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Tatuaggi sicuri per la salute

  • 06 05 2013

Chi, come, dove, quando e perché: le 5 domande che chi decide di farsi un tatuaggio dovrebbe porsi. Vediamo insieme le risposte ai dubbi più comuni su tattoo e dintorni

Da CHI farsi tatuare?

Trovato il tatuatore da cui vorremmo farci decorare il corpo, la prima domanda che ci poniamo è sulla sua professionalità e su chi è.

D. Come fare a capire che si è di fronte a un professionista e non a un ciarlatano?

R. Un tatuatore affermato proviene da un percorso costruito negli anni attraverso collaborazioni in studi di colleghi italiani e internazionali. In genere dispone di un book di tatuaggi eseguiti nell’arco della sua carriera, non necessariamente sulla pelle. Serve come bigliettino da visita per i clienti, in modo che possano farsi un’idea completa delle capacità dell’artista, a cui si sono rivolti.

Tatuare è prima di tutto entrare in contatto intimo con le persone e con la loro storia.
Dato che l’esperienza del tatuaggio è più una comunicazione che una prestazione di un servizio, il laboratorio di tattoo non è un negozio di immagini, ma è un luogo di incontri. Un professionista serio si riconosce dalla quantità di disegni che mette a disposizione, dalla sua disponibilità e dal tempo che dedica a ogni cliente. E naturalmente dalla sua fama.

COME capire se il tatuaggio sarà eseguito in modo sterile

Come si capisce che il tatuatore sta usando strumenti sterili?

Prima di chiarire questo punto, è bene descrivere una postazione di decorazione e incisione su corpo: di solito c’è un lettino, con un lenzuolo di carta monouso, proprio come dal medico. Può esserci anche una poltrona ergonomica che si copre di pellicola trasparente. Infine, la macchinetta del tatuatore: è composta da un corpo centrale che si collega alla presa elettrica, un tubo porta aghi che si impugna come una penna e l’ago che entra in contatto con la pelle.

Fino a qualche anno fa c’era la necessità di sterilizzare i tubi e gli aghi, cioè gli strumenti a contatto col sangue. Oggi invece è tutto monouso: entrambi sono confezionati singolarmente in buste sterili.

L’inchiostro invece, altro elemento che può veicolare infezioni, viene versato in appositi tappi che, una volta finito il lavoro, vengono gettati insieme all’inchiostro avanzato.

Il tatuatore infine deve usare guanti monouso e cambiarli se ha necessità di allontanarsi dalla pelle per toccare altre cose, per esempio rispondere al telefono o andare in bagno.

DOVE fare il tatuaggio per non mettere a rischio la propria salute?

Tattoo shop: da cosa si capisce che è sicuro per la salute?

Il metro di giudizio è lo stesso che possiamo avere entrando a casa di una persona. Il laboratorio o studio deve essere ordinato, curato, pulito. Già questo è una garanzia di sicurezza. Poi si dà uno sguardo alla postazione di lavoro, che deve avere gli stessi requisiti.

QUANDO è meglio fare un tatuaggio?

In quale periodo dell’anno è meglio farsi tatuare?

Non c’è un periodo particolare. Bisogna solo tenere presente che il tatuaggio ha un periodo di “guarigione” di qualche settimana (2 o 3) e in questo periodo è bene evitare bagni prolungati (vasca, mare e piscina) e attenzione a non prendere il sole. Questa seconda regola vale anche se il tatuaggio è guarito: le radiazioni sbiadiscono il colore, che diventa lattiginoso e opaco. Quindi in spiaggia meglio usare sempre una protezione solare con fattore molto alto da rinnovare più volte.

I PERCHÈ del tatuaggio

Le domande più comuni di chi decide di fare un tatuaggio

Fa male? Dipende. Il tatuaggio è un graffio e pertanto procura dolore. Che, a seconda delle parti del corpo, può essere sopportabile o intenso. Di solito le zone più delicate sono quelle in cui la pelle è più sottile, come la pancia o in corrispondenza delle ossa, la caviglia o la testa. Ma è molto soggettivo.

Può infettarsi? L’infezione dopo un tatuaggio è un inconveniente molto difficile. Se gli strumenti sono puliti e a casa si seguono le corrette istruzioni, è raro infettarsi. Bisogna solo fare attenzione alle allergie: anche se i colori sono sicuri, chi è predisposto alle allergie deve controllare preventivamente gli ingredienti degli inchiostri e consultare il medico per scongiurare reazioni epidermiche.

Il tatuaggio è per sempre? La medicina estetica ha sviluppato nuove tecnologie di rimozione e può intervenire con il laser per cancellarlo con risultati abbastanza soddisfacenti.

Ma se il tatuaggio è ben fatto, lo sentirete parte di voi, come se facesse parte della vostra identità (dato che il tatuaggio ha un preciso significato psicologico)… e non ve ne separerete più.

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