Lasciare il lavoro

Dimissioni, il coraggio di mollare il lavoro: 5 cose da sapere

Stai per lasciare il lavoro di sempre? Ecco le strategie per farlo con la massima professionalità senza perdere il sorriso

Fra contratti precari e condizioni lavorative spesso poco attente ai diritti dei lavoratori, affrontare rapidi cambiamenti è qualcosa a cui dobbiamo essere sempre più preparati. L’importante è salvaguardare il rispetto reciproco e imparare a trasformare la precarietà in flessibilità: diventerà una risorsa a tuo vantaggio.

INFORMATI

Ricorda che le dimissioni volontarie costituiscono un atto unilaterale e devono essere accettate dal datore di lavoro.

Hai subito mobbing o episodi poco chiari? Prima di mollare tutto informati sui tuoi diritti. La crisi ha generato instabilità con conseguenze negative anche a livello psicologico, tuttavia accettare qualsiasi compromesso non ti proteggerà da vessazioni, al contrario rischia di nuocere alla tua professionalità.

SII IL CAPO DI TE STESSA

Stabilire relazioni positive e autentiche è la chiave per fare rete, online e offline, spiega Domitilla Ferrari, autrice di Due gradi e mezzo di separazione (Sperling & Kupfer).

Non puoi sapere cosa accadrà nel futuro, ma puoi decidere come affrontare il presente. Abbi il coraggio di scegliere ciò che ti permette di fare un salto di qualità, per farlo hai bisogno di investire su te stessa e sulla tua formazione. Darsi nuovi obiettivi aiuta a focalizzare le proprie priorità: allenati e impara a esprimere con chiarezza i tuoi bisogni.

USA LA LEGGEREZZA

Secondo Alexander Kjerulf, che si occupa di felicità sul lavoro e in Danimarca ha fondato WooHoo inc – Happiness at work, essere divertenti, avere buone idee e ispirare energia positiva alza il livello di benessere in azienda.

Usa queste risorse anche quando è il momento di salutarsi: le dimissioni segnano una nuova fase della tua vita, ecco perché affrontare il discorso nel modo giusto ti permetterà di parlare al capo e ai colleghi, portando avanti le tue motivazioni con umiltà, consapevolezza e coraggio.

CREA EMPATIA

Guarda negli occhi le persone con cui parli, sii sincera e diretta e non dimenticare di dire grazie.

Nutrire un genuino senso di gratitudine è un ponte fra passato e futuro, crea pace, dà a noi stessi e agli altri il rispetto verso ciò che che nel bene o nel male abbiamo imparato. Anche quando le esperienze sono negative c’è sempre una lezione da cui possiamo trarre spunto.

Evita le indiscrezioni sui social e prima di diffondere la notizia parla con il tuo capo, spiegandogli con onestà i tuoi bisogni e gli obiettivi per il prossimo futuro.

COSTRUISCI FIDUCIA

Ricorda che mantenere riserbo sul nuovo posto di lavoro è una questione di privacy. Porta a termine tutti gli impegni e usa il tempo per un adeguato passaggio di consegne: trasmettere a chi ti sostituirà le piccole strategie imparate sul campo non solo è un atto di gentilezza, ma crea un’onda di ritorno positiva perché condividere è gratificante, apre nuovi orizzonti e aumenta la fiducia.

Per Alessandro Bossi, Hays Italia Director, lasciare un buon ricordo ai colleghi e al capo è una variabile importante e contribuisce a lasciar aperte possibilità che nel tempo possono rivelarsi preziose. Sul futuro non abbiamo potere, ma possiamo scegliere di costruire un presente migliore. Con lealtà e onestà, verso noi stessi e gli altri.

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