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Climatizzatore: 5 cose da sapere prima di acquistarlo

  • 31 05 2017

Quale modello scegliere? E quanto consuma un condizionatore? Tutte le domande (e le risposte!) da sapere prima dell'acquisto

È finalmente arrivato il caldo e con lui anche l’esigenza di lavorare e dormire al fresco: tempo di climatizzatore! Chi lo possiede da anni dovrebbe aver già fatto la manutenzione prima dell’avviamento, soprattutto se viene utilizzato anche nelle mezze stagioni o in inverno come fonte di calore.
Per le (poche) persone che devono ancora decidere se acquistarlo o meno ecco le cose da sapere riguardo a questo elettrodomestico: chiariamoci le idee prima dell’acquisto! Qui trovi le domande principali che di solito i nuovi acquirenti si pongono all’acquisto di un climatizzatore, con le risposte dell’esperta!

Climatizzatore: come scegliere il modello che fa per me?

È necessario prima di tutto valutare se intendi acquistare un prodotto portatile oppure fisso. Entrambi hanno la necessità di uno sfogo verso l’esterno. Nel primo caso è sufficiente inserire il tubo di scarico nella bocchetta di areazione che tutti solitamente abbiamo in cucina o utilizzare il riduttore da infilare nella tapparella o nella finestra semi-aperta. Nel secondo caso dovrai mettere in preventivo che una ditta seria dovrà provvedere ad un sopralluogo a casa tua per capire le esigenze e valutare la struttura della casa, lo stato di coibentazione e l’esposizione degli ambienti per il posizionamento sia dell’unità interna che di quella esterna.

Quanta energia consuma un condizionatore?

Ovviamente dipende da modello a modello ma la normativa europea entrata in vigore nel 2013 ha ridefinito gli standard di efficienza ed efficacia energetica cui le macchine di nuova generazione devono necessariamente attenersi. Quello che emerge è che sono decisamente favorite le macchine con tecnologia Inverter, che regola costantemente la temperatura interna riducendo i costi energetici del 30% circa dispetto ai climatizzatori che non la hanno. Ecco perché i nuovi modelli sono gestibili senza richiedere al proprio gestore aumenti di potenza della linea elettrica.

Lo si usa solo d’estate? Non mi basterebbe un deumidificatore?

L’utilizzo di un climatizzatore può essere di 12 mesi all’anno! Le macchine di ultima generazione rinfrescano d’estate grazie alla pompa di calore e riscaldano nelle mezze stagioni per avere in brevissimo tempo una temperatura gradevole. Quando l’impianto di riscaldamento non è ancora acceso infatti riescono a mantenere il giusto livello di umidità per rendere salubre la nostra casa: il vero nemico della nostra salute e benessere è proprio l’umidità che ci fa sentire troppo caldo o percepire troppo freddo.
Chi ha già un deumidificatore in casa può utilizzarlo per ridurre questa percentuale e sentire così un caldo secco, che sicuramente è più sopportabile anche ad alte temperature ma non avrà mai una riduzione significativa dei gradi di calore.

Qual è il suo impatto sull’ambiente?

Spesso in estate sentiamo al telegiornale come l’utilizzo del climatizzatore abbia impatto negativo sull’ambiente: questo è vero ma fino ad un certo punto. Nelle macchine di ultima generazione infatti viene utilizzato il gas refrigerante R32 che viene definito “puro”. questo perché permette di ridurre le emissioni dannose per l’effetto serra di circa un terzo rispetto al precedente refrigerante ( R410A). Resta sempre valido il consiglio di mantenere una temperatura corretta che eviti uno sbalzo troppo ampio tra clima interno ed esterno, sia per la nostra salute che per l’ambiente e di acquistare un modello che abbia un timer programmabile, che ci consenta di evitare un uso continuo o sconsiderato del climatizzatore.

Esistono i climatizzatori senza unità esterna?

Esistono modelli che non hanno la necessità del motore esterno, che crea così tanti problemi nei condomini o nelle abitazioni protette da belle arti. Però hanno lo svantaggio di essere più ingombranti nella loro struttura interna, perché da qualche parte il motore bisogna metterlo! Esiste il modello da incasso totale nel muro per chi non ha spazio in casa: l’aspetto di questi modelli è generalmente quello un termosifone elettrico ad aria. Considera però che i buchi nel muro si dovranno comunque fare perché questi modelli sfogano il calore verso l’esterno attraverso due prese d’aria, come quelle a cui si collega il climatizzatore portatile.

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