Giulia Arena, una Miss siciliana

Ha un tatuaggio, poco sopra il cuore, che cita il 26° canto dell'Inferno dantesco "Fatti non foste a viver come bruti". Determinata e grintosa, siciliana di Messina, è Giulia Arena la nuova reginetta di Miss Italia, concorso alla 74^ edizione per la prima volta targata La7 e non Rai, che tra infuocate polemiche ha disconosciuto il programma ospitato dal 1988.

"Sento che la marcia è ingranata e questo è solo l'inizio", sono state le prima parole della Miss dalla diretta in un'unica serata dal Pala Arrex di Jesolo.

Alta 1,70 m., ha capelli castano chiaro e occhi verdi e ha avuto la meglio su altre 62 finaliste.

Miss Italia 2013, Giulia Arena bella tra polemiche

Ha 19 anni, è siciliana e ha un tatuaggio con un verso di Dante la reginetta dell'edizione ripudiata dalla Rai

Miss Italia 2013, l'incoronazione

Il conduttore della serata, conclusasi all’1,15, è stato l’attore Massimo Ghini, spalleggiato dal collega attore Cesare Bocci e dalla Miss Italia 2003 Francesca Chillemi.

Al duo Ghini-Bocci è spettata l’incoronazione della reginetta Giulia Arena, ammessa in finale con la fascia di Miss Cinema Planter’s Sicilia e già vincitrice del prestigioso titolo nazionale di Miss Cinema.

Sicilia isola di bellezze

Miss Italia 2013 Giulia Arena ha avuto la meglio sulla seconda classificata Fabiola Speziale, anche lei siciliana.

L’isola sicula sembra impareggiabile nel partorire bellezze: la neo reginetta infatti eredita la coroncina dell’agrigentina Giusy Buscemi.

La terza classificata è Federica Ciocci, isolana ma di Cagliari.

Miss Italia delle polemiche

L’edizione delle polemiche si è aperta con un’apologia di Miss Italia recitata da Massimo Ghini, spalleggiato da Cesare Bocci.

Il concorso infatti stato è rifiutato dalla rete televisiva che ultimamente l’ha sempre ospitato, Rai 1, per il suo format desueto e perché ritenuto non in difesa delle donne ma in loro offesa.

La stop della Rai a Miss Italia aveva avuto il plauso del presidente della Camera Laura Boldrini mentre diversi artisti sono scesi in campo a favore della manifestazione. Fiorello aveva detto: “Ipocrita prendersela con un programma che ha portato fortuna a tante ragazze, belle e parlanti“.

Siani in difesa di Miss Italia

Ospite di Miss Italia 2013, il comico napoletano Alessandro Siani ha perorato le ragioni del concorso, dopo i passati mesi di incertezza sul fronte televisivo: “Se proprio bisogna togliere qualcosa in questa Italia togliamo il finanziamento ai partiti, le tasse alle imprese, questa legge elettorale e quei terreni maledetti della Terra dei fuochi. Si fanno leggi per salvare le banche e non leggi per salvare le vite. Togliamo tutto questo ma non togliamo i sogni a queste ragazze. Viva Miss Italia”.

Lacrime di commozione sul viso della reginetta uscente, Giusy Buscemi, inquadrata in primo piano.

"Come se fosse la prima volta"

La nuova Miss Italia Giulia Arena, al centro, con la reginetta uscente Giusy Buscemi (a destra) e Patrizia Mirigliani, figlia dello storico patron della manifestazione Enzo Mirigliani, di cui ha preso l’eredità dal 2003.

Ricordando il papà morto nel 2011, Patrizia, nata il 27 ottobre 1957, ha festeggiato in diretta il suo compleanno. “Mi sento come se fosse la mia prima serata di Miss Italia“, aveva detto all’inizio dello show.

Francesca Chillemi stile Bollywood

Durante la serata i conduttori sono caduti in parecchie “papere”, legate anche al poco tempo per le prove. Se Francesca Chillemi ha sdrammatizzato con il suo bel sorriso, Ghini ha preferito attingere alla sua esperienza da attore per mascherare qualche incertezza.  

Chillemi, incoronata Miss Italia dieci anni fa, ha fatto il suo ingresso in scena con un balletto. Francesca è stata poi protagonista di un’altra coreografia, colorata e sensuale, ispirata a Bollywood, e di una divertente intervista doppia con Giusy Buscemi, neo collega come attrice di fiction per Rai 1.

Miss senza numeri sul petto

Le finaliste hanno esibito, nelle immagini di repertorio di questo soggiorno a Jesolo, la maglietta con la scritta lapidaria “Né nude, né mute”, in risposta agli attacchi del presidente della Camera.

Presentando lo sportello anti stalking, Carlo Rienzi del Codacons ha definito un’occasione sprecata l’assenza di Laura Boldrini alla manifestazione, alla quale, dopo le polemiche, era stata invitata. Niente numero sul petto quest’anno, ma un anello da indossare, portato in scena su un vassoio dalle tre miss “riserve”.

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