Unghie naturali o rifatte?

Unghie naturali o rifatte?

Ci sono quelle (sempre di più) che se le fanno ricostruire. Ma con le tecniche “lifting”che regalano una manicure perfetta ci vuole attenzione. Ecco perché

La passione per le mani stracurate

La cantante Katy Perry le esibisce istoriate da microboules colorate. Un’altra pop star, Rihanna, le sfoggia con tanti piccoli smile gialli. E poi ci sono il quadrettato di Gwen Stefani, le punte d’acciaio di Jessica Biel… Ma non sono solo le celeb a giocare con le unghie.

La passione per le mani stracurate dilaga tra donne di tutte le età. «Le figlie puntano sull’originalità delle decorazioni, le mamme si “accontentano” di una manicure perfetta» dice Sabrina Targa, titolare del salone Segreto di Milano. «E così, la ricostruzione per avere smalti che non si scheggiano, camuffare piccole rotture o fragilità, rimediare al “rosicchiamento” è sempre più diffusa». Ma questi interventi ricostruttivi hanno qualche rischio per la salute delle unghie? Ecco cosa abbiamo scoperto.

La riparazione delle unghie

Se usi la seta o il lino

Il “riparo” con fibra di seta o lino viene praticato a chi ha rotture o grosse irregolarità. La nail artist applica dei pezzetti di stoffa sulle zone danneggiate in modo da sigillarle e scongiurare altri danni. E dopo, con gel e colore, si procede alla classica ricostruzione. «Se la superficie è indebolita, a “righe”, o si scheggia sulle punte, la ricostruzione non crea ulteriori problemi ma l’unghia rimarrà indebolita.

Se invece è macchiata da sostanze chimiche, come capita a chi fa le pulizie senza guanti, allora la ricostruzione peggiorerà la situazione perché si verrà a contatto con altre sostanze chimiche. L’unghia, piuttosto, deve essere “lasciata in pace” per aver il tempo di recuperare e irrobustirsi» consiglia la dermatologa. «In questi casi è meglio assumere degli integratori vitaminici specifici che contengano sostanze che promuovano la sintesi della cheratina, la proteina che rende le unghie dure e compatte».

Le "extension" per le unghie

In gergo tecnico si chiamano tips, parola inglese che significa “punte”, quindi quasi delle extention da applicare direttamente all’unghia. Dopo aver incollato le piccole “prolunghe”, si prosegue con la ricostruzione per livellare tutta la superficie.

«Più che nell’applicazione, i problemi potrebbero insorgere con la rimozione. Di solito, infatti, vengono utilizzati solventi specifici per sciogliere la colla adoperata per le punte aggiunte. E questi prodotti, venendo a contatto con la lamina ungueale, possono indurre una sensibilizzazione che a volte provoca una rottura. Se si decide di intervenire comunque, ricordarsi poi che, nei giorni successivi all’eliminazione, le unghie saranno più fragili e sarà meglio evitare di usarle per lavori “pesanti”» conclude la dottoressa Gaviglio.

Gli smalti colorati

Nella foto (in senso orario):

Vitaminici

Dodici nuance irresistibili per la nuova collezione dedicata all’estate e ai suoi frutti (Zoya, 14 euro).

Pastello

Una linea super naturale, a base di legno, cotone, mais e grano (Kure Bazaar, 18 euro).

Gloss

Toni lucidissimi che acchiappano la luce. E, per stupire, un top coat glitterato. E con pochissima spesa! (Euphidra, 5,60 euro).

Brillanti

In tanti colori intensi e con una texture a lunga durata (Clinique, 16 euro).

Terra

Che belli i colori del bosco e del cielo…da sfoggiare in punta di dita (Andy Maid, 10 euro).

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