Durante le Feste a tavola tutto (o quasi) è concesso. La tendenza ad esagerare un po’ con le quantità è, nella stragrande maggioranza dei casi, inevitabile quando ci si ritrova in compagnia di amici e parenti. Il cibo, infatti, è anche un modo per celebrare e condividere momenti di allegria.

Ma come sempre accade dopo un periodo di eccessi, a un certo punto arriva la resa dei conti. O meglio, il conto dei chili in più. Con tutti i suoi annessi e connessi: pesantezza fisica e mentale, minor benessere psico-fisico, senso di colpa.

Infatti, chi tra un primo piatto o all’ennesima fetta di panettone non ha detto o almeno ha pensato: “dopo la Befana inizio la dieta?”.

Dieta versus educazione alimentare

“Dopo le vacanze… dopo le feste mi metto a dieta”. Solo una frase di rito per qualcuno, che giustifica e normalizza gli eccessi di un dato periodo. Per altri, invece, una sorta di mantra per auto-convincersi che la soluzione per ritrovare la linea sia passare a drastico regime di restrizione alimentare.

Ma proprio nel concetto di “dieta” cresce il seme dell’insuccesso. Un regime di privazione, di taglio drastico delle quantità e di calcolo ossessivo delle calorie è già di per sé un fallimento annunciato. Mettersi a dieta richiede una capacità di controllo e la messa in campo di energie psichiche che spesso non si possiedono. Oltre a un’attenzione e dedizione che in molti casi, già nel breve periodo, sono insostenibili.

Tutto ciò porta a un unico risultato: l’abbandono.

Per questo quando si vuole perdere peso e ritrovare, davvero, il proprio benessere serve un metodo, innovativo e sostenibile: una vera e propria educazione alimentare che porti a una trasformazione corporea e mentale duratura.

Il segreto del successo

Le diete estreme, gli allenamenti estenuanti, gli interventi bariatrici, i sostituti del pasto, le pillole dimagranti, le gocce per la perdita di peso: tutte queste soluzioni possono sembrare attraenti all’inizio perché promettono risultati rapidi e immediati. Ma è un fatto dimostrato che si tratta di strategie insostenibili nel lungo periodo, che portano inevitabilmente al fallimento.

Non a caso chi adotta soluzioni drastiche sperimenta spesso il cosiddetto effetto yo-yo, dove a un calo di peso repentino di peso corrisponde un altrettanto rapido aumento, con conseguenze dannose tanto per il corpo quanto per l’autostima.

Alla base del fallimento di tutti i regimi dietetici drastici c’è un problema di approccio: nessuno di questi, infatti, analizza il rapporto intimo e profondo che la persona ha con il cibo. Ma soprattutto nessuno tiene in considerazione il fattore stile di vita.

Perché un risultato arrivi e perduri nel tempo serve, dunque, un metodo che si integri perfettamente con la quotidianità. Basato su una serie di linee guida così semplici da attuare – e di buon senso – capaci con il tempo di diventare comportamenti automatici, da eseguire senza bisogno di pensarci. Proprio come lavarsi i denti o allacciarsi le scarpe.

Come perdere peso in modo “automatico”?

Sviluppare un approccio automatico al cibo permette di mantenersi in forma. Per riuscirci può aiutare adottare la mentalità “della persona magra e in forma”. Colei, cioè, che a tavola non si priva di nulla, ma nemmeno si abbuffa indiscriminatamente. Che consuma un piatto di pasta, una fetta di torta o un bicchiere di vino con serenità, senza paura di ingrassare. Ma che inconsciamente sa come bilanciare e abbinare i suoi pasti nel corso della giornata o della settimana.

Si tratta, quindi, di una persona estremamente focalizzata e consapevole, che ha imparato ad ascolta i segnali del proprio corpo e anche a tavola sa controllarsi: mangia, cioè, quando ha fame, si ferma quando è sazia.

La sua, però, non è una dieta imposta e neppure un piano alimentare rigido. Piuttosto è un’abitudine acquisita nel tempo, un comportamento che è diventato automatico.

La persona “sempre magra” non vive nella paura di “sgarrare” o di “cadere in tentazione”. Non corre in palestra per “bruciare” un pasto abbondante. L’attività fisica, più facilmente, è diventata parte integrante della sua vita, un’abitudine sana e piacevole e non un castigo per aver mangiato.

Certo per imparare e quindi poi mettere in pratica la mentalità della persona magra occorre fare un lavoro su sé stessi, analizzare le proprie abitudini, convinzioni e schemi mentali e, dove serve, rivederli oltre che implementarli.

Serve riuscire a capire come il cibo interagisce con il corpo e come riconoscere i segnali di fame e di sazietà inviati dall’organismo. In più, occorre imparare a equilibrare i pasti in modo da assumere tutti i nutrienti necessari.

Il percorso non è lento, grazie ad una guida esperta e con i giusti strumenti è possibile avere risultati sin dalla prima settimana e durante il cammino si innestano nuove abitudini e schemi mentali. E i risultati sono garantiti nel lungo periodo.

Il Metodo FESPA

Nell’universo sconfinato della perdita di peso il Metodo FESPA rappresenta una rivoluzione. Si tratta di un percorso completo di affiancamento di educazione alimentare e motoria. Non una dieta, dunque, ma uno strumento per comprendere il cibo e il proprio corpo. In più, pratico e sostenibile nel lungo termine perché facilmente integrabile nella vita quotidiana.

La sua filosofia si basa sull’idea che perdere peso non dovrebbe essere un sacrificio, ma un viaggio gustoso e divertente. Ciò è possibile grazie a ‘’regole’’ specifiche, chiare e facili da applicare ogni giorno.

Queste regole non si limitano a suggerire cosa mangiare, ma offrono una vera e propria formazione sull’alimentazione, aiutando le persone a comprendere cosa c’è dietro ogni scelta individuale.

E proprio nell’approccio risiede la sua unicità: invece di imporre restrizioni severe o regimi alimentari difficili da seguire, il Metodo FESPA punta sull’educazione. A chi lo intraprende insegna a riconoscere e a scegliere gli alimenti giusti, dando alle persone la libertà e il piacere di gustare i loro piatti preferiti senza sensi di colpa.

Seguendo i principi del Metodo FESPA non si dovrà rinunciare a cibi come pane, pasta o pizza, ma semplicemente imparare a goderseli in modo equilibrato.

Bandite, solo, le pillole dimagranti, i sostitutivi del pasto, i beveroni, le barrette. Ogni giorno, infatti, mettersi a tavola dev’essere un piacere per il palato e per la mente!

Questo approccio volto all’educazione alimentare è accessibile a tutti, indipendentemente dall’età o dalla condizione fisica. Anche i medici lo approvano, definendolo come un metodo sano, naturale, facile e con impatti positivi sulla salute.

E grazie al supporto personalizzato fornito dagli esperti che lo hanno messo a punto, il metodo è modellato intorno alle esigenze individuali. Perché ognuno ha i suoi gusti e i gusti vanno assolutamente rispettati.