Vi ricordate la piramide alimentare? Venne diffusa quasi vent’anni fa dal Dipartimento dell’agricoltura americano ed è stata efficace nel suggerire come mangiare sano ed equilibrato. Alla base stanno frutta e ortaggi a volontà. Poi, pane, pasta, riso, patate e legumi. Verso la punta, invece, troviamo la carne rossa, i formaggi e i dolci, cioè quegli alimenti che vanno consumati con più moderazione. Ora la piramide si dimostra valida anche sotto l’aspetto ambientale, come hanno dimostrato le ricerche del Barilla Center for Food & Nutrition. In pratica, gli alimenti di origine vegetale hanno un minor impatto con l’ambiente quanto a gas ed effetto serra (Carbon footprint), consumo idrico (Water footprint) e uso del territorio (Ecological footprint). Quindi, chi si nutre seguendo la dieta mediterranea (caratterizzata per lo più dal consumo di carboidrati, frutta e verdura) immette nell’atmosfera circa 2,2 kg di CO2 e consuma virtualmente 1500-2.600 litri d’acqua al giorno contro i 5,4 kg di e i 4.000- 5.400 litri di chi segue una alimentazione in cui prevalgono la carne e i cibi ad alta concentrazione di zuccheri e grassi.
Nela foto, arredi e accessori in cartone riciclato realizzati da A4Adesign per il cocktail del FAI in occasione della mostra “La Mano del Grafico”.