Due esperte ci spiegano come affrontare la difficile fase di passaggio tra la fine di un amore e la sua trasformazione
![A SCUOLA D'AMORE AL CINEMA SUITE FRANCESE Durante i primi mesi dell’occupazione tedesca dell](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2015/04/4201409-modulo-foto-a-scuola-d-amore-al-cinema-700x545.jpg)
A SCUOLA D’AMORE AL CINEMA
SUITE FRANCESE Durante i primi mesi dell’occupazione tedesca della Francia, Lucile Angellier attende, in compagnia della suocera, notizie del marito in guerra. Nel frattempo, in casa viene ospitato l’ufficiale tedesco Bruno Von Falk e i due giovani vengono travolti dalla passione.
Ti aiuta a capire che «In tutti noi c’è una parte irrazionale che va ascoltata e accettata» spiega Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro medico Santagostino di Milano, che ha creato il Cineforum emotivo. «A volte facciamo finta di dimenticarcene per non prendere decisioni difficili».
LA SCELTA È una storia tranquilla e felice quella tra Laura e Giorgio. Ma il destino mette alla prova il loro amore, seminando il dubbio sulla paternità del figlio in arrivo. Con grande dolore, la coppia dovrà affrontare traumi e paure.
Ti aiuta a capire che «Anche la relazione a prima vista perfetta può andare in crisi a causa di un imprevisto» dice Michele Cucchi. «E solo con fatica e pazienza una coppia può ricostruirsi e rimanere unita».
NESSUNO SI SALVA DA SOLO Gaetano e Delia sono una coppia separata che si incontra per decidere come organizzarsi in vista delle vacanze dei figli. Rabbia e risentimento si trasformano a poco a poco in un viaggio nella memoria della loro storia d’amore, dall’entusiasmo dell’inizio fino alle frustrazioni che li hanno allontanati.
Ti aiuta a capire che «Per sopravwvivere alla routine non dobbiamo mai perdere la capacità di condividere le nostre emozioni con il partner» spiega Cucchi.
![Al dolore si può mettere un limite](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2015/04/4201363-Al-dolore-si-puo-mettere-un-limite-700x545.jpg)
Vito Mancuso, teologo, autore di Io amo. Piccola filosofia dell’amore (Garzanti)
«Quando amiamo siamo in balia delle emozioni: euforia ma anche sofferenza, turbamento, inquietudine. D’altronde i grandi saggi del passato ci avevano messo in guardia: per difenderci dal dolore dobbiamo tenerci lontano dalle passioni. Ma lo vogliamo veramente? Quando una persona ci attrae lo fa in modo irresistibile e con una forza che l’espressione inglese fall in love (cadere nell’amore) rende benissimo. Amare è necessariamente doloroso, ma questo sentimento può farci meno male se lo vediamo da un altro punto di vista: è una manifestazione di quella forza cosmica che crea la vita. Attente però: passione e dolore devono sempre essere in armonia. Come la fatica del lavoro: è dura, ma intravedo i risultati. Se il rapporto in una coppia è solo sofferenza, allora si tratta di una relazione sbagliata».
![Chi lascia libero l’altro non soffre](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2015/04/4201367-Chi-lascia-libero-l-altro-non-soffre-700x545.jpg)
Maria Giovanna Farina, filosofa, autrice del romanzo dimmi che mi ami (Silele)
«L’amore va vissuto come una forza benefica e dirompente che sa darci gioia. Non siamo condannati a soffrire, anzi, nell’innamoramento dobbiamo riuscire a trovare felicità e cura, perché la passione ha una grande forza terapeutica. Questo però è possibile quando non siamo schiavi dei nostri sentimenti, quando non costringiamo qualcuno ad amarci né dipendiamo da lui. Un amore prigioniero è un amore che ci farà soffrire inutilmente. Immaginiamoci come l’Eros mitologico che Platone descrive nel Simposio: un dio alato capace di sopportare ogni asperità per raggiungere l’oggetto d’amore, ma un dio che resta sempre libero. E lascia libero l’altro».
![Dalle passioni si esce più forti](https://www.donnamoderna.com/content/uploads/2015/04/4201365-Dalle-passioni-si-esce-piu-forti-700x545.jpg)
Umberto curi, professore emerito di Storia della filosofia all’università di Padova, autore di Passione (Raffaello Cortina)
«Oggi siamo spaventati dalla sofferenza, pensiamo che ogni dolore ci indebolisca e ci renda incapaci di affrontare la vita. Ma in amore è vero il contrario. Il termine greco pathos (passione) identifica una sofferenza vivificante, non certo qualcosa che toglie forza ed energia. È quel tratto che caratterizza e accompagna ogni storia d’amore importante e che si fa sentire in modo più potente nei momenti più difficili o quando ci si separa dall’altro. Però chi ha il coraggio di vivere il pathos fino in fondo diventa una persona più forte. E capace di accettare la sfida di un nuovo incontro e di una nuova passione».