Ti bastano tre regole per non sbagliare l’abbinamento.
I sake più puri vanno serviti freddi, a 9-10 °C, e con piatti delicati come, per esempio, un antipasto di pesce, le ostriche, la bottarga o dei gamberi alla griglia. Quelli meno raffinati danno il meglio quando sono riscaldati, a 40-50 °C, e abbinati a piatti ricchi, come pâté, gorgonzola, cotolette o bistecche alla fiorentina, perché che sostengono il “peso” di questi alimenti più grassi.
Infine, le varietà meno pregiate e meno alcoliche vanno servite a temperatura ambiente, accompagnate da qualche scaglia di parmigiano reggiano, da una zuppa o da un’insalata mista con cipolle e noci.