Come pulire un impianto dentale

1/8 – Introduzione

Un impianto dentale è costituito da una vite normalmente in titanio che aderisce perfettamente all’osso mandibolare o mascellare. Questa vite viene utilizzata per sostenere uno o più elementi finti, e si tratta di una soluzione definitiva ed alternativa alla dentiera mobile. Tuttavia l’igiene quotidiana è fondamentale per scongiurare il proliferare di batteri e carie, per cui bisogna seguire delle regole ben precise per evitare danni strutturali visto che questa tipologia di fissaggio dei denti è piuttosto costosa. A tale proposito, ecco una guida con alcuni consigli su come pulire un impianto dentale.

2/8 Occorrente

  • Scovolino
  • Idropulsore
  • Pasta al fluoro

3/8 – Scegliere gli strumenti adatti

Per pulire un impianto dentale, sul mercato si possono scegliere due strumenti adatti e che possono aiutarvi per effettuare la pulizia quotidiana. Nello specifico si tratta dello scovolino e dell’idropulsore. La scelta va effettuata in funzione dello spazio da pulire, per cui se riscontrate che è troppo piccolo il consiglio è di utilizzare il superfloss ovvero un filo apposito per la pulizia degli spazi di ponti o corone. Fatto ciò, scegliete anche l’idropulsore che più si adatta alle vostre esigenze.

4/8 – Pulire i denti con lo scovolino

Con entrambi gli strumenti a disposizione iniziate a pulire i denti con lo scovolino. Il movimento giusto da compiere è lo scorrimento della testina tra le fessure dei denti, ed in direzione orizzontale se ne state trattando uno nell’arcata superiore per cui lo scovolino va spinto dall’alto verso il basso. Se invece il dente si trova nell’arcata inferiore, procedete dal basso verso l’alto. Ovviamente tale operazione va effettuata con delicatezza evitando possibili traumi gengivali. Il movimento orizzontale, fa si che si crei un leggero attrito tra le pareti dei denti e l’operazione va ripetuta per 2 o 3 volte. Assicuratevi inoltre di aver pulito in modo adeguato l’impianto. Se così non fosse conviene ripetere la pulizia fino al raggiungimento dell’obiettivo. A questo punto terminata la prima fase, prendete l’idropulsore per effettuare un risciacquo con una sorta di doccia orale, seguendo le indicazioni descritte nel passo successivo della guida.

5/8 – Risciacquare i denti con l’idropulsore

L’idropulsore è uno strumento che schizza getti di acqua a pressione regolabile e a frequenza più o meno rapida: fino a 3.000 pulsazioni al minuto. Per eseguire l’operazione in modo corretto dirigete gli schizzi sui denti e negli spazi interdentali. Il consiglio ulteriore è di non abusare della pressione dello schizzo, di usare dell’acqua tiepida e di non indirizzarlo verso i solchi gengivali per evitare traumi e lesioni. Dopo aver pulito tutti i denti con lo scovolino e con l’dropulsore, è necessario provvedere ad un ulteriore risciacquo usando un collutorio farmaceutico che, oltre a rinfrescare la bocca, contribuisce a migliorare l’alito e a rinforzare lo smalto dentale, favorendo nel contempo l’eliminazione dei frammenti di placca o di residui di cibo precedentemente non rimossi con lo scovolino.

6/8 – Usare una pasta al fluoro

Per assicurare una maggiore protezione al vostro impianto dentale, il consiglio ulteriore è di usare lo scovolino insieme ad una pasta gel al fluoro ideale per lenire le sofferenze da infiammazioni gengivali e comunque in grado di prevenirle. Nel caso si dovessero verificare dei dolori e sanguinamenti, è tuttavia opportuno non usare tutti gli strumenti e i prodotti sin qui descritti, e contattare subito il dentista per una consulenza e degli eventuali interventi professionali.

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8/8 Consigli

  • State attenti a non creare traumi gengivali, possono essere molto dolorosi

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