Badacare

Trovare l’angelo custode per i propri cari: in 10 mosse, con l’aiuto di Badacare

  • 13 06 2022
Partendo dai bisogni della persona fragile si passa, poi, alle mansioni da svolgere. A tutto il resto pensa Badacare

Si crede che il problema principale delle famiglie italiane sia organizzare la cura dei bambini. Ma con una popolazione sempre più anziana, c’è anche un’altra priorità altrettanto importante: l’assistenza a genitori o parenti anziani.

Non sempre è possibile occuparsene di persona. Per questo si delega il compito a un/una badante. Ma come si fa a trovare, tra tanti, la persona giusta e di cui fidarsi?

È qui che entra in gioco Badacare, una startup nata nel 2019, che mette in contatto “angeli custodi” e famiglie che hanno bisogno di supporto in questa delicata missione: scegliere il/la badante a cui affidare i propri cari… in 10 mosse.

Analizzare i bisogni della persona fragile

Il primo passo da fare quando si vuole assumere un badante è avere chiaro in mente quali sono i bisogni di assistenza che deve soddisfare.

L’anziano ha un’autonomia fisica limitata? Soffre di una disabilità psicologica? Per rispondere a queste e altre domande, occorre farsi aiutare dal medico di famiglia, che potrà definire le cure fondamentali da somministrare all’assistito.

Chiarire le mansioni del/della badante

L’assistente familiare deve poter garantire alcune mansioni di base. Tra queste, deve occuparsi dell’igiene personale dell’assistito, preparare i pasti, assicurarsi che prenda i farmaci. E poi, deve fare la spesa, pulire gli ambienti in cui l’anziano vive.

Oltre a questi compiti di routine, il/la badante dovrà fornire compagnia all’assistito. È forse la cura più importante, per evitare, tra gli altri problemi, il rapido declino delle capacità cognitive dell’anziano, e passa dal dialogo e dalla relazione che si instaura tra “paziente” e assistente, un aspetto che troppo spesso viene trascurata.

Non ultimo, l’assistente deve impegnarsi a portare l’assistito fuori casa almeno una volta al giorno, per quanto possibile, anche solo per una breve passeggiata all’aria aperta.

Per evitare incomprensioni e brutte sorprese, è fondamentale richiedere la disponibilità a queste mansioni in fase di colloquio.

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Mettere in evidenza le patologie dell’assistito

Se la persona fragile è soffre di una patologia neurodegenerativa, come ad esempio l’Alzheimer, il badante deve essere consapevole del lavoro e dell’assistenza che dovrà fornire.

Anche in questo caso Badacare è in grado di fornire il supporto specializzato necessario, selezionando in partenza i profili delle sole persone dotate delle skills giuste per occuparsi di persone affette da patologie specifiche.

Calcolare il proprio budget

Affiancare un badante ai propri cari è una scelta che deve tenere conto anche del costo che questa decisione comporta.

Per la retribuzione dell’assistente familiare, nel pieno rispetto del CCNL del lavoro domestico, molto spesso si fa affidamento sulla pensione dell’assistito o sulla sua indennità di accompagnamento se non è autosufficiente.

Ma quando manca un reddito integrativo occorre fare affidamento sui risparmi della famiglia.

Per questo il budget legato alla scelta di una badante deve essere calcolato con attenzione, assicurando all’assistente il giusto compenso, per assicurarsi una relazione di fiducia, ma soprattutto duratura.

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Chiedere quali sono le esigenze del/della badante

Assumere un/una badante significa accogliere nella propria casa una persona che ha delle specifiche esigenze.

Quindi, non deve sembrare strano se, in fase di colloquio, saranno avanzate delle richieste: come avere una stanza propria, per esempio, o almeno due ore di riposo al giorno, o uno e mezzo (continuato) alla settimana. Di solito queste 36 ore coincidono con il weekend, mettendo in condizione la famiglia di essere disponibile in mancanza di assistenza.

Cercare un/una badante in zona

Trovare un/una badante in una cittadina di provincia può essere più difficile che in un grande centro urbano. Infatti, Badacare dispone di decine di migliaia di profili di assistenti familiari iscritti al proprio network, localizzati su tutto il territorio nazionale.

Valutare le competenze relazionali

Da non sottovalutare sono le competenze relazionali dei candidati. Se la persona non mostra empatia, è meglio passare oltre. Per valutare queste competenze, è importante organizzare al meglio il primo colloquio conoscitivo tra famiglia e assistente.

Durante lo stesso, fare domande specifiche come “Per quale ragione svolgi il ruolo di badante?”. Infatti, dalle risposte a domande come questa sarà possibile comprendere se il profilo selezionato abbia l’intenzione di svolgere il lavoro di assistenza come una missione di vita per aiutare il prossimo a vivere meglio.

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Preparare il contratto o la lettera di assunzione

Fatta la scelta, sarà il momento di redigere il contratto o la lettera di assunzione.

Vanno evidenziate la descrizione del lavoro, gli atteggiamenti non ammessi, le ore lavorative, la modalità del versamento e l’importo della retribuzione, oltre alle informazioni sulla risoluzione del contratto (che deve essere datato e firmato dal lavoratore e dal datore di lavoro).

Insomma, un vero e proprio contratto che deve essere valido ai sensi di legge.

Il servizio Badapay fornito da Badacare, permette alla famiglia di facilitare le famiglie nella regolarizzazione del rapporto di lavoro. Penseranno a tutto i consulenti del lavoro che collaborano con Badacare, preparando tutti i documenti utili all’assunzione regolare dell’assistente familiare (contratto, busta paga, buste paga mensili, comunicazione trimestrale dei contributi, calcolo tfr, certificazione annuale).

Visitare l’anziano e la badante

Trovata e assunta la persona, è importante monitorare costantemente la relazione fra badante e anziano. Se è vero che il caregiver professionista ha il compito di far funzionare tutto al meglio, ciò non significa che sia lui il responsabile di tutto.

Molte famiglie scaricano il peso della relazione e dell’organizzazione della vita dell’assistito sul/sulla badante, generando casi di burnout che possono diventare vere e proprie emergenze per le famiglie. Tutto questo è da evitare, soprattutto per il bene dell’assistito.

Affidarsi a Badacare

Se pensi di non avere il tempo per svolgere tutti questi passaggi, dai colloqui alle valutazioni, fino all’assunzione della persona giusta, la soluzione arriva da Badacare, che potendo contare su un network nazionale di oltre 7.000 badanti, tutti un background verificato, può sostituirsi alla famiglia nella fase di selezione preliminare.

L’ultima parola spetta sempre alla famiglia, ma certo è che con la sua esperienza, efficienza e capillarità geografica, Badacare è in grado di trovare la persona giusta in base alle esigenze specifiche di ogni famiglia.

Perché scegliere con testa e cuore è importante. Ma avere i giusti alleati rende la scelta più facile.

I contenuti di questo post sono sponsorizzati da Badacare
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