Tornano le uova di Pasqua AIL

Tornano le uova di Pasqua Ail: nelle piazze italiane troveremoi volontari AIL con le uova di Pasqua il cui ricavato va alla ricerca contro leucemie, linfomi e mieloma

Uova di Pasqua AIL 2019

I volontari dell’Ail, l'Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma, tornano in 4.800 piazze con l’iniziativa uova di Pasqua Ail, in programma nei giorni 5, 6, e 7 aprile. L'appuntamento, giunto alla 26.esima edizione, permetterà di ricevere, con una donazione minima di 12 euro, un uovo di cioccolato caratterizzato dal logo dell’associazione.

Le altre uova di Pasqua 2019

"La manifestazione ha permesso negli anni di raccogliere fondi destinati al sostegno di importanti progetti di ricerca e assistenza e ha contribuito a far conoscere i progressi della ricerca scientifica nel campo dei tumori del sangue", sottolinea l'Ail. Il 2019 è un anno davvero importante per l’Ail che celebra le sue 50 candeline.

"Sono 50 anni di impegno al fianco dei malati, contro i tumori del sangue, con l’obiettivo di sostenere la ricerca, l’assistenza e sensibilizzare l’opinione pubblica. Oggi l'Ail – sottolinea l'associazione – è una realtà forte e radicata, presente più che mai nel cuore della gente e sul territorio nazionale con le sue 81 sezioni provinciali. Una grande storia costruita giorno dopo giorno, che è stata protagonista e testimone dello sviluppo dell’ematologia italiana".

I fondi raccolti grazie alla distribuzione delle uova di Pasqua Ail saranno impiegati per sostenere la ricerca scientifica; collaborare al servizio di assistenza domiciliare per adulti e bambini. L’Ail finanzia oggi, su tutto il territorio, 42 servizi di cure domiciliari. Il servizio consente ai malati di essere seguiti da équipe multispecialistiche nella propria abitazione, riducendo così i tempi di degenza ospedaliera e assicurando nel contempo la continuità terapeutica dopo la dimissione.

Serviranno anche a sostenere le case alloggio Ail, strutture situate nei pressi dei Centri ematologici che accolgono i malati e i loro familiari costretti a spostarsi dal luogo di residenza per le cure; supportare il funzionamento dei Centri di ematologia e di trapianto di cellule staminali e sostenere i laboratori per la diagnosi e la ricerca; promuovere la formazione e l’aggiornamento professionale di medici, biologi, infermieri e tecnici di laboratorio.

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