Colin Firth in : Il discorso del re

Come ogni anno anche il 2011 freme nell’attesa del nuovo Oscar. Tra i molti nomi che corrono quello dell’attore Colin Firth merita certamente più attenzioni e speranze. Parliamo naturalmente dell’interpretazione in Il discorso del re, film che racconta l’adorabile balbuzie di Giorgio VI d’Inghilterra e di quel magico amico che lo ha guarito, o quasi, da un handicap che un re all’epoca non si poteva proprio permettere. Inutile dire che non sarei affatto stupita da quel suo premio. Anzi rimango esterrefatta dal fatto che Colin arrivi a conquistarlo solo adesso. Se c’è un uomo, perché lui lo è, che ha vestito con una naturalezza quasi fastidiosa ogni ruolo che Dio gli ha mandato sul set, be’, è lui.

Colin Firth, attore e maschio perfetto

Non solo è bravissimo. Tanto da essere il favorito agli Oscar. È anche un marito fedele. Ama l’ecologia e l’impegno sociale. E ha uno charme irresistibile. Cosa si vuole di più?

Colin Firth in: La ragazza con l'orecchino di perla

Parliamo del meraviglioso professore “gayo” di A single man, ma anche dell’irresistibile pittore Vermeer in La ragazza con l’orecchino di perla, del banchiere innamorato che canta e balla in Mamma Mia!. Di queste pellicole tutti sanno tutto. Ma chi ricorda la camicia bianca e bagnata di Firth quando in Orgoglio e pregiudizio si butta nel lago dietro la masseria, cercando di affogare le pene d’amore per la superba Elizabeth? Altro che medaglie di re e imperatori! È lì, come scrive Le Monde, che Colin ferma il suo cliché di uomo charmoso. Ma sempre maschio. Proprio quello di cui parla lo stesso attore quando si presenta allo show di David Letterman.

Colin Firth in: Mamma mia!

«Be’, a scuola ero certamente uno degli allievi più sofisticati » ha raccontato. In realtà, il primo film di Colin è la sua vita. Figlio di due professori universitari cresciuti in India, il ragazzo viene affidato ai nonni, missionari laici, che lo portano con loro in Nigeria, da dove parte dopo pochi anni alla volta dell’Inghilterra.  Lì è contagiato dal virus della recitazione, che nutre misurandosi, come ogni vero attore, con Shakespeare. Ma il signor Firth vanta una qualità che pochi uomini, soprattutto nel suo mondo, possono sbandierare: la fedeltà alla moglie. Tredici anni fa circa, infatti, sposa Livia Giuggioli, bella ragazza dal sorriso assolutamente italiano, che lo porterà a vivere tra la Toscana dove stanno i genitori di lei e Londra.

Colin Firth con la moglie

«Dedico questo Golden Globe a mia moglie per la felicità che ha saputo darmi in questi 13 anni di matrimonio» pare aver detto il nostro quando è stato premiato, proprio per Il discorso del re. E ci è piaciuto. Con questo fandango di infedeltà che ci passeggia sotto gli occhi, l’idea che tanto uomo confessi pubblicamente il suo amore per la sposa gli fa conquistare apprezzamento e meraviglia. Del resto, con Livia Colin divide un’altra passione nobile: l’ecologia. Nel suo negozio di Londra, Eco Age, e tra breve di Milano, si vendono prodotti e abiti riciclati e assolutamente naturali. «Il rispetto della natura e l’impegno sociale ce l’ho sotto la pelle da quando ero bambino» ha detto l’attore. Spiegando inoltre che uno che fa il suo mestiere non può scappare davanti ai dolori e alla povertà del mondo. «Parliamo con le persone importanti, con i giornalisti, possiamo comunicare idee e valori molto più di altri. Essere sordi davanti ai bisogni del mondo sarebbe criminale ». Insomma un maschio perfetto. Un diamante che brilla in mezzo alle discariche. Qualcuno ha scritto. Tanto che le italiane gli hanno dedicato un sito intitolato Firthissimo. Povere noi! Speriamo prima o poi di trovargli un difettuccio.

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