Nell’acne l’adozione di una dieta appropriata e di uno stile di vita salutare (riduzione dello stress e pratica regolare di sport all’aperto), può contribuire ad attenuare la formazione dei brufoli.

La dieta del soggetto acneico deve essere ricca di frutta, verdura e alimenti integrali (fibra alimentare). Gli zuccheri semplici (merendine) ed il cioccolato dovrebbero essere aboliti. L'olio di pesce e l’olio di semi di lino possono essere di aiuto per ridurre l’infiammazione. Anche i semi di zucca, ricchi di Zinco, possono aiutare.

L'acne è causata dal cibo?

«Non proprio: ci sono piuttosto cibi che possono agire in misura più o meno significativa sullo stato infiammatorio della pelle. Dire, per esempio, che la cioccolata fa venire l’acne non è giusto. Affermare però che il paziente affetto da acne dovrebbe evitare il cioccolato, perché questo peggiora lo stato infiammatorio della pelle, è corretto - spiega il prof. Antonino Di Pietro -

Tra i cibi da evitare, fatta questa precisazione, cito i cibi grassi, quelli troppo conditi, le spezie piccanti e gli alcolici. Anche i dolci molto ricchi di grassi, quali panna, burro e, appunto, cioccolato, possono determinare un peggioramento dello stato infiammatorio della pelle».

Quali cibi mangiare per migliorare l'acne?
«I cibi più facilmente digeribili, come frutta e verdura fresche. Le carni bianche, cioè quelle di pollo, tacchino, coniglio, vitello, maiale, o il pesce sono più leggere delle carni rosse e, quindi, non interferiscono con lo stato di arrossamento e di infiammazione della pelle. Inoltre frutta e verdura fresche sono ricche di vitamine e di sali minerali che riequilibrano la salute di tutte le cellule, comprese quelle che compongono la pelle stessa» - dice il dermatologo.

Se si mangia meglio si cura l'acne

«Non basta l'alimentazione corretta per curare l'acne, anche se questa è un’ottima base per prevenire i brufoli.
Tuttavia se, nonostante la dieta leggera, l'acne si manifesta ugualmente bisogna intervenire con rimedi farmacologici che il dermatologo prescrive in base alle necessità individuali, all'età e al tipo di pelle interessata dal problema».

Cosa mangiare se la pelle è impura

Brufoli e punti neri sono caratteristici della pelle troppo grassa. Si produce così un eccesso di sebo, sostanza che, con l’acqua, forma il “film idrolipidico”, una sottile pellicola protettiva. Se questa pellicola non funziona a dovere, la pelle tende ad arrossarsi e a infettarsi con facilità.

Come rimediare
La biotina, o vitamina H, regolarizza la produzione di sebo e ristabilisce l’equilibrio degli acidi grassi presenti sulla cute, rendendola meno unta. Gli alimenti più ricchi di biotina sono legumi, carni rosse e uova. Frutta e verdura, ricche di fibre, aiutano a ripulire l’intestino da scorie e tossine, spesso causa degli “sfoghi” cutanei.

Se oltre ai brufoli, la pelle è spenta

Il colorito è grigiastro, la pelle sembra secca ma in superficie ci sono tante impurità. Si è in presenza di pelle asfittica, la quale indica che il tuo metabolismo perde colpi: i processi di assimilazione degli alimenti sono rallentati e la pelle è tra le prime vittime. Spiega Antonino Di Pietro, dermatologo: «Il rallentamento del metabolismo cellulare riduce la produzione di collagene ed elastina, sostanze che costituiscono l’epidermide, lo strato più superficiale della pelle. Che, di conseguenza, si assottiglia, perde elasticità e luminosità e presenta un colorito non omogeneo».

Come rimediare

Bisogna consumare cibi che stimolino il metabolismo cellulare. Il pesce viene in soccorso anche in questo caso: gli acidi grassi omega 3 favoriscono l’idratazione cutanea. La vitamina C favorisce la produzione di collagene. Si trova in tutta la verdura e la frutta, in particolare agrumi e kiwi. La vitamina F irrobustisce le membrane cellulari. Ne sono ricchi gli oli di semi, la frutta secca e i fagioli. La vitamina A stimola il ricambio cellulare. Ottime fonti sono i cavoli e gli ortaggi colorati, come carote e melanzane.

Brufoli: cosa mangiare e cosa no

Consigli dietetici per tenere lontane le impurità e non peggiorare l'acne. Il dermatologo ci suggerisce la dieta adatta

Il legame tra alimentazione e acne è ancora da confermare. Gli eccessi alimentari possono peggiorare la situazione, ma non è ancora stato trovato un alimento che, da solo e preso in normali quantità, determini la comparsa dell’acne.

Sotto accusa era soprattutto il cioccolato: meglio lasciarlo perdere se non si voleva peggiorare l’acne. Ma oggi i medici sembrano pensarla in altro modo: «Una ricerca svolta negli Usa – spiega il professor Antonino Di Pietro, dermatologo e presidente dell’ISPLAD, Società Internazionale di Dermatologia Plastica – ha analizzato due gruppi di ragazze colpiti dall’acne, il primo dei quali era stato messo a dieta ferrea, mentre il secondo era stato libero di mangiare ciò che voleva. Ebbene, alla fine dello studio, non è stata riscontrata alcuna differenza nel decorso della patologia cutanea. Segno, insomma che l’alimentazione non è strettamente correlata con l’acne e che quindi è inutile imporsi sacrifici di gola a favore della pelle»

Anzi, rinunciare sistematicamente al cioccolato o alle patatine fritte può trasformarsi in una fonte di stress e quindi paradossalmente, può contribuire a peggiorare l’acne, anziché migliorarla.

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