Del gatto amiamo la natura selvaggia, non però al punto da farci distruggere il divano a unghiate. È possibile insegnargli le buone maniere? «Sì, a patto che si rispetti la sua natura felina. All'origine di molti problemi c'è un gap di comunicazione fra uomo e animale» dice Maria Concetta Calabria, educatrice comportamentalista in ambito zooantropologico, che ti dà le dritte per risolvere i problemi più comuni.

Mangerebbe sempre? Spesso gli insistenti miagolii davanti al frigorifero sono solo un modo per attirare la tua attenzione e la continua richiesta di cibo uno stratagemma per evadere dalla noia. Perché allora non distrarlo facendolo giocare? Ricordati anche che un "No" secco deve accompagnare ogni sortita sul tavolo e sul piano della cucina. Concedigli però uno spazio vicino a te, magari sul vicino calorifero, e dagli da mangiare quando ti metti a tavola.

Quando gioca ti fa male? Smetti immediatamente di stuzzicarlo non appena estrae gli artigli, imparerà a non farlo. Non chiedere troppo però, se il gioco continua a lungo è inevitabile che nell'eccitazione gli scappi qualche graffio. Se però gli venisse in mente di distruggere il divano, allontanalo con decisione e avvicinalo al tiragraffi, premiandolo quando lo usa. A un gatto che vive in appartamento è anche indispensabile regolare periodicamente le unghie.

È già un grillo all'alba? Ignoralo con determinazione, l'importante è non disorientarlo derogando alla regola. È vero che lo spuntar del giorno è per lui il momento della caccia, ma un gatto che vive in appartamento può assumere i nostri ritmi. Se però ha scambiato la sua cuccia con il tuo letto e tu non ami questa intimità, metti il suo giaciglio nella tua camera e scaccialo con delicata decisione, premiandolo con gustosi croccantini quando sta al posto giusto.

Non usa la lettiera e spruzza dappertutto? Assicurati che la sua vaschetta sia sempre ben pulita e della misura giusta, se è troppo piccola puoi metterlo in difficoltà. Quando ti sporca la casa non picchiarlo, è il suo modo di esprimere un disagio: quando si sente minacciato segna il territorio. Cerca di capire l'origine del problema e pulisci a fondo senza lasciare tracce di odore. Non con l'ammoniaca però che è un componente dell'urina e per il gatto sa di pipì.

Sradica le piante? La sua natura predatoria lo porta a frugare nei vasi e sotto le radici. Distrailo con giochi che soddisfino il cacciatore che è in lui. Una retina metallica fissata ai vasi faciliterà la perdita di questa brutta abitudine. Se, invece, si arrampica sulle tende, dagli un'alternativa: in vendita ci sono ottimi trespoli per fare palestra.

A scuola di educazione felina

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