Clematidi

Come coltivare le clematidi

Delle clematidi esistono diverse specie, sia rampicanti che non. Scopri come utilizzarle e coltivarle

Come utilizzarle

Tra le piante rampicanti che resistono anche al gelo, le clematidi sono sicuramente le più attraenti. Sono utili per coprire archi, pergole e staccionate. E hanno un pregio: possono crescere insieme ad altre piante (le rose, per esempio) che usano come sostegno. Delle clematidi esistono poi anche specie non rampicanti. Sono quelle da utilizzare nelle bordure miste oppure addossate agli arbusti.

Quali sono le più belle

Nel gruppo della Clematis Montana, Freda è la varietà che si distingue per la splendida fioritura primaverile di piccoli fiori rosa scuro; tra le sempreverdi, la varietà apple Blossom, molto profumata, ha fiori piccoli, bianchi sopra e rosa sul rovescio. Nelle ibride a fiore grande, si va dal rosso vellutato della varietà Niobe al bianco panna di Guernsey Cream, fino al blu indaco di H. F. Young. Mentre Vyvian Pennel ha fiori grandi, doppi e di color lavanda.

Le più profumate

Quelle che emanano un leggero profumo appartengono al gruppo Armandii e al gruppo Flammulala. La più profumata è Clematis aromatica, con piccole corolle blu e fioriture frequenti.

Le più facili da coltivare

Se si sceglie la posizione adatta, le clematidi non sono difficili da coltivare. Basta rispettare una regola importante: tenere all’ombra la base della pianta. Come? In giardino si possono usare sassi o paglia. In vaso, invece, accanto alle clematidi si possono piantare piccole margherite o delle lobelie per creare un cuscino di soffice vegetazione che ripari le radici dal sole. La parte alta della clematide, invece, deve avere una posizione sufficientemente luminosa o a mezz’ombra. Tra le erbacee, la varietà Durandii e tutte quelle del gruppo Integrifolia sono sicuramente le più resistenti al freddo.

Il terreno più adatto

Le clematidi hanno bisogno di un tipo di terriccio di medio impasto e fresco, ma senza ristagni d’acqua. Quando si trapianta una clematide, occorre interrare la base della pianta di qualche centimetro. Queste piante possono essere coltivate anche in vaso, purché il contenitore sia profondo e si prepari sul fondo uno strato di materiale drenante. Nel caso di clematidi rampicanti, infine, è meglio sistemare una griglia di sostegno alla parete così i rami potranno crescere verso l’alto.

Quanta acqua richiedono

Al momento del trapianto, occorre innaffiare bene e a lungo. In seguito, l’acqua non deve mai mancare, ma senza eccessi.

Il tipo di concime

Nei primi anni, quando le clematidi stanno prendendo forma, vanno concimate con un prodotto organico e un concime ricco di azoto e potassio. Al momento del trapianto, invece, è bene miscelare al terriccio un po’ di stallatico maturo e secco. In primavera e in estate, infine, è consigliabile somministrare fertilizzante chimico diluito nell’acqua ogni tre settimane.

Quