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Tumori, un esame li prevede un anno prima che inizino a formarsi

Attraverso uno speciale esame del sangue, è possibile rilevare cellule staminali con biomarcatori per i tumori. Anticipando la diagnosi e gli eventuali trattamenti

Sul fronte della diagnosi precoce dei tumori si accendono nuove speranze. Negli ospedali del Regno Unito è stato introdotto un nuovo esame del sangue che promette di prevedere i tumori più di un anno prima che inizino a formarsi. Lo afferma il “New York Post”, citando le dichiarazioni di Ashish Tripathi, fondatore e CEO di Tzar Labs nonché presidente di Epigeneres Biotech, l’azienda indiana in cui il test è stato sviluppato per la prima volta nel 2021. Un rapporto aggiornato sui risultati raggiunti dalla società è stato pubblicato questo mese sulla rivista “Stem Cells”.

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Esame del sangue per predire i tumori

“Possiamo rilevare il cancro prima di altre tecnologie conosciute prima che il tumore si sia formato fisicamente”. Lo ha dichiarato Tripathi durante un’intervista con lo scrittore e medico indiano Deepak Chopra. “Non solo possiamo effettivamente rilevarlo in questa fase, – ha proseguito Tripathi – ma possiamo predire quale cancro e dove si sta formando, direttamente da un esame del sangue.”

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Una ricerca su 1.000 partecipanti

In uno studio su 1.000 partecipanti – 500 non affetti da cancro e 500 malati di cancro – i ricercatori sono stati in grado di anticipare con precisione la formazione di tumori in almeno 25 tipi di cancro, comprese tutte le varietà più diffuse e mortali, come seno, pancreas, polmonare e colorettale. Anche alcuni partecipanti all’interno del presunto gruppo “non canceroso” hanno dimostrato di avere una predisposizione per una futura diagnosi di cancro.

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La sperimentazione nel Regno Unito

Gli ospedali nel Regno Unito hanno già iniziato a implementare la nuova tecnica per un’ulteriore conferma dei dati, mentre i ricercatori sperano di portarla presto negli Stati Uniti.

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Cellule staminali con biomarcatore

Nonostante i numerosi metodi di screening del cancro basati sul sangue recentemente in fase di sviluppo, l’approccio del team di Tripathi si concentra sulle cellule staminali con un biomarcatore per il cancro. Ciò consente di determinare se il cancro è all’orizzonte ben prima che quelle cellule abbiano progredito fino a formare un tumore.

Rilevazione dei tumori allo stadio 1 o 2

Ci vogliono un miliardo di cellule tumorali per formare un tumore che misura solo un centimetro cubo, una massa molto piccola da rilevare anche per gli scanner CT. Ma all’interno del corpo, quel tumore iniziale sta perdendo cellule cancerose man mano che cresce, che entrano nel flusso sanguigno e iniziano a seminare per nuovi tumori, o a metastatizzare, in vari altri organi.

La maggior parte degli esami del sangue precedentemente sviluppati per la diagnosi del cancro sono stati effettuati per trovare cellule tumorali a tutti gli effetti che viaggiano attraverso il sangue. Questo metodo è soggetto a falsi negativi, secondo Tripathi, perché non tutti i campioni di sangue risulteranno quelle particolari cellule. E agli stadi 3 o 4, quando le cellule tumorali hanno proliferato in tutto il flusso sanguigno, abbastanza da essere rilevate con mezzi convenzionali, spesso è già troppo tardi per il trattamento.

Il nuovo test “prognostico” non solo rileva il cancro allo stadio 1 o 2, ma sa anche se le cellule staminali di un paziente sono destinate a diventare cancerose ben prima del primo stadio, fino a 18 mesi prima. Questo dà ai medici un enorme vantaggio in termini di trattamenti mirati per prevenire la formazione di tumori.

Il medico britannico: “Possibile svolta”

Il dottor Sherif Raouf, specialista del cancro gastrointestinale che condurrà una sperimentazione presso il St. Bartholomew’s Hospital di Londra, ha dichiarato: “Prendere il cancro nella fase iniziale è il Santo Graal della medicina del cancro”. “Normalmente questo non è un processo facile. – ha continuato il medico citato dal ‘New York Post’ – Molti pazienti sono attualmente sottoposti a scansioni, biopsie e appuntamenti in clinica. Sottoporsi a un esame del sangue per rilevare la presenza del cancro nella fase iniziale, o anche prima che si sviluppi, potrebbe salvare molte vite. Questo potrebbe essere un punto di svolta”.

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