Per scoprire l'intolleranza al lattosio

Per scoprire l’intolleranza al lattosio

Si effettua il Breath Test all’idrogeno che serve ad evidenziare il deficit enzimatico, cioè la carenza dell’enzima che digerisce il lattosio.  

Ad una persona di cui si sospetta l’intolleranza, viene somministrato lo zucchero del latte, e si esegue il breath test. «In questo modo, nel respiro esalato sarà possibile recuperare una quota di idrogeno superiore rispetto a quella riscontrata prima della somministrazione: quanto più sarà la sua presenza tanto più saremo di fronte a un caso di intollerante a latte, latticini e derivati».

Per scoprire la celiachia o intolleranza al glutine

Per scoprire la celiachia o intolleranza al glutinesi e

La prima diagnosi si effettua tramite il prelievo del sangue in cui si indaga sul dosaggio di alcuni anticorpi specifici.

La diagnosi definitiva avviene tramite la gastroscopia con prelievo con prelievo bioptico di mucosa duodenale e istologia del tessuto bioptico.

Se l’esame viene ripetuto in assenza di glutine, cioè dopo che il paziente è stato privato per un determinato periodo di tempo di alimenti con glutine, e si riscontra un tessuto intestinale integro, cioè non più danneggiato, la diagnosi di celiachia è confermata.

Per scoprire l'intolleranza al fruttosio

Per scoprire l’intolleranza al fruttosio

È una malattia genetica rara e grave: in Europa nasce un bambino intollerante al fruttosio ogni 20.000.

Dipende dal deficit dell’enzima fruttosio-1-fosfato aldolasi, che comporta un accumulo di fruttosio-1-fosfato nel fegato, nel rene e nel piccolo intestino. I neonati che ne sono affetti godono di buona salute fino a quando non assumono alimenti ricchi in fruttosio, di solito al momento dello svezzamento, quando la dieta viene integrata con fruttosio e saccarosio.

I segni clinici comprendono il dolore addominale acuto, il vomito e l’ipoglicemia successivamente all’ingestione di fruttosio o di altri zuccheri metabolizzati attraverso il fruttosio-1-fosfato. L’ingestione protratta di fruttosio nei bambini esita in insufficienza epatica e/o renale e può condurre alla morte. I pazienti sviluppano una forte avversione per i cibi dolci.

La diagnosi si basa sul test enzimatico sulla biopsia epatica, per testare l’attività dell’aldolasi, oppure sul test di tolleranza al fruttosio: il fruttosio viene iniettato per via endovenosa controllata, mentre sono contestualmente monitorati i livelli di glucosio, fruttosio e fosfato.

I test inattendibili

I test che NON diagnosticano le intolleranze

Gli unici test attendibili per diagnosticare le principali intolleranze alimentari sono quelli descritti nelle pagine precedenti.

Tuttavia, ci sono alcuni esami e test interamente privi di riscontri scientifici: «come ad esempio il test citotossico (si fa attraverso il contatto al microscopio delle cellule degli alimenti sospetti con i globuli bianchi del paziente); test del potenziale elettrico (valuta le modifiche della resistenza elettrica della cute a contatto con l’allergene), vega-test (si effettua tramite punture della cute) ecc.» – spiega la professoressa Ventura.

Se, inoltre, si sospetta arbitrariamente di essere intollerante ad un alimento perché si fa fatica a digerirlo «o procura gonfiore alla pancia, non ha senso eliminarlo completamente dalla dieta, sperando di stare meglio o snellirsi – continua l’esperta – né è corretto “autodiagnosticarsi” un’intolleranza senza dati alla mano. È il caso per esempio del famigerato pomodoro accusato ingiustamente di essere un cibo “intollerante”: in realtà può non essere digerito, a causa del suo contenuto di acido citrico che potrebbe irritare ulteriormente una mucosa gastrica già infiammata. Questa è una delle tante ipotesi, naturalmente, che servono a capire come i meccanismi di intolleranza siano diversi da quelli di indigestione».

Le allergie alimentari interessano il sistema immunitario

Altra cosa sono le allergie alimentari

A differenza delle intolleranze, le allergie alimentari sono il risultato di una risposta eccessiva da parte del sistema immunitario verso agenti estranei ingeriti, che sono definiti allergeni.

La reazione allergica è determinata dalla presenza di anticorpi specifici (che si chiamano IgE) che, a causa dellingestione di determinati cibi (potenzialmente tutti), rilasciano istamina. Una volta in circolo nell’organismo, questa sostanza produce una cascata di eventi quali: presenza di liquido nei tessuti, prurito, arrossamento, orticaria (da banale a grave), vasodilatazione, infiammazione delle mucose, arrossamento. Questi sintomi possono avere una gravità tale fino a condurre allo shock anafilattico.

 

 

Come si diagnosticano le allergie alimentari

Come si diagnosticano le allergie alimentari

Attraverso degli esami di laboratorio, che hanno lo scopo di rilevare alcuni tipi di anticorpi verso determinati alimenti.

Un altro metodo di diagnosi sono i test cutanei che si effettuano tramite l’applicazione di gocce di sostanze allergizzanti sull’avambraccio. Tutti questi tipi di test vengono prescritti dal medico curante e somministrati nei laboratori adatti e negli istituti di allergologia.