Come impostare un regime dietetico flessibile

1/8 – Introduzione

Tra i vari tipi di dieta, quella flessibile punta a essere sostenibile per un lungo periodo di tempo senza creare carenze nutrizionali o scompensi di natura fisica o psicologica. È un approccio utilizzato sia da chi vuole semplicemente modificare la propria conformazione fisica, sia dagli sportivi che voglio evitare regimi alimentari eccessivamente drastici. Va però detto che la dieta flessibile è più che altro nota a livello amatoriale, difficilmente infatti troveremo agonisti che adottano questa dieta, semplicemente perché non può garantire i risultati estremi necessari in determinati settori sportivi come il bodybuilding o il fitness. Detto questo, in questa guida andremo a vedere come impostare un regime dietetico flessibile, in modo che possiate sperimentare in prima persona questo approccio alimentare!

2/8 Occorrente

  • App che conti le calorie
  • Schema

3/8 – Le calorie

La prima cosa che occorre tenere presente se si vuole provare questo regime alimentare, è che le calorie assumono un’importanza centrale. Questo significa che si deve porre molta attenzione all’introito calorico giornaliero, al di là degli alimenti che si utilizzano per raggiungere quell’introito calorico stesso. Se vi date un target di 2000 calorie al giorno, questo sarà il vostro punto fondamentale da cui partire, dopodiché penserete agli alimenti.

4/8 – La cerchia delle materie prime

Al contrario di altre diete, la dieta flessibile non è eccessivamente rigorosa sulla gamma di cibi che potete utilizzare. Ovviamente dovrete seguire delle linee guida, evitando di fare scorpacciate di cibo spazzatura, ma indubbiamente rispetto ad altri approcci alimentari e rispetto alle diete da professionisti, sarete molto più liberi. Questo perché la dieta flessibile si basa sul presupposto che stressare eccessivamente l’organismo con privazioni di cibi sia controproducente in relazione all’obiettivo che si vuole raggiungere: saremo portati a sgarrare e riprenderemo tutto quello che abbiamo perso in precedenza.

5/8 – Gli sgarri

Non esiste un vero e proprio concetto di sgarro in una dieta flessibile, si parla piuttosto di alternanza di cibi e di non privarsi di alcuni alimenti comunemente definiti non sani, come un gelato per esempio. Non avrete il classico giorno di sgarro, o pasto sgarro, come in molte altre diete, piuttosto potrete inserire nel vostro piano alimentari, anche tutti i giorni, ciò che più vi piace, ovviamente con una corretta pianificazione.

6/8 – L’equilibrio tra nutrienti

È evidente che la dieta flessibile richieda comunque una perfetta pianificazione per evitare che si trasformi in un ottimo motivo per ingrassare. Inserire i vostri cibi preferiti nel nostro piano alimentare,infatti, non basta: dovrete anche non sforare mai con le calorie giornaliere. È proprio questo il nodo centrale: chi promuove questo tipo di dieta, ritiene che se non si sfora l’introito calorico, quasi ogni alimento sia accettabile.

7/8 – Il piano settimanale

Nel concreto, dovrete farvi un vero e proprio schema per controllare l’introito calorico, relazionandolo al vostro stile di vita e a quante calorie bruciate nell’arco della giornata. La cosa migliore è programmare di settimana in settimana, sarà più facile e non vi farà impazzire. A questo punto fissate gli alimenti che più di altri volete tenere fissi e poi inseritene altri che invece alternerete, sempre con un occhio all’introito calorico.

8/8 Consigli

  • Si consiglia una visita da un dietologo prima di prendere iniziative personali
  • Utilizzate una delle famose app per contare le calorie, farete molto prima

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