giochi per la mente

I giochi enigmistici, quelli di società e perfino i videogames sono un’ottima palestra per la mente. Tu ti rilassi, ma i tuoi neuroni lavorano per focalizzare un problema, trovare soluzioni, richiamare alla memoria un’informazione: un training che lascia il segno, proprio come accade ai muscoli quando fai tanti addominali.

«Gli studi condotti negli ultimi vent’anni hanno confermato che il cervello è plastico: più esercitiamo le varie funzioni mentali, più riusciamo a migliorarle e a mantenerle nel tempo» spiega Giuseppe Iannoccari, neuropsicologo e presidente di Assomensana, l’associazione che studia come prevenire l’invecchiamento mentale.

Ma come impostare un programma di allenamento che renda i nostri neuroni più vitali ed efficienti? Ecco i giochi consigliati dalla scienza.

Questi giochi sono una palestra per la mente

Sembrano banali passatempi ma la scienza ha scoperto che il sudoku sviluppa la capacità di problem solving. E che alcuni videogame eliminano addirittura la voglia di dolci

 

IL TUO ALLENAMENTO QUOTIDIANOSecondo gli scienziati, come il fisico ha bisogno di essere tenuto in e

IL TUO ALLENAMENTO QUOTIDIANO

Secondo gli scienziati, come il fisico ha bisogno di essere tenuto in esercizio, anche la mente deve fare la sua attività quotidiana. I neuropsicologi hanno messo a punto un programma di allenamento: 20 minuti di giochi enigmistici partendo dal “trova le differenze”, che è il più semplice.

Alla fine, concludi con po’ di esercizi che stimolano l’emisfero cerebrale destro, quello della creatività. Per esempio, disegna tre cerchietti e usali per costruire una figura oppure crea una storia buffa partendo da tre parole molto diverse tra loro (es: finestra, foresta e tortellini).

Stimola i ricordi con i cruciverba

L’effetto antiage delle parole crociate si conosceva già. Ma un recente studio scientifico pubblicato sul Journal of the american medical association ha addirittura evidenziato che riduce del 47 per cento il rischio di sviluppare l’Alzheimer.

«Il cruciverba è uno dei giochi che richiede maggiori capacità cognitive» spiega il neuropsicologo. «Oltre a sviluppare attenzione e concentrazione e a potenziare la capacità di ragionamento, allena al recupero delle informazioni, uno dei meccanismi su cui si fonda la memoria a lungo termine, la facoltà che risente di più dell’invecchiamento».

Impara a risolvere i problemi con il sudoku

Altro che vitamine e sport. Secondo l’Università di Toronto, che ha analizzato 32 ricerche effettuate su 25 mila persone, la vera medicina antiage per il cervello è il sudoku.

«È un passatempo che mette in gioco il ragionamento astratto e stimola la capacità di prendere decisioni» spiega l’esperto. Per risolvere il gioco non si deve fare una ricerca tra i dati immagazzinati nella memoria, come succede quando si fa un cruciverba, ma articolare un ragionamento e formulare ipotesi. In questo caso ad attivarsi sono le aree del lobo temporale sinistro, proprio quelle che entrano in gioco quando devi prendere una decisione. Ecco perché il sudoku è l’allenamento giusto per chi per lavoro o nella vita quotidiana vuole sviluppare la capacità di risolvere problemi, il cosiddetto problem solving».

Aumenta l’intuito con i rebus

«Quel disegno di pochi centimetri mette in funzione molte aree cerebrali: i lobi frontali che ti aiutano a concentrarti, l’area destra dove ha sede la creatività, quella sinistra capace di ragionare sul mix di parole e immagini» sottolinea il neuropsicologo.

«Per risolvere un rebus non devi trovare la risposta a una definizione ripescando un’informazione, ma farti venire un’idea. Quindi, oltre al ragionamento, attivi la creatività e l’intuito». Tenere in esercizio queste facoltà ti consente di potenziarle, per questo appassionarsi ai rebus è utile se fai un lavoro creativo o se vuoi imparare a considerare quello che ti succede da vari punti di vista, anche i meno ovvi.

Studia più facilmente con il “Trova le differenze”

Anche uno dei giochi più semplici, quello in cui devi trovare le differenze tra due vignette affiancate, ha una sua utilità.

«Guardare le figure e individuarne i particolari richiede grande concentrazione» spiega il dottor Iannoccari. «In più, attiva la memoria visiva, quella che ci permette di ricordare l’immagine del primo quadro mentre guardiamo il secondo, come se la annotassimo su un taccuino mentale. Quindi è un allenamento utile per chi studia e ha bisogno di tenere a mente ciò che legge».

È dimostrato, infatti, che si ricorda più facilmente un dato se si usa la memoria visiva. I nostri ricordi sono per l’83 per cento legati alle immagini: non a caso, quando vediamo una persona che abbiamo già incontrato, ne riconosciamo il volto ma non sempre il nome.

Concentrati con i videogame

L’ultima frontiera della medicina utilizza i videogiochi per curare alcuni disturbi comportamentali. Per esempio, per i bambini che soffrono di deficit dell’attenzione è stato a messo a punto Plan it commander, un gioco terapeutico in cui si impara a organizzare il tempo.

«I videogiochi possono essere un’ottima palestra per la mente» spiega lo psichiatra Michele Cucchi, psichiatra. «Quelli d’azione o d’avventura, come Supermario Bros, migliorano la prontezza di riflessi e la coordinazione. Quelli logici, come Tetris e Candy Crash, secondo uno studio del Max Planck Institute di Berlino sviluppano addirittura le connessioni tra i neuroni, cioè rendono la mente più reattiva. Tetris fa anche di più: da una ricerca dell’Università inglese Plymouth emerge che incastrare quelle formine colorate per 15 minuti distrae la mente e contrasta il desiderio di dolci.

Ma attenzione. «Non bisogna superare un’ora di gioco al  giorno, perché può produrre uno stato di tensione che rende ipereccitabili» aggiunge lo psichiatra.

Migliora l’intelligenza con i giochi di società

A sottolineare l’efficacia di tombola, Risiko e Scarabeo sono due recenti studi scientifici, uno dell’istituto Max Planck di Berlino, l’altro dell’Università di Southampton (Gran Bretagna). Entrambi hanno evidenziato come i giochi di società costituiscano un ottimo allenamento per la mente, capace di sviluppare l’intelligenza.

«Le sfide a due, come scacchi e dama, ma anche quelle a squadre di Monopoli e Risiko, sono un potente esercizio perché ci impongono di svolgere un doppio ragionamento: per vincere dobbiamo elaborare una nostra strategia e contemporaneamente cercare di capire quella degli altri» conclude il dottor Cucchi.

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