No ai picchi glicemici
“Quando invece l’incremento della glicemia, tramite un consumo moderato e non eccessivo di carboidrati, è graduale, viene liberata una quantità di insulina tale da determinare un ritorno lento e graduale a livelli di glicemia normali – continua la chimica, esperta di nutrizione Aboca.
A questo punto, la glicemia, non subendo rapide ‘discese’ non invia segnali di appetito all’organismo.
E l’insulina, restando bassa, segnala la necessità di attingere alle riserve di grasso (anziché determinare l’accumulo): si ha così il distoccaggio (scioglimento ndr) dei grassi dal tessuto adiposo”.