Vaccino antiinfluenzale 2013-14

Vaccino antiinfluenzale 2013-14

Come si presenterà l'influenza

Dipenderà dalle condizioni meteorologiche, ma non si prevede una stagione particolarmente critica: quest'anno l’influenza metterà a letto dalle 10 alle 20 persone su 100 in Italia.

Il virus responsabile, su cui si basa il vaccino, è l’H3N2 Perth correlato al ceppo A/Texas/50/2012. Chi si è vaccinato lo scorso anno deve comunque rivaccinarsi, perché la capacità di immunizzazione del vaccino si dimezza nei 6-12 mesi successivi.

Quanto ai sintomi, l’influenza si riconosce dalla presenza di tre elementi concomitanti: febbre oltre i 38 gradi con inizio brusco, dolori muscolari e articolari, disturbi respiratori come tosse e naso che cola.

Vaccino antinfluenzale: sì o no?

C'è chi è favorevole e chi è contrario. Le domande più comuni sul vaccino e sui metodi alternativi per prevenire l'influenza. Con le risposte degli esperti

Per prevenire l’influenza si può ricorrere ai rimedi alternativi dati dall’omeopatia

A chi è consigliato il vaccino?

A chi è raccomandato il vaccino?

“Secondo le indicazioni del Ministero della Salute dovrebbero vaccinarsi le persone più esposte ai rischi di complicanze da influenza (le principali sono le polmoniti), cioè gli anziani sopra i 65 anni e i bambini a rischio sotto i cinque anni, inoltre le donne incinte, le persone di tutte le età che soffrono di problemi respiratori o cardiaci cronici e quelle che lavorano a contatto con il pubblico” – dice la dottoressa Dott.ssa Stefania Pacchetti, Responsabile del Servizio Check-Up della Clinica Multimedica di Sesto San Giovanni (MI).

Si sta discutendo se estendere la raccomandazione ai bambini sani, anche per ridurre le assenze da scuola, ma non è stato ancora raggiunto un accordo internazionale

Potremmo vaccinarci tutti?

Perché non vaccinarci tutti, allora?

“La vaccinazione è un’opportunità per tutti, dai sei mesi ai 99 anni. Non è rigidamente sconsigliato non vaccinarsi. Anzi, chi lo ha sempre fatto senza riscontrare effetti negativi, ha tutto il diritto di continuare.

È indispensabile per evitare l’influenza nelle persone più fragili che vengono così protette dalle eventuali complicazioni (come la polmonite), ma anche per bloccare la trasmissione della malattia nella popolazione.

Ricordo che il vaccino, disponibile da novembre, diventa efficace dopo una quindicina di giorni dall’inoculazione e protegge dall’influenza per tutta la stagione” – prosegue la dottoressa Pacchetti.

La vaccinazione comporta dei rischi?

La vaccinazione comporta dei rischi?

In un caso su cento si presenta febbre, in dieci casi dolori e arrossamento nella zona della puntura e in un caso su 500 mila nevralgie e parestesie. Nei bambini queste percentuali salgono lievemente. Non è mai stato dimostrato, invece, che la vaccinazione antinfluenzale possa favorire gravi malattie o disordini immunitari.

Preciso che durante una malattia (con o senza febbre) è meglio non vaccinarsi, ma si può rimandare l’iniezione a guarigione avvenuta.

Metodi alternativi al vaccino per prevenire l'influenza

Ci sono metodi alternativi per evitare di ammalarsi di influenza?

“Sì – risponde il dottor Stefano Camurri, pediatra esperto in omeopatia a Mel (Belluno) – Oltre ad adottare un’alimentazione ricca di frutta e verdure colorate (indispensabile per avere un buon apporto nutrizionale che è sempre alla base del buon funzionamento delle nostre difese) consiglio questo schema di intervento preventivo, valido per proteggere anche dalle altre malattie infettive invernali.

Ogni settimana per tutta la stagione, si può assumere l’intero contenuto di un tubo dose di Oscillococcinum. Aiuta a ridurre la possibilità di ammalarsi anche in soggetti particolarmente sensibili, come i bambini in età scolare e gli anziani. Nei casi in cui si contragga la malattia, Oscillococcinum aiuta a ridurre l’intensità dei sintomi e la durata dell’episodio.

A Oscillococcinum, si può eventualmente abbinare l’Echinacea angustifolia in Tintura Madre: 30 gocce al giorno per 20 giorni al mese.

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