Affittare casa

Si chiamano host e sono i padroni di casa che guadagnano affittando la stanza che non usano o l’appartamento al mare in cui vanno di rado. Attenzione però: per crearsi una clientela non basta pubblicare l’annuncio sui portali che fanno incontrare domanda e offerta (airbnb.it, homeaway.it, homelidays.it) e poi gestire le prenotazioni. Bisogna rendere unico il soggiorno dei propri clienti.

Qui ti spieghiamo come trasformare la tua voglia di ospitalità in una fonte di guadagno.

Affittare casa ai tempi di Airbnb

Cerchi ospiti per quella stanza che non usi più? Non basta caricare un annuncio in Rete. Servono idee, originalità e attenzione ai dettagli

AFFITTI TEMPORANEI, 3 ESPERIENZE DI SUCCESSO

Marina Magri, 60 anni, ha affittato l’appartamento di Milano dove il figlio viveva da studente.
Con cartine e informazioni convinco i turisti a fermarsi più a lungo
«All’inizio gli ospiti prenotavano solo per una notte perché Milano è vista dagli stranieri come una città di passaggio» dice Marina. «Ora, quando mi contattano, spiego subito cosa c’è di bello da fare e vedere. Ho disegnato a mano una cartina con i percorsi insoliti, le chicche e i consigli pratici che li aiuta a scoprire una città diversa. Poi ho creato una piccola biblioteca dove chiunque può prendere un libro e lasciarne uno in cambio: adesso è piena di guide di Milano in tante lingue».

Maria Grazia Caiafa, 50 anni, sfrutta una stanza della sua casa a Roma dove vive da sola.
Faccio amicizia con i clienti e con me scoprono chiese e monumenti
«All’inizio temevo che l’assenza di privacy sarebbe stata un ostacolo» racconta Maria Grazia. «Poi ho capito che dovevo trasformare la convivenza tra estranei in un punto di forza. Ora, quando vado in centro, mi porto dietro i miei ospiti, faccio loro da guida e li invito a cena come fossero amici o parenti. Gli stranieri impazziscono per la pasta fresca che so fare bene e ricambiano con i loro piatti tipici: così anche per me ogni volta è una bella esperienza».

Graziana Miccoli, 51 anni, affitta tre appartamenti a Taranto, uno è proprio sul mare.
Porto gli stranieri nei quartieri storici della mia città
«Ho sempre amato il settore dell’ospitalità ma io non avevo case o stanze da affittare» ricorda Graziana. «Così ho preso a mia volta degli appartamenti in affitto con contratti che permettessero il subaffitto. Le prenotazioni sono così tante che riesco a coprire le spese della locazione. Che comunque sono basse perché ho scelto i vecchi quartieri, quelli dove i grandi palazzi nobiliari si alternano alle case dei pescatori e offrono un contesto affascinante».

Cura lo stile del tuo appartamento fin nei minimi particolari

L’appartamento deve essere fornito di tutto. «Anche delle piccole cose come le forbici, la penna, il nastro adesivo e quello che ci si aspetta da una vera casa rispetto a una stanza d’albergo» dice Francesca Pilla, autrice di Guadagnare con Airbnb – Manuale per affitti temporanei (Apogeo, 12,90 euro).

«Il wifi è indispensabile, ma puoi risparmiare sulle cose ingombranti e inutili come gli accappatoi o le pentole grandi. Il mio consiglio è dare alla casa uno stile preciso: d’epoca, shabby chic, minimal. Il cliente non deve avere l’impressione di dormire tra un’accozzaglia di mobili e oggetti recuperati qua e là senza un progetto».

Quando posti l’inserzione pesentati in modo sincero

Le fotografie sono tutto: fatti aiutare da un professionista. «E studia bene il titolo del tuo annuncio: deve essere breve, non banale, in un inglese facile e comprensibile a tutti e che si focalizzi sul punto di forza della casa. Un esempio? Non scrivere “nice apartment” (bell’appartamento) ma “bright house on the lake” (casa luminosa sul lago)» suggerisce l’esperta.

«La descrizione deve essere sintetica e sincera: se dici anche solo delle piccole bugie, gli ospiti lo sottolineano nella recensione e tu fai una brutta figura. Per il prezzo, regolati guardando le proposte simili in zona».

Affitto temporaneo: mettici la faccia e coltiva i rapporti

«La forza dell’affitto breve sta nel rapporto umano che si crea tra i turisti e le persone del posto» spiega Francesca Pilla. «Per questo motivo è importante curare di persona le prenotazioni, scambiare mail e telefonate, descrivere la propria città e gestire con cura check in e out».

Se la casa che affitti è distante da dove abiti, puoi affidare i servizi di hosting a un’agenzia specializzata: di recente sono nate quelle ad hoc per affitti brevi (come airhost.it). Tu puoi riservarti il compito di curare l’annuncio, le prenotazioni e i contatti. A Milano, per esempio, il team “Affido l’affitto” offre un servizio di concierge a domicilio: riceve gli ospiti per te, riempie il frigo, supervisiona le pulizie, trova guide turistiche. Si attiva a chiamata e anche online (da 22 euro a intervento, affidolaffitto.com).

Non trascurare le piccole attenzioni per i tuoi inquilini

Quando scelgono la meta, dopo le foto, gli ospiti guardano le recensioni. «I riscontri sono positivi quando i turisti trovano più di quello che si aspettano: basta un’idea che li faccia sentire accolti» conclude l’autrice. «Il cestino coi prodotti tipici o l’album dei colori per i bimbi li faranno tornare».

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