Vostre alleate sono poi le endorfine, ormoni del benessere che vi aiuteranno a sopportare il dolore e che raggiungeranno il picco durante il travaglio. Detto tutto questo, però, tenete conto che la gravidanza è un viaggio molto personale.C’è chi sta male per nove mesi e chi, al contrario, non avverte alcun disturbo e si sente piena di energia.Fra questi estremi, due sintomi molto comuni: stanchezza e nausea.
«Spesso la prima precede qualunque altro segno» spiega Walter Costantini. «È un fenomeno normale perché, nel giro di poche ore dall’impianto dell’embrione nell’utero, il consumo di ossigeno aumenta di una volta e mezza. Fin da subito la gravidanza si rivela una fatica, un superlavoro che richiede riposo per non esaurire le energie. Prendersi cura di sé e del proprio bambino però, non significa mangiare di più: grazie all’incremento metabolico ogni alimento viene sfruttato al massimo, come se da una fetta di pane il corpo ricavasse non 30 ma 50 calorie».