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Viaggio in Tunisia, estate infinita

Perché arrendersi al grigiore e al freddo quando a solo due ore di volo ci aspetta un mare caldo e il piacere di un bagno fuori stagione? E al tramonto si va a guardare le stelle, bevendo un tè nel deserto

La casbah di Hammamet

Con 1.300 chilometri di costa baciati dal sole per 300 giorni all’anno, la Tunisia è una meta perfetta anche in autunno, perché regala ancora tutto il calore del Mediterraneo. Ed è a due passi da casa, visto che basta poco più di un’ora di aereo per trovarsi a Tunisi e con sole due ore di volo si arriva nel magico deserto di Tozeur.

 

A piedi nudi sulla sabbia. Le spiagge di sabbia fine e candida, bagnate da acque cristalline, come quelle di Mahdia e Djerba, sono il punto di forza di questo Paese. Lunghe e ampie, invitano a passeggiare con calma per godersi il piacere del sole sulla pelle e di un bagno fuori stagione. In una settimana, noleggiando un’auto, si riesce ad avere un’idea abbastanza precisa delle varie atmosfere che offre il Paese. Punto di partenza è Sidi-Bou-Saïd, il villaggio più chic, a dieci chilometri da Tunisi. Costruito su un dirupo affacciato sul mare, sembra uscito da una cartolina con le viuzze strette e le case bianche dai portali turchesi, le tipiche verande di legno e le buganvillee in fiore. Il segreto per assaporare fino in fondo l’atmosfera dolce di questo luogo, che ha attirato tantissimi artisti da tutto il mondo, è alloggiare in una dimora di charme, come Dar Said (www. darsaid.com.tn, doppia 190 euro), e fermarsi per un tè alla menta con pinoli al Café des Nattes. Da lì, con un’ora di auto, si arriva ad Hammamet, notissima località balneare, che conquista con i lidi (gli unici esposti a sud) dove provare tutti gli sport d’acqua, una vivace movida e la caratteristica medina, affacciata su un mare di sabbia.

Nella foto, la luce del tramonto illumina la casbah di Hammamet, una delle città più famose della costa.

La moschea bianca di Midoun sull’isola di Djerba

Panorami spettacolari. L’itinerario lungo la Tunisia mediterranea riserva continue sorprese. La costa è punteggiata da paesini che in questa stagione sono davvero gradevoli e suggestivi, perché finita l’estate turistica ritrovano la loro atmosfera di sempre, fatta di gesti antichi. Come Monastir, 60 chilometri a sud di Hammamet. La cittadina offre una deliziosa medina cinta da poderosi bastioni e con il suggestivo monastero- fortezza che ha fatto da set per Guerre stellari. Poco più giù c’è Mahdia, una medina costruita quasi a filo d’acqua, e il vivace porto affollato di barche colorate. Da qui, spingendosi in auto verso l’interno per 40 chilometri, si arriva in un luogo spettacolare: l’anfiteatro romano di El Jem, una specie di Colosseo in terra d’Africa. Perfettamente conservato e ancora oggi utilizzato per mettere in scena grandi spettacoli, era il terzo per dimensioni di tutto l’Impero romano, con ben 35.000 posti, ed è uno degli otto siti tunisini tutelati dall’Unesco.

 

In beauty farm a Djerba. Se invece di un tour lungo la costa si preferisce il relax totale, la meta giusta è Djerba, l’isola di fronte alla costa che si raggiunge con voli diretti dall’Italia. È chiamata “la dolce” per il clima mite e i ritmi tranquilli e in questo periodo offre uno spettacolo che lascia a bocca aperta: migliaia di fenicotteri rosa vengono a svernare sulle distese di sabbie bianche. Djerba è anche la capitale della talassoterapia: le proprietà benefiche delle acque marine e delle alghe si possono provare all’Hotel Yadis Golf Thalasso & Spa (www.yadis. com, 730 una settimana), magari abbinandole ai trattamenti di bellezza con argilla e fiori d’arancio.

Nella foto, la moschea bianca di Midoun, sull’isola di Djerba.

L’anfiteatro di El Jem

Aperitivo tra le dune. Non si può ripartire senza aver scoperto il Sud, con le oasi di palme da datteri e i villaggi berberi incastonati nelle montagne. La città più particolare è Tozeur. Deve la sua fama alle case di mattoni decorate come merletti e alla posizione speciale tra il metafisico deserto di sale del Chott El-Jéride e quello sabbioso del Grande Erg Orientale. L’ideale è partire in fuoristrada da Tozeur o a dorso di dromedario da Douz, meglio se al tramonto, quando le morbide dune disegnate dal vento regalano uno scenario indimenticabile. A questo punto sì che si può vivere una notte davvero unica in cui si assaggia il cous cous, il piatto di punta della cucina locale, si canta attorno al fuoco e ci si addormenta avvolti da un lenzuolo di stelle.

 

Il viaggio. Chi vuole muoversi in libertà può prenotare un fly&drive con Tiger Tours (www.tigertours.it) da 438 euro. Chi preferisce la formula del tutto organizzato può scegliere il tour proposto da Amerigo Viaggi (www.amerigov iaggi.net): si parte da Djerba e si finisce nel deserto, con 8 giorni da 375 euro. Oppure c’è l’itinerario nel Sud firmato Norama (www.noramatunisia.it) con concerto e aperitivo tra le dune: dal 5 al 9 dicembre da 890 euro. Per informazioni si può contattare l’Ente nazionale tunisino per il turismo, tel. 02 86453044,www.tunisiaturismo.it.  

 Nella foto, l’anfiteatro di El Jem. Risale all’epoca dell’Impero romano e oggi è patrimonio dell’Unesco.

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