattivo sia a mantenere sotto controllo la glicemia, evitando i picchi di insulina.

Allo stesso tempo, la pressione alta tende a regolarizzarsi abbassandosi. Se invece si soffre di ipotensione, è meglio evitare di assumere tarassaco per non abbassare ulteriormente i valori.

Contro la stitichezza

Il tarassaco funziona anche per combattere la stitichezza, esercitando un’azione lassativa blanda in quanto “secondaria”. Questa funzione deriva dalla stimolazione di tutte le ghiandole dell’apparato gastroenterico e dei muscoli dell’apparato digerente.

Grande influenza ha anche la presenza nel tarassaco di inulina, una fibra solubile costituita da catene di fruttosio, in grado di aumentare il numero di microrganismi presenti naturalmente nell’intestino ripristinandone la regolarità (bifidobatteri, lattobacilli).

Perciò, il tarassaco rientra a tutti gli effetti tra le piante in grado di facilitare il corretto transito intestinale in caso di lieve e media stitichezza, agevolando così anche l’eliminazione delle tossine e delle scorie. La pancia tornerà, quindi, piatta e sgonfia e, al contempo, anche il sistema immunitario sarà positivamente stimolato dal benessere intestinale.

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Come assumere il tarassaco e controindicazioni

Il tarassaco si può assumere in differenti modi e dosaggi, che variano a seconda dell’effetto desiderato e stabiliti sempre dopo aver consultato il medico. Infatti, vi sono alcuni casi in cui ne è controindicata l’assunzione, quali: gravidanza, allattamento, forme di gastrite e ulcera, ipotensione e assunzione di farmaci antinfiammatori (FANS), antidolorifici, diuretici e ipoglicemizzanti.

Quando non sussistono controindicazioni, il tarassaco si può prendere sia in compresse (estratto secco, solitamente due volte al dì), sia in tintura madre (nella dose di circa 50 gocce con poca acqua 2-3 volte al giorno) oppure in decotto (1 cucchiaino di radice per tazza d’acqua).

Un consumo alternativo (ma non troppo, perché se ne cibavano abitualmente anche i nostri nonni) è l’insalata di foglie, e persino fiori di tarassaco. Il sapore della foglia è amaro, segno che questo vegetale esercita effetti depurativi e drenanti.

Come conservare il tarassaco

Le foglie del tarassaco devono essere conservate appena raccolte mediante congelamento, per mantenerne integro il loro valore medicinale. L’intero dente di leone, può essere conservato invece, in un secondo momento dalla raccolta. 

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In freezer

Per prima cosa riempite un lavandino pulito o una grande ciotola con acqua e ghiaccio; versate l’acqua all’interno di una pentola e portatela ad ebollizione a fuoco medio/alto. Aggiungete delle foglie di tarassaco e cuocetele per 1 minuto. Una volta che le foglie sono completamente fredde, asciugatele, mettetele dentro sacchetti da freezer, scrivete la data e congelatele per un massimo di 1 anno. Il tarassaco si può conservare anche in frigo: quando è ancora verde, avvolgetelo in un tovagliolo di carta umido e riponetelo in un sacchetto a chiusura ermetica, nel cassetto della frutta e della verdura, per non più di due o tre giorni.

Essiccare le foglie

Un altro metodo per conservare il tarassaco consiste nel lavare le foglie, asciugarle e posizionarle sul vassoio di un essiccatore. Sebbene la radice del tarassaco può essere congelata, nella maggior parte dei casi viene conservata mediante essiccazione, per preparare il caffè o il tè. Immergete e sciacquate bene la radice e fatela asciugare su una finestra. Conservate la radice in un contenitore a tenuta d’aria ed etichettatelo, specificando la data; è consigliato utilizzare la radice entro e non oltre un anno dalla data di conservazione.

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Come preparare un decotto con il tarassaco

Dalle radici di tarassaco è possibile preparare un infuso che, se bevuto, presenta moltissimi benefici per il nostro organismo. Esso contiene infatti tantissime vitamine, dalla vitamina A alla vitamina E. La preparazione di questo infuso non è per niente complicata ma bisogna conoscere bene la procedura. Vediamo insieme in questa pratica guida come preparare un decotto con radici di tarassaco.

Ingredienti

  • Radici di tarassaco 80 gr
  • Acqua 150 ml
  • Miele di tarassaco
  • Zucchero di canna
  • Colino e bottiglia di vetro scuro
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Benefici

L’utilizzo delle radici sotto forma di decotto garantisce importanti funzioni purificanti, diuretiche, disintossicanti, e serve anche per depurare il fegato, i reni e sono anche leggermente lassative. Ottimi risultati si sono inoltre riscontrati in persone affette da infiammazione delle emorroidi, in quanto è in grado di lenirne dolori e prurito, e sono molto efficaci per ridare tono, purezza e lucentezza alla pelle soprattutto in estate, quando diventa screpolata o avvizzita, a seguito dell’esposizione ai raggi solari.

Procedimento

La prima cosa da fare è procurarsi le radici di tarassaco essiccate in una qualsiasi erboristeria oppure riuscire a reperirle fresche in campagna se si ha la possibilità di trovarle. A questo punto, possiamo iniziare prendendo una pentola con acqua e portarla all’ebollizione, dopodiché si versano le radici della pianta, lasciandole bollire per almeno tre minuti. Una volta spento il fuoco, si lasciano in infusione per circa dieci minuti. Adesso, le prendiamo e le riponiamo in un colino per filtrarle, e nel contempo strizzarle in modo da estrarre tutte le proprietà benefiche in esse contenute. Dopo averlo fatto raffreddare, il decotto può essere consumato lontano dai pasti, in modo da ottenere una maggiore funzione digestiva e purificante. 

Tarassaco: proprietà, benefici e ricette detox

Come bere il decotto

Per ottenere tutti gli effetti desiderati è opportuno bere il decotto almeno per tre volte al giorno in quantità moderate per evitare di incorrere in effetti collaterali. Se non piace il gusto leggermente amarognolo, si possono aggiungere alcuni cucchiaini di miele (di tarassaco) o zucchero di canna. Se l’utilizzo del decotto si rivela particolarmente efficace, per evitare di prepararlo spesso, è possibile conservarlo in una bottiglia ben sterilizzata di vetro e di colore scuro, da tenere in frigo ma non per più di 3/4 giorni.

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