Eravamo quattro amiche al bar

Chi non ha mai sognato di essere una delle quattro ragazze protagoniste della serie Sex and the City? Poco importa se la fashion victim Carry, la dolce Charlotte, la sexy Samantah o la tuttofare Miranda. L'importante è ritrovarsi nei panni di una donna forte, indipendente e soprattutto in grado di gestire da "dominatrice" il suo rapporto con gli uomini (anche se, in realtà, le quattro protagoniste hanno versato più di una lacrima). Attenzione però, perché proprio da questo atteggiamento "femminista" porterà gli uomini ad entrare in sciopero.

Donne avvisate mezze salvate

  • 05 09 2013

La psicologa americana Helen Smith da otto anni tiene un blog 'dalla parte degli uomini' e in un libro racconta perché se il mondo continuerà a femminilizzarsi, questi entreranno in sciopero. Attenzione ragazze!

Lei dalla parte di lui

A pensare che gli uomini entreranno in sciopero a breve è la nota psicologa americana Helen Smith che, dopo otto anni di gestione di un blog (dalla parte dei maschi), ha pubblicato un libro dal titolo (Men on strike) e dal sottotitolo (Perché gli uomini boicottano il matrimonio, la paternità e il sogno americano) alquanto esplicativi. E sconcertanti. Insomma, solo a leggerne l’introduzione c’è da aver paura.

In poche parole, la dottoressa, afferma che, continuando a predicare e sostenere le cosiddette quote rosa, oggi quel che manca sono proprio quelle azzurre: la nostra società – sempre secondo la Smith – è diventata in pochi anni così tanto donna-centrica da costringere gli uomini ad autoescludersi.

Quote rosa e azzurre

Ma è davvero così che si sentono i “maschietti“? Eppure non sembra che nel mondo del lavoro ci sia tutta questa preoccupazione di garantire l’equilibrio tra quote rosa e azzurre. In America, sostiene la psicologa, i ragazzi, soprattutto nella fascia d’eta da college, sono messi alle strette da tremende ragazzine che li affrontano con magliette dalle scritte inequivocabili “Boys are stupid” (I maschi sono stupidi), e rubano loro il ruolo di attori protagonisti durante gli anni delle scelte più importanti, dei primi baci, dei primi balli.

Quando a decidere sono le donne

Neanche a dirlo, il blog di Helen Smith impazza tra il sesso forte tanto che alcuni di loro, a seguito del libro hanno persino fatto sapere che i maschi non sono in sciopero, sono stati licenziati: non hanno più voglia di decidere su questioni serie tipo matrimonio e figli e solo al lavoro si sentono ancora in grado di esercitare il loro potere. Perché, diciamolo, alla fine è di questo che si tratta.

Uomini in sciopero?  No, licenziati

Che fare allora per non ritrovarsi a dirigere un’ “azienda” senza uomini? La psicologa dispensa un solo consiglio per le donne, che resta quello di smetterla di lamentarsi di loro e ascoltarli di più, ma ben sei per i maschi: primo, non lasciare che siano sempre le donne a decidere di tutto; secondo, lottare per un trattamento di coppia adeguato; terzo, fare pressioni per esercitare la paternità; quarto, iniziare ad occuparsi del proprio ruolo fin da ragazzini; quinto, combattere contro tutti i ritratti negativi dell’uomo; e sesto, e ultimo, pretendere più spazio.

Tutto qui? Non hanno bisogno d’altro? Sembrano essere gli stessi bisogni di noi donne non trovate?

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