sentire male i suoni

"Cosa stai dicendo? Ripeti per favore, non ho capito!" - Se questa situazione accade di frequente chiediti se c'è troppo rumore sullo sfondo, il tuo interlocutore parla a bassa voce o forse è proprio il tuo orecchio a non sentire bene?

La risposta a tutte queste domande può fare paura, soprattutto se tu o chi per te sospetta un calo dell'udito. Ed è normale che si viva ciò con disagio. Eppure, il mondo è cambiato. Punto primo: sentire male non significa essere sordo. Punto secondo: si possono percepire male solo alcuni suoni e benissimo tutti gli altri.

Infine, le soluzioni ci sono e risolvono il problema in modo quasi invisibile.

Se non senti bene, controlla l’udito (senza paura)

Abbiamo effettuato per voi un esame audiometrico e abbiamo scoperto che il mondo dell'udito & problemi annessi si è notevolmente evoluto

Sentire poco o male da un orecchio (o da entrambi) può indicare un calo dell’udito, che in gergo medico è chiamato “ipoacusia”. Una delle sue principali cause è il naturale invecchiamento del sistema uditivo, che determina un indebolimento delle capacità di sentire i suoni. Il picco si registra dopo i 65 anni, ma in alcuni casi, possono accusare problemi di udito persone sotto i 30 anni.

Tuttavia, l’abbassamento dell’udito non significa sordità. È solo l’incapacità di udire e capire una parte dei suoni. È come la vista che può ridursi a causa dell’età, ma non per questo si chiama cecità, bensì presbiopia, e si risolve con un paio di occhiali.

Allo stesso modo, accade per l’udito: si perdono alcuni suoni e si percepiscono con più fastidio quelli forti, ma è un fenomeno rimediabile attraverso i nuovi apparecchi acustici, che selezionano i suoni utili alla comprensione e alla comunicazione, proprio come l’udito naturale. Inoltre sono sempre più piccoli e meno vistosi.

Controllare la propria capacità di udire i suoni può far paura, perché si teme di ricevere una diagnosi difficile da accettare. Ma è anche vero che sentire male può rovinare la propria qualità di vita: il mondo sociale e affettivo si nutre di dialogo, conversazione, ascolto. La soluzione agli eventuali problemi di udito scongiura il rischio di isolamento. E oggi è sempre più efficace e meno invasiva.

Leggi nella gallery in alto tutto ciò che devi fare e sapere se temi di sentire poco.

Come capire se stai perdendo l'udito

I segni “visibili” del calo di udito

Se temi che tu o un tuo caro stia perdendo la capacità di sentire i suoni, presta attenzione a questi comportamenti:

– far ripetere le parole;

– rispondere alle domande in modo sbagliato;

– dire “sì” o “no” senza aver capito;

– non partecipare alle conversazioni

Dal punto di vista soggettivo, invece tu o il tuo caro potreste percepire:

– insicurezza, ansia;
– disinteresse verso il mondo circostante;

– isolamento;

– umore instabile, depressione.

Non sentire bene comporta non capire le conversazioni

Perdere i suoni significa non capire

Quando c’è un problema di ipoacusia, sentire è possibile ma capire è difficile. Si tendono a sentire con più difficoltà vocali e consonanti, utili per comprendere un discorso. A causa di tali difficoltà, occorre farsi ripetere ciò che è stato detto, e si è portati a credere che le persone parlino a bassa voce o non scandiscano bene le parole.

E non capire significa vivere male con gli altri
Una diminuzione dell’udito non è un problema solo dell’apparato uditivo (orecchio e dintorni), ma dell’intera persona. Chiedere agli altri di ripetere, dare risposte sbagliate o casuali crea imbarazzi e disagi. Si diventa insicuri, si tendono a limitare le conversazioni di gruppo e gli incontri con gli altri.
La tipica conseguenza è l’isolamento, che può portare al disinteresse verso gli altri e aprire la strada alla depressione.

I problemi di udito si possono risolvere

I problemi di udito sono risolvibili

Riconoscere di sentire male alcuni suoni non è certo facile, ma probabilmente subirne le conseguenze è ancor peggio. La qualità della vita peggiora, e i rapporti sociali si impoveriscono. È stato studiato inoltre che l’abitudine a udire male “addormenta” gradualmente la capacità di capire: a poco a poco, il cervello si disabitua a comprendere.

Se da un lato si teme una diagnosi di ipoacusia (che sordità non è – lo ripetiamo), dall’altro lato ci si deprime, immaginando di indossare un vistoso apparecchio acustico, prima ancora di affrontare il problema.
In realtà, i nuovi apparecchi sono sempre più studiati per risolvere le questioni estetiche, e non solo uditive. Ci sono modelli piccoli, quasi invisibili, trasparenti e che possono essere nascosti dai capelli.
La correzione acustica ricostruisce le parti mancanti dell’informazione sonora e riduce i suoni di disturbo, restituendo la comprensione.

Cosa fare se non senti bene

Cosa fare se c’è un problema di udito

Per prima cosa, rivolgiti al tuo medico curante che ti prescriverà una visita dall’otorinolaringoiatra (ORL), il medico specialista che cura l’apparato uditivo e il suo funzionamento. Dopo l’ascolto e la visita del paziente, egli prescrive o effettua l’esame che valuta la capacità di sentire i suoni, cioè l’esame audiometrico, direttamente in ambulatorio. È un test assolutamente indolore, che si svolge con apparecchiature sofisticate capaci di interpretare la capacità uditiva. Il paziente viene invitato ad entrare in una camera insonorizzata e ad indossare delle cuffie (molto simili a quelle della foto), collegate a un macchinario che emette i suoni.

L’esame si può effettuare presso le ASL convenzionate oppure nei numerosi centri di protesi sparsi in tutta Italia, come ad esempio Audinova, Amplifon, Maico e altri. Nel primo caso si paga un ticket, nel secondo invece di solito è completamente gratuito.

Apparecchi acustici ormai invisibili

Apparecchi acustici ormai invisibili

Le nuove tecnologie racchiuse all’interno degli apparecchi acustici simulano al loro interno la funzione dell’udito e facilitano così la comprensione e la comunicazione. Si tratta di un microcomputer non più grande dell’unghia di un bambino. In questi pochi millimetri concentra tutte le capacità di riconoscere i suoni nell’ambiente i cui ci si trova, elaborarli e restituirli su misura delle esigenze dell’udito individuale.

Esistono tipi diversi di apparecchi, divisi in base al modo di indossarli (dietro o dentro l’orecchio), alle caratteristiche tecnologiche e alle esigenze specifiche di ognuno, comprese quelle estetiche.

Dal punto di vista estetico, sono compatti e poco visibili; da quello del confort, invece, risultano leggeri ed ergonomici: pesano massimo 2 grammi e hanno parti morbide e traforate per una “vestibilità” comoda e non fastidiosa.

Perché si perde l'udito

Perché si perde l’udito

Una delle cause principali è il naturale invecchiamento del sistema uditivo, che determina un indebolimento delle capacità di sentire. Ma esistono anche anche altre cause che possono determinare problemi all’udito:

– Rumore
L’esposizione a rumori forti, specie se per lungo tempo, danneggia l’udito causando problemi che possono diventare permanenti. Non solo, provoca anche altri danni alla salute: disturbi del sonno, irritabilità, problemi di cuore.

– Ereditarietà / predisposizione familiare.

– Traumi

– Diabete

– Malattie virali o infettive

– Otoclerosi

– Alcol e fumo

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