Come è stato ampiamente dimostrato da numerose ricerche l'azione di visualizzazione è importante e non indifferente al raggiungimento degli obiettivi che ci poniamo: dedica alcuni minuti al giorno per rilassarti, ad occhi chiusi, immaginando te stessa realizzata e felice, con gli obiettivi che oggi desideri già raggiunti. Per tutto il resto del tempo impara la consapevolezza del momento. Sii presente in ciò che stai facendo. All'inizio potrebbe essere difficile, ma presto scoprirai di lavorare con maggior profitto e concentrazione, oltre a gestire meglio il tuo tempo e le tue risorse mentali. Yoga e meditazione possono aiutarti a trovare una nuova dimensione in cui vivere la realtà in maniera differente.

Realizzata e felice al lavoro: ecco le strategie

LAVORARE COL SORRISO

Secondo una recente indagine una delle professioni che ci rendono più soddisfatte è… la fiorista! Immersione nella natura, orari flessibili e contatto con il pubblico. Ma, lavori perfetti a parte, come sopravvivere con il sorriso al solito lavoro? Essere felici sul lavoro non è una missione impossibile.

Non sei perfetta: è ora di accettarlo. Smetti di giudicare ciò che non va in te: quando inizierai a apprezzare ogni parte, scoprirai che spesso le tue debolezze sono anche ciò che gli altri apprezzano di te e considerano unicamente tuo. Accettare il passato, le scelte, gli sbagli, le cicatrici e le mancanze è il nostro autentico successo.

Lavora su te stessa, trasforma i tuoi punti deboli nelle carte vincenti. E inizia a sorriderti.

Trovare un lavoro... flessibile!

Una recente indagine, effettuata nel Regno Unito su un campione di 2.200 lavoratori, ha decretato i lavori capaci di renderci più felici. Quali sono? Fiorista e giardiniere. Sembra, infatti, che questi due mestieri abbiano il potere di farci sentire particolarmente realizzate e di buon umore. Il motivo, secondo l’indagine inglese, avrebbe a che fare con la gestione del tempo. Essere giardiniere consente di coltivare momenti in solitudine a contatto con la natura ma altrettanto tempo rapportandosi al pubblico, mentre la professione del fiorista prevede aggiornamenti e un rapporto creativo con la clientela. Una quotidianità da gestire in flessibile sembra essere l’ingrediente magico per rimanere entusiasti del proprio lavoro. Perché ciò che alimenta la curiosità e tiene lontano l’uomo dall’alienazione è la possibilità di vivere in maniera differente ogni (o quasi!) giornata.

Il professor Cooper, dell’Università di Lancaster ha spiegato: «Poter gestire il proprio tempo, vedere il risultato finale e sentire che il proprio lavoro è utile ed apprezzato sono gli elementi più importanti per trovare la felicità sul lavoro». Lo studioso ha aggiunto: «La ricerca ha confermato che i soldi non danno la felicità a lungo termine, perché essa si crea solo quando si riesce a raggiungere un equilibrio armonico tra vita privata e lavoro»

Bancario, tecnico informatico, risorse umane e più in generale lavori d’ufficio hanno stipendi elevati che consentono una vita più agiata, eppure, come dimostrato dalla ricerca, gli impiegati non si sentono del tutto appagati, né felici, complice uno stile di vita sedentario, giornate identiche a se stesse e una routine eccessivamente rigida negli orari. Altre professioni in grado di renderci felici? Secondo l’indagine inglese sarebbero mestieri tradizionali, quali elettricista, parrucchiera e sarta: stipendi più bassi, ma maggiore soddisfazione a causa dell’utilità sociale e una dose di sana creatività che permette di reinventarsi ogni giorno e vivere la routine in maniera più colorata.

Trasformare la propria passione in un lavoro? Non sempre è possibile, né necessario. Contrariamente a quanto ci si aspetti fare il lavoro dei propri sogni presenta anche inevitabili difficoltà poiché, proprio l’impatto con la routine di tutti i giorni, contribuisce a metterti di fronte ad aspetti a prima vista non considerati. Le passioni, quando si trasformano in un lavoro, spesso ci conducono verso mestieri appaganti, ma in cui non mancano alte dosi di disciplina, abnegazione e un aggiornamento costante, ben oltre gli orari lavorativi. Senza contare che in questi casi diventa molto difficile scindere lavoro e tempo libero. Sia che tu faccia il lavoro dei tuoi sogni sia che tu abbia un’occupazione eminentemente per le altrettanto importanti necessità di sopravvivenza, quali sono le strategie per vivere meglio la tua professione?

