«Un pizzico esalta il sapore di qualsiasi pietanza, rendendola al tempo stesso più delicata» commenta Fabio Campoli.
Il fior di sale è il sale marino grezzo, che si cristallizza sull’acqua e viene raccolto a mano (è famoso quello della Camargue, ma qui in Italia sono molto buoni anche il fior di sale di Cervia e il trapanese). È da preferire perché ricco di oligoelementi.
Inoltre dà più sapore, così ne basta poco. E poi non contiene sostanze chimiche. Spesso, infatti, nel comune sale da cucina vengono aggiunti additivi (non è necessario specificarlo in etichetta), per conservarlo meglio. Uno, per esempio, è l’idrossido di alluminio, che serve a mantenere i grani uniformi, separati tra di loro e asciutti. «Un pizzico di fior di sale sta bene anche in certi dessert: se lo aggiungi nell’impasto della torta, per esempio, ne accentuerà piacevolmente il sapore, motivo per cui puoi anche ridurre la quantità di zucchero».