Bello? Sì, se a questo poi seguono anche incontri fisici, magari in libreria, con i fan di un romanzo o di un autore con i quali condividere le proprie “wishlist”, le liste dei volumi che si vorrebbero leggere. «Il digitale non è in contrapposizione alla carta» continua Cavallero. «Cambiano i modi di lettura: accanto al libro fisico ci sarà quello elettronico, accanto alla libreria “classica” ci sarà anche quella virtuale, su Internet. Le cose non si escludono. Anzi, il nostro scopo è proprio quello di ampliare tutte le possibilità per dare un servizio sempre migliore al lettore: più contenuti, in più luoghi, più frequentemente, con più supporti».