II faro di Brest in Bretagna

Vento impetuoso, mare tempestoso e scogliere: è la Bretagna d’inverno, una destinazione romantica da scoprire seguendo i sentieri lungo la costa. Silenziosi e selvaggi, regalano viste incantevoli sui fari che resistono alla forza dell’oceano. Un vero paradiso per chi ama la fotografia. La zona più spettacolare è il dipartimento del Finistère, chiamato “punta del mondo” perché si protende sull’Atlantico. Qui ci sono una quindicina di fari, che da secoli segnalano la rotta ai naviganti. Davvero suggestivo, distante mezz’ora dalla cittadina di Brest, è il Faro dell’Isola Vergine. È il più alto d’Europa (ben 82,50 metri) e una volta arrivati in cima ai 397 gradini della scala in opale blu, lo sguardo può perdersi su scogliere rosse e grigie che sembrano sconfinate. Per immergersi in questo universo di acqua e di vento bisogna salire a Brest su un traghetto della Penn Ar Bed (www.pennarbed.fr) e arrivare alla piccola isola d’Ouessant. Tra le rocce intagliate dal maestrale e le spiaggette di sabbia, si erge l’antico faro di Stiff, in funzione dal 1700: dalla sua terrazza i giochi di luce nell’aria umida e le infinite tonalità della vegetazione trasportano in un mondo fatato. È molto diversa l’atmosfera che si respira nell’altro faro dell’isola, quello di Créac’h. L’ideale è visitarlo con l’alta marea, quando le onde si infrangono sulla costruzione e si è avvolti dal profumo intenso della salsedine, mentre si osservano le imbarcazioni che passano, quasi ballando, dall’Atlantico al canale della Manica.

Nella foto, il faro di Brest.

Viaggi, la Bretagna d’inverno

Un tour lungo la costa con la macchina fotografica al collo. Ideale per chi ama le burrasche del mare fuori stagione e i fari di granito che vigilano sull’oceano

Un cucciolo di foca a Oceanopolis

Meglio aspettare l’alta marea anche per scoprire il faro di Ar-Men, sulla vicina isola di Sein, che si raggiunge sempre in traghetto. La fortezza sembra uscire dal mare, come un miraggio tra le nuvole. In realtà, è costruita su una roccia quasi sempre sommersa, tanto che per edificarla ci sono voluti 14 anni e una profonda conoscenza dei ritmi dell’oceano. Gli stessi ritmi che si scoprono a Oceanopolis (Port de Plaisance Moulin Blanc,Brest,www.oceanopolis. com), il centro sulla vita sottomarina. I quattro acquari giganti ospitano 10.000 animali (alcuni si possono accarezzare) di 1.000 specie diverse e con i film in 3D sembra di immergersi come veri sub. Per dormire cullati dal rumore del mare, l’Hotel Les Gens de Mer (www.lesgensdemer.fr, da 55 euro), a Brest, si trova in un’antica casa del porto ed è arredato in stile marino. Brest si raggiunge in aereo da Parigi o da Lione con Easyjet (www. easyjet.com, da 28 euro). Gli itinerari e gli orari di visita dei fari sono su www.finisteretourisme.com. Per informazioni: Ente nazionale del turismo francese, tel. 899199072.

 

Nella foto, uno dei cuccioli di foca che si possono ammirare a Oceanopolis, il centro dedicato agli oceani.

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