Due psicologi statunitensi, Matthew A. Killingsworth e Daniel T. Gilbert, hanno effettuato una ricerca realizzando un’applicazione per iPhone che ha monitorato 2250 volontari in 83 Paesi nel mondo, appartenenti a differenti professioni e fasce d’età, di cui è stato studiato il livello di felicità din vari momenti di attività quotidiane, selezionate in modo casuale. I risultati hanno dimostrato che (fatta eccezione per i momenti in cui ci troviamo in intimità con il partner!) trascorriamo il 46,9% del tempo pensando a qualcosa di diverso da ciò che stiamo facendo. L’attività sessuale ha rappresentato l’unico momento di reale concentrazione, per il 90% dei soggetti.

L’indagine evidenzia un fattore decisamente importante: quanto tempo della nostra vita viene pervaso dal non-presente? Se nel mondo animale pensiero e azione sembrano coincidere in maniera pressoché forzosa, per l’uomo sognare ad occhi aperti diventa sfiora l’essere elemento costitutivo della condizione umana. Tuttavia essere lontani da dove realmente ci troviamo può essere una fonte di infelicità oltre che significare un’ingente dispersione di energie.

Come è stato ampiamente dimostrato da numerose ricerche l’azione di visualizzazione è importante e non indifferente al raggiungimento degli obiettivi che ci poniamo: dedica alcuni minuti al giorno per rilassarti, ad occhi chiusi, immaginando te stessa realizzata e felice, con gli obiettivi che oggi desideri già raggiunti. Per tutto il resto del tempo impara la consapevolezza del momento. Sii presente in ciò che stai facendo. All’inizio potrebbe essere difficile, ma presto scoprirai di lavorare con maggior profitto e concentrazione, oltre a gestire meglio il tuo tempo e le tue risorse mentali. Yoga e meditazione possono aiutarti a trovare una nuova dimensione in cui vivere la realtà in maniera differente.

Essere più organizzata ti consentirà di evitare eccessivi stress e guadagnare tempo. Anche per questo una maggior concentrazione favorirà la produttività: quando inizi un lavoro sii presente e non distrarti inutilmente. Concediti una pausa quando serve. E soprattutto impara a essere autonoma: chiedere feedback al capo è certamente utile per correggerti e migliorare, tuttavia impara a valutare tu stessa le tue potenzialità e i risultati portati a termine. Sviluppa la tua autostima: puoi iniziare con un piccolo esercizio. Coltiva i tuoi hobby o un nuovo interesse capace di darti stimoli e entusiasmo: contribuirà a farti sentire più sicura di te stessa e forte delle tue capacità.

Essere più consapevoli sul lavoro

Il rapporto con i colleghi? Creare un’atmosfera cordiale e amichevole è importante (oltre che necessario!), tuttavia non cedere al clima di pettegolezzo che talvolta invade l’ambiente lavorativo: chi è abituato a sparlare prima o poi lo farà anche di te.

Quando chiedi un parere ricorda che non tutte le persone sono leali quanto sembrerebbero in apparenza. Per conservare il sorriso sulle labbra, lavora con responsabilità e giudizio, sii affabile, ma non esitare a sottrarti ai piccoli giochi di potere così come ai rapporti capaci di togliere l’ossigeno. In casi estremi rispondi che hai molto dare fare con un sorriso. E defilati. Avere le proprie idee e scegliere come comportarti, sempre nel rispetto degli altri, è un tuo diritto. Non vergognartene!

Tutti ti stressano e assillano di richieste? Prendi tempo. Se tendi ad essere accomodante, inizia a rispondere con un diplomatico «Ve lo farò sapere al più presto»: in questo modo avrai un margine di tempo per riflettere e formulare una risposta adeguata. Ma ricorda che essere onesti con se stessi è l’ingrediente necessario per vivere meglio, al lavoro e in qualsiasi contesto. E, una volta realizzato ciò che davvero pensiamo e desideriamo, saper dire no non è una dote, ma l’arte di un’esperienza e una sicurezza che si affinano negli anni.

Riprendiamo il timone della nostra vita: se non possiamo sempre modificare le coordinate del luogo dove lavoriamo, se non altro potremo iniziare a cambiare il nostro sguardo sulle cose. E con una consapevolezza fatta di piccoli passi quotidiani, persino quella persona o quel contesto così antipatico diventeranno all’improvviso un pizzico più sopportabili.

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