la Sagrada Familia a Barcellona

Il conto alla rovescia è scattato. Il 7 novembre il Papa consacrerà la Sagrada Familia (Mallorca 401, www.sagradafamilia.cat)  e celebrerà la messa sotto la navata centrale. È il primo passo verso  una data, quella del 2026, che coronerà un sogno: la conclusione dei  lavori iniziati quasi 130 anni da Antoni Gaudí, per creare una  chiesa che è diventata icona di Barcellona e patrimonio dell’umanità.  Questa basilica è una gioia per gli occhi dei cinque milioni di turisti  che ogni anno la visitano. È un vero spettacolo dell’arte, con le  vetrate decorate dal pittore Joan Villa Grau e i mosaici veneziani verdi  e dorati. E con i 22 diversi tipi di pietre che si sposano per  rappresentare un bosco frondoso, quella rigogliosa natura del  Mediterraneo che l’architetto ha scelto come modello di riferimento.

Barcellona, appuntamento alla Sagrada Familia

In realtà è “solo” una basilica, ma il capolavoro di Gaudí ha tutta l’atmosfera delle chiese monumentali. Il 7 novembre qui arriverà anche il Papa. Un evento unico che farà di Barcellona il centro del mondo

Parc Guell a Barcellona

Sulle orme dell’artista

Tra le magie della città  catalana c’è anche il clima. A novembre si respira ancora aria d’estate,  con le temperature che si aggirano tra i 18 e i 20 gradi. Girare a  piedi o a bordo di un taxi ecologico a tre ruote è l’ideale, perché i  monumenti sono tutti raccolti, a poca distanza l’uno dall’altro. E Gaudí  riveste il ruolo del protagonista. Sul Paseo de Gracia, i  riflettori  sono puntati sulle sue opere moderniste: le forme fiabesche di Casa  Batllò (civico 43, www.casabatllo.es) e La Pedrera oCasa Milà (civico  92, www.lapedreraeducacio.org), oggi sede di un centro culturale. A soli  cinque minuti di distanza, Casa Calvet (Calle Caspe 48) si fa notare  per lo stile più conservatore.
Chi vuole dormire in zona può fermarsi  al Boutique hotel Omm (Rosselló 265, tel. 0034934454000,  www.hotelomm.es, da 48 euro), sul Paseo de Gracia: dalla terrazza si  gode un incantevole panorama sulla Sagrada Familia.
Tappa imperdibile è un’altra creazione di Gaudí: Parc Güell (nella  foto), unione perfetta tra architettura e natura. È un parco affacciato  sulla città, dove rilassarsi tra sculture di  dragoni, fontane e  panchine sinuose, ricoperte da mosaici che riflettono i raggi del sole e  creano armoniosi giochi di colori.

Porto Olimpico a Barcellona

Tempo di movida

Volete calarvi nella vera anima cosmopolita e vivace di Barcellona? Basta allontanarsi da La Rambla, uno dei viali pedonali più noti del mondo, e puntare la cartina verso il quartiere di Raval.  Qui si concentrano gallerie d’arte, atelier di stilisti emergenti e un  delizioso mercatino di libri, appuntamento irrinunciabile della domenica  mattina. Le vie della zona sono sospese tra un passato dall’atmosfera  noir (agli inizi del Novecento venivano esiliati i lavoratori orientali,  ecco perché è chiamato anche Barrio Chino) e una fortissima voglia di  modernità. È qui, infatti, che si trova il Museo d’arte contemporanea (Plaça  dels Angels 1, www.macba.es), che ha decisamente rilanciato la zona. A  proposito di musei, da non perdere l’offerta di Articket  (www.articketbcn.org), che con un biglietto unico di 22 euro permette di  visitare le esposizioni più importanti, come la Fondazione Mirò (Parc  de Montjuïc s/n, www.fundaciomiro- bcn.org). Ma passeggiare per il  Raval significa anche farsi solleticare il naso e le orecchie dagli  odori e dal brusio che arrivano dai mercati di San José (o Boqueria) e  di San Antoni. Tra le bancarelle affollate non si può resistere dal fare  incetta dei salumi tipici iberici: il chorizo, la salsiccia speziata  con la  paprika, e il jamon serrano, il famoso prosciutto locale.
Sul lato opposto della Rambla, nel quartiere vecchio de La Ribera,  spicca invece il mercato di Santa Caterina  (www.mercatsantacaterina.net). Merito della copertura, progettata dagli  architetti Enric Miralles e Benedetta Tagliabu, che ha le forme di un  mosaico ondeggiante e riproduce alla perfezione tutti i colori della  frutta e della verdura.

Nella foto, Porto Olimpico: qui  si concentrano i locali dove fare le ore piccole.

sculture sulle Rambla a Barcellona

Ma Barcellona è anche terra di sperimentazioni musicali. Ed è così che nascono gli spettacoli di Opera y flamenco (da  30 euro), una miscela alternativa tra i ritmi tradizionali di Bizet e  l’energico spirito gitano. Sono in scena fino al 28 novembre al Teatro Poliorama (Rambla dels Estudis 115, www.teatrepoli orama. com) e al Palau de la Musica (Carrer Sant Pere Més Alt s/n,www.palaumus ica.org), splendido palazzo in stile art-nouveau.
Prima di chiudere la serata è d’obbligo una puntatina al porto Olimpico,  zona movimentata e ricca di locali, per assaggiare le tapas e le  grigliate di La Tramoia (Rambla Catalunya 15, www.latramoia.com).

Il viaggio
Con  Vueling (tel. 899399888, www.vueling.com), la compagnia aerea low cost  spagnola, si vola a Barcellona da 25 euro a tratta, con partenze da  Roma, Milano, Venezia, Palermo, Verona e Napoli. Per la visita del Papa,  Grimaldi Lines (tel. 081496666, www.grimaldi-touroperator.com) ha  creato un pacchetto di 5 giorni da 154 euro a persona, con trasferimento  in nave da Civitavecchia, Livorno e Porto Torres.

Nella foto, le sculture che chiudono la Rambla.

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