relazioni sentimentali

Le 5 domande che devi porti dopo la fine di una storia d’amore

  • 19 11 2022
Quando una relazione d’amore giunge al capolinea è importante fermarsi a riflettere su cosa non sia andato, così da ricominciare a sorridere con più consapevolezza

La fine di una storia d’amore è sempre un momento molto difficile e doloroso, a prescindere dal fatto che si lasci o si venga lasciate.

In qualunque modo si evolva la relazione, infatti, quando un percorso insieme ad un’altra persona si interrompe lascia dietro si sé interrogativi, non detti e a volte qualche rimpianto.

Anche se gli stati d’animo non troppo positivi post rottura possono portare a vivere quell’epilogo come un fallimento personale in realtà non è così perché ogni esperienza vissuta genera una crescita e una nuova consapevolezza.

Non ci sono tempi standard per elaborare la fine di una storia, quindi se stai attraversando questa fase prenditi tutto il tempo che vuoi e quando ti senti pronta analizza cosa sia successo e quali siano state le cause della rottura, in modo da poter davvero mettere un punto e ripartire con slancio.

Ecco quindi le domande che dovresti porti alla fine di una storia d’amore, per voltare pagina in serenità e aprirti a nuove ed entusiasmanti esperienze.

Perché mi sono legata a quella persona?

Quando una relazione finisce significa che la persona con la quale la si è vissuta non fosse quella giusta o che nel tempo si sia evoluti in modo diverso. Per evitare di legarti nuovamente a un partner che alla lunga potrebbe rivelarsi incompatibile cerca di ricordare cosa ti ha attratta del tuo ex, quali caratteristiche ti hanno fatta innamorare e quali invece allontanare.

Avere ben chiare le prerogative che un ipotetico nuovo partner deve o non deve avere è fondamentale per non correre il rischio di cadere ancora una volta in una relazione senza prospettive.

Ho iniziato la relazione per solitudine?

Alla base di una storia d’amore dovrebbe appunto esserci l’amore ma capita non di rado che a unire due persone sia la reciproca solitudine e il desiderio di non stare soli.

Anche se si tratta di un’aspirazione più che legittima, quando diventa l’unico obiettivo il rischio è di scegliere come partner una persona solo perché la si percepisce come disponibile e desiderosa di intraprendere un cammino insieme, e non sulla base di un sentimento.

Quando finisce una storia chiediti se hai agito in questo modo e se la risposta è affermativa lavora su te stessa, sulle tue passioni, i tuoi obiettivi e le tue aspirazione. Coltiva amicizie, interessi e affetti che non siano per forza legati alla dimensione della coppia in modo da comprendere che la felicità non passa necessariamente da una vita a due.

Solo dando valore alla tua individualità potrai finalmente lasciarti alle spalle la storia d’amore appena terminata, apprezzare la tua vita attuale e assaporare tutto ciò che di buono ti riserverà il futuro.

Ho proseguito per noia?

A meno che la causa della rottura non sia un tradimento o un altro evento negativo dirompente, che si presenta da un momento all’altro, le relazioni amorose non terminano bruscamente ma arrivano ad esaurirsi poco a poco.

Staccare la spina a un legame, soprattutto se questo perdura da anni, non è semplice e spesso l’errore che entrambi i partner fanno, il più delle volte in buona fede, è di prolungare l’agonia della fine e trascinare per mesi, e a volte per anni, un rapporto ormai giunto al capolinea.

Lo si fa spesso per affetto verso l’altra persona, paura di affrontare un futuro da soli ma anche perché assorbiti dalla noia e da una routine che sembra dare una serenità apparente ma che, in realtà, non fa che soffocare.

Quando una delle due persone coinvolte nella relazione prende la decisione di troncare definitivamente, capita spesso che l’altro non si opponga e il motivo è proprio la reciproca consapevolezza che si tratti di un epilogo inevitabile e rimandato da tempo.

Se questo è quello che ti è capitato, chiediti da quanto tempo a guidare la tua storia fosse l’inerzia e non l’entusiasmo e tanto meno l’amore. Avere ben chiara quale fosse la situazione ti aiuterà a metabolizzare la fine e a soffrire meno.

Ho delle responsabilità?

Soprattutto quando si viene lasciati, l’istinto è di addossare all’altro tutte le colpe del naufragio della relazione ma benché esistano situazioni in cui i responsabili siano universalmente riconoscibili, la maggior parte delle volte le colpe, se di queste si può parlare, sono da dividere in parti uguali tra le persone coinvolte.

Nei momenti post rottura, quindi, fermati a riflettere e, se necessario, a fare un esame di coscienza.

Ero felice?

Alla fine, la domanda più importante e probabilmente l’unica che dovresti farti con urgenza dopo la fine di una storia d’amore è se, mentre la stavi vivendo, eri felice.

Tornando con la mente indietro nel tempo sicuramente i momenti belli saranno stati tantissimi ma se alla fine le strade tra te e la persona con la quale hai condiviso parte del percorso si sono divise molto probabilmente la serenità a un certo punto non era più all’apice.

Quando si soffre rendersi conto di ciò non è semplice ma farlo aiuta a ripartire con più slancio.

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