Secondo un importante studio dell’Università del Michigan, il formaggio (e tutti i latticini in generale) possono creare una pericolosa dipendenza, esattamente come quella di droghe pesanti come l’oppio e l’eroina. E’ stato calcolato che ogni cittadino americano consuma mediamente 8 Kg di formaggio all’anno. Il problema sta nel fatto che questi numeri continuano a crescere. Gli extra di salsa al formaggio sulla pizza, tonnellate di Cheddar negli hamburger non sono solo peccati di gola, ma c’è dell’altro.

Confrontando gli effetti che gli alimenti non trasformati come riso o frutti di mare, rispetto ai derivati del latte, hanno sul comportamento delle persone che li consumano, i ricercatori sono arrivati alla conclusione che a fare la differenza sia il processo di lavorazione. Sembra anche ci sia una correlazione tra il formaggio e le esorbitanti quantità di grasso con cui questo viene mescolato durante la produzione, che oltre ad avere effetti deleteri per la salute, pare creare comportamenti di dipendenza.

La caseina è una proteina, la cui percentuale nel latte vaccino arriva fino all’80%, per calare al 35% nel latte materno. Oltre ad essere stata messa in relazione con l’insorgenza di patologie cancerose, si pensa, che la caseina possa in qualche modo interagire con dei “sensori” che si trovano nel nostro sistema nervoso, determinando il rilascio di dopamina ogni qual volta si addenta un pezzo di grana o di pizza con doppia mozzarella. La dopamina, anche chiamata “ormone del benessere” è la stessa sostanza che viene rilasciata in quantità extra, in seguito all’assunzione di droghe.

Non si tratta di ingordigia o mancanza di volontà dunque, ma i formaggi possono essere tranquillamente aggiunti alla lista di alimenti che creano dipendenza, esattamente come caffè e cioccolato, e la causa è da ricercare nella loro composizione biologica. Tuttavia c’è sempre un discriminante da prendere in considerazione che appartiene al mondo delle emozioni ovvero, oltre alla dipendenza “chimica” propria dell’alimento esiste una dipendenza “emozionale” legata al bisogno di soddisfare un desiderio. Le persone sovrappeso e obese sono più inclini a questo tipo di compensazioni emotive legate al cibo.

In condizioni normali di nutrizione fisiologica, sono sconsigliate tutti i tipi di rinunce. Di certo non ci sono delle risposte assolute che aiutino a mettere divieti o paletti alle scelte alimentari. Inoltre, l’impatto che ciascun tipo di alimento ha sul nostro organismo varia da persona a persona, così come individuale è il nostro stile di vita, sedentario o sportivo, altrettanto personalizzata sarà la nostra dieta. La regola madre da seguire è quella di consumare “di tutto un po’” controllando frequenza e quantità.

Dipendenza dal formaggio e dai latticini

Il formaggio come l’oppio, da cosa “dipende”?

Il formaggio, e tutti i derivati del latte, possono essere tranquillamente aggiunti alla lista di alimenti che creano dipendenza, così come cioccolato, caffè e zucchero. A svelarlo sono stati i ricercatori dell’Università del Michigan, studiando numerosi campioni della popolazione americana. Il formaggio, contiene infatti, le caseine, proteine che opportunamente lavorate, agiscono sul nostro cervello scatenando gli effetti di note droghe come oppio ed eroina. Così che l’istinto di aprire il frigo alla ricerca dell’avanzo di un pezzo di pizza, o l’irrefrenabile desiderio di latte e cereali appena svegli, non sono semplici “peccati di gola”, ma vere e proprie “crisi di astinenza”. Tuttavia, raccomandare o condannare il consumo di formaggi è abbastanza azzardato sia nell’uno che nell’altro caso, tutti i tipi di estremizzazioni infatti non si adeguano all’idea di dieta variegata ed alimentazione sana ed equilibrata. Consigliabile è pertanto, se non si hanno particolari esigenze legate alla salute, tenere sotto controllo frequenza, e quantità di grasso contenuto in qualsiasi tipo di cibo.

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