Mens sana in corpore sano, dicevano i latini. Una verità universalmente riconosciuta che resiste al passare del tempo. Ma quali sono, oggi, i fattori che maggiormente concorrono a favorire il benessere mentale e fisico delle persone?
Uno stile di vita sano e delle sane abitudini di vita aiutano a mantenersi in forma e in buona salute fisica. Una certa soddisfazione in ambito affettivo e personale, insieme alla realizzazione professionale danno all’esistenza umana quella solidità necessaria per affrontare con vigore le sfide della vita.
Ma spostando l’attenzione agli aspetti più quotidiani, nella pratica sono le piccole gioie di tutti i giorni, come i momenti condivisi con gli amici e la famiglia, le buone relazioni con le altre persone a favorire il benessere psicologico individuale, il buon umore e il buon vivere.
Una recente ricerca* di American Pistachio Growers ha indagato la correlazione tra benessere, socialità e… la scelta di snack sani e gustosi. I risultati sono interessanti e rivelano lo stretto legame tra i fattori presi in considerazione.
Lo studio, condotto dall’associazione no profit che unisce i coltivatori di pistacchi americani (American Pistachio Growers) in collaborazione con mUp Research, ha puntato l’attenzione sul concetto di convivialità come leva di benessere psicologico. Al centro del contesto, emerge con forza la potenza del cibo come elemento aggregativo tra le persone.
Il cibo infatti svolge un ruolo importante nel riunire le persone e creare legami sociali, oltre al suo ruolo di nutrimento. Questa funzione aggregativa si manifesta in vari contesti, come i pasti in famiglia, i pranzi di lavoro, le feste e le cerimonie, dove il cibo è spesso un punto di ritrovo e di condivisione, rafforzando i legami tra le persone.

Dai dati raccolti, si scopre che durante gli incontri, che siano cene in famiglia, aperitivi con gli amici o conoscenti, fino ai momenti più informali come merende o feste di compleanno organizzate da persone “semi-sconosciute”, il 43% degli intervistati non riesce a trovare punti di connessione con gli altri, mentre il 41% si sente come un «pesce fuor d’acqua» se non conosce nessuno.
Tuttavia, è opinione generale condivisa che le occasioni di convivialità a tavola rappresentino una forma di socialità fondamentale, capace di promuovere effetti positivi come il buon umore e il benessere psicologico. Ecco perché, oltre l’80% degli intervistati ha dichiarato di partecipare a momenti conviviali almeno una volta al mese, in particolare nel Centro-Sud Italia, dove tali occasioni risultano ancora più frequenti.

Un autentico “acceleratore” di convivialità
Dunque, socializzare e trascorrere momenti tra chiacchiere e leggerezza stimola il buon umore. Ma perché questo accada servono le condizioni affinché non si verifichi il temuto effetto boomerang. Ecco che qui entra in gioco un alleato sano, gustoso, sfizioso: il pistacchio, un autentico “acceleratore” di convivialità per non sentirsi esclusi e avviare conversazioni.
Il semplice gesto di aprire il suo guscio e condividerlo stimola il dialogo e arricchisce gli incontri tra amici e familiari, creando un’atmosfera di calore e intimità.
Graditi dal 72% degli intervistati, i pistacchi sono considerati uno snack sano e leggero dal 41% delle persone e apprezzati per la loro facilità di condivisione dal 37% dei rispondenti.
Un pistacchio tira l’altro
Oltre ad essere un concentrato di buonumore e benessere, i pistacchi americani sono un super-food dalle proprietà nutritive sorprendenti.
Sono una proteina completa grazie alla presenza di tutti e 9 gli aminoacidi essenziali. In più, sono un alimento energetico: una porzione giornaliera di 30 grammi ha circa 160 kcal e ben 6 grammi di proteine. Ricchi di vitamine, carboidrati e grassi buoni, sono una fonte preziosa di fibre, che stimola il senso di sazietà, e di minerali.
Questi piccoli tesori verdi sono dunque un piacere per il palato, ma anche una scelta consapevole che combina gusto, salute e versatilità. Il loro sapore è gradito dal 67% dei rispondenti, mentre la loro sfiziosità conquista il 50% e la salubrità attira il 33%. Aspetto, quest’ultimo, determinante in fase di scelta di uno snack da offrire in situazioni sociali: il 32% degli intervistati ritiene infatti che la salubrità dei pistacchi sia «molto» importante, mentre oltre 1 rispondente su 2 lo considera «abbastanza» rilevante.

Una dolce accoglienza, salata
Offrire pistacchi a casa ai propri ospiti è un’abitudine praticata dal 70% degli intervistati. Una scelta che piace soprattutto perché sono uno snack stuzzicante, che contribuisce a creare un’atmosfera conviviale e accogliente. Aprire i gusci dei pistacchi è divertente, favorisce il dialogo e il relax, come conferma la metà della popolazione (50%). Il loro formato e il modo di consumarli, inoltre, stimolano la comunicazione tra le persone come dichiara il 40% degli italiani.
Alleati anche in cucina
Ultimo ma non ultimo, i pistacchi infine sono apprezzati per la loro versatilità in cucina: oltre 7 italiani su 10 dichiarano di impiegarli sia per arricchire i piatti salati (il 72% degli intervistati dichiara di utilizzarli), sia quelli dolci (il 52%).
E poi, cucinare insieme è già di per se un’esperienza conviviale e divertente, ideale per serate tra amici, in famiglia o per una cena romantica (come dichiara 86% degli italiani)… Farlo sgranocchiando pistacchi lo è ancora di più!
*Indagine condotta da mUp Research per conto di American Pistachio Growers ad aprile 2024. Metodologia: n.803 interviste CAWI con un campione stratificato di individui in età compresa fra 18 e 74 anni. Il fieldwork è stato condotto dal 6 al 13 marzo 2025