Cosa vogliono davvero le donne in amore?

Un breve manifesto di quello che le donne desiderano in amore da sempre, e ai giorni nostri. Tra antiche dee e conquiste moderne, alcuni consigli per la felicità sentimentale

Le donne sono cambiate molto e velocemente negli ultimi decenni, non c’è dubbio. Abbiamo fatto progressi, tentativi, lotte, evoluzioni, e probabilmente anche qualche errore. Insieme a noi, sono cambiati il modo di relazionarci con gli uomini e in nostri desideri relativi all’amore, sono cambiate le dinamiche di coppia e gli approcci alla seduzione.

Eppure, come nota Monica Zantellini, psicologa e psicoterapeuta che collabora con Meetic, nonostante tempi, situazioni, abiti e atteggiamenti siano diversi, le donne in amore rispecchiano ancora gli antichi archetipi rappresentati da alcune dee. Ognuna dentro di sé le racchiude tutte, ma un modello risulta spesso predominante su tutti gli altri, e tende a condizionare il nostro modo di vivere i rapporti con l’altro sesso, la ricerca di quello giusto, e la vita a due. Basta guardarsi indietro infatti per accorgerci che nella mitologia classica “troviamo infiniti esempi di tipologie di donne, validi allora come ai giorni nostri”, che possono darci qualche consiglio utile.

– Le AMAZZONI: a livello simbolico rappresentano le donne che non hanno bisogno degli uomini, istintive, ribelli e indipendenti. La loro figura nella mitologia era un po’ estrema, perché vedevano negli uomini come “la controparte necessaria alla riproduzione”, piuttosto che come padri, per poi liberarsene e vivere in una società fatta di sorellanza femminile. Ricordano un po’ le single per scelta dei giorni nostri.

Cosa ci insegna: che non dobbiamo per forza aspettare di avere un partner, per essere felici.

ESTIA: è la figura che più si avvicina alla donna equilibrata, forte e femminile al tempo stesso. Consapevole di sé e dei propri bisogni, indipendente e determinata, non ha bisogno di un uomo per essere felice ma non per questo non si nega all’amore, se crede di aver trovato il partner adatto a lei. E’ quindi in grado di scegliere in piena coerenza con i propri desideri e senza ansia. In più, riesce a coniugare la cura e l’organizzazione della casa (cosa che ama) senza paura di esserne sminuita e di diventare una casalinga disperata.

Cosa ci insegna: che essere femminili non significa essere deboli o streotipate.

– DEMETRA: rappresenta la madre, ruolo in cui trova la sua piena realizzazione e in cui non ammette interferenze, nemmeno dal padre, che vede come l’uomo che può aiutarla nel realizzare le proprie aspirazioni materne. La sua figura richiama quella delle donne che oggi, quando c’è sempre più difficoltà a metter su famiglia – sentono il pressante ticchettio dell’orologio biologico, e le mamme single, che piuttosto di avere a fianco un padre che ritengono inadeguato preferiscono fare da sole.

Cosa ci insegna: che una donna non è solo una madre, anche se per alcune è una componente essenziale della femminilità.

PERSEFONE: è la donna che vive un rapporto tormentato con gli uomini. Li cerca per sentirsi protetta, ma poi si sente privata della sua libertà, si sente soffocata dalla relazione e scappa. Questa dinamica si verifica perché è un po’ immatura, non completamente consapevole di sé e dei propri desideri, che la porta spesso a non scegliere uomini adatti a lei, ma piuttosto a ricercare qualcuno che la accudisca. Oggi, potremmo identificarla con la donna che piuttosto di stare sola si imbarca in mille avventure.

Cosa ci insegna: che per trovare l’uomo giusto, forse dobbiamo guardarci dentro e vincere le nostre paure.

VENERE (o Afrodite): estremamente creativa e un po’ vanitosa, è la donna che ama amare, essere amata, sedurre, godere della vita, in modo autonomo e indipendente, ma trova parecchie difficoltà nell’avere relazioni duraturi, perché è attratta dalla conquista e sempre in cerca di nuovi stimoli. Una donna passionale e carnale che ama senza risparmiarsi.

Cosa ci insegna: che la seduzione è un gioco a che non dovremmo abbandonare mai, neanche quando l’amore l’abbiamo trovato

– AGAR: questa figura poco conosciuta richiama il ruolo della Cenerentola, ancora legata a una visione della donna inferiore e succube dell’uomo, ma chese riesce a sbarazzarsi di questa immagine, desidera un’assoluta libertà. Al giorno d’oggi, rispecchia quelle donne che anche dopo molti anni di matrimonio, decidono di separarsi per dedicarsi a sé stesse e magari iniziare una relazione più soddisfacente.

Cosa ci insegna: che reclamare la propria libertà e i propri diritti, dipende prima di tutto da noi.

Infine, ci sono alcuni fondamentali che le donne desiderano e che non dovrebbero mai mancare in una storia d’amore:

– il rispetto totale (non c’è altro da aggiungere)

– la libertà: di scelta e di movimento, di esprimere completamente sé stesse e realizzare i propri desideri, che siano farsi una famiglia o fare carriera, affrancate da qualsiasi discriminazione in base al sesso o all’età

– sostegno e incoraggiamento da parte del partner, nella cura della casa così come nel realizzare le proprie aspirazioni e progetti

– la fiducia da parte del partner, e nei suoi confronti

– essere desiderate e corteggiate, perché si sa: ci piace da impazzire!

– essere amate per quello che siamo, così come siamo, perché ognuna di noi lo merita

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