L'Aquila, un anno dopo. Siamo allo Smile, reparto psichiatrico ospedaliero che aiuta gli adolescenti in difficoltà. Distrutto dal terremoto, è tornato a vivere grazie a un bel lavoro di squadra. Che ci ha visti protagonisti insieme a Mercatone Uno

Da quando Smile ha riattivato una struttura stabile e funzionale il numero delle persone che lo frequentano è triplicato.

2.400 i giovani che sono stati aiutati da Smile dal 6 aprile 2009.

Nella foto, il dottor Rocco Pollice (al centro) attorniato dai suoi collaboratori e dagli amici che frequentano il "repartino".
Auguri ragazzi!

Cinque spazi ad hoc

Smile si trova in una struttura prefabbricata di 70 mq, di legno e antisismica, regalata dalla Fondazione Specchio dei Tempi di Torino.

All'interno, secondo il progetto realizzato dalla nostra Michela Savio, una sala d'aspetto open, due stanze adibite ad ambulatori per le psicoterapie, un corridoietto, il bagno e la camera con due letti per l'accoglienza d'emergenza.

Maggio 2009: il dott. Rocco Pollice, neuropsichiatra, scrive al nostro direttore chiedendo aiuto per ri-arredare lo Smile, l'ambulatorio psichiatrico ospedaliero universitario per gli adolescenti in cui lavora, distrutto dal terremoto.

Ci attiviamo subito: Mercatone Uno risponde all'appello per dare il suo contributo concreto agli abitanti di questa città ferita, completando l'arredo della "casetta" donata per il nuovo Smile. Ridare vita a uno spazio di terapia per i giovani in difficoltà significa guardare al futuro in un'ottica di speranza. Quella che l'équipe di Smile mai, neppure per un istante, ha perso. Così come mai ha smesso di lavorare.

Biscotti, dolcetti, piattini,tazzine, teiera: in un angolo della libreria nel corridoio c'è tutto quello che occorre per un momento di relax.

Rosso per lo spazio dedicato alle terapie cognitivo-comportamentali di gruppo.

«Durante la terapia, i ragazzi si siedono sul divano, in un ambiente rilassante, ma vivo» spiega il dott. Pollice. «Come il rosso scelto per la pittura delle pareti: il colore della passione e delle emozioni».

Blu per le due postazioni contigue dedicate ai colloqui e alle psicoterapie face to face. «È una tonalità che suggerisce il mare, l'orizzonte infinito, la speranza» aggiunge Rocco «perché nulla rimane immobile, ma tutto si evolve. Anche il buio e il dolore».

Glicine, il colore che invita al riposo, nella camera con due letti per accogliere ragazzi con disturbi gravi agli esordi, che richiedono un ricovero d'emergenza.

«Per questi giovani» spiega il Rocco Pollice «è decisamente più terapeutico passare qualche notte, anziché in un reparto d'ospedale, in un ambiente protetto che ricordi la loro camera».

Tende alla finestra, lenzuola vivaci sui letti e tanto colore per mobili e pareti: perché l'allegria torni ad abitare il cuore.

«Dal 6 aprile abbiamo continuato a fare terapie nelle tende e a domicilio» dice il dott. Pollice. «Ma dal 29 gennaio Smile ha riaperto ufficialmente i battenti diventando subito un nuovo punto di riferimento. Non soltanto per i giovani».

A lavori fatti, la troupe di CasaFacile è andata all'Aquila. Abbiamo incontrato Rocco, la sua équipe, i ragazzi. Ci siamo commossi nel vedere come la vita e l'amore alla fine vincano su tutto. E davvero non abbiamo altre parole per dirlo: un grande Smile :-)!

Un sorriso per l’Aquila con CasaFacile

L'Aquila, un anno dopo. Siamo allo Smile, reparto psichiatrico ospedaliero che aiuta gli adolescenti in difficoltà. Distrutto dal terremoto, è tornato a vivere grazie a un bel lavoro di squadra. Che ci ha visti protagonisti insieme a Mercatone Uno

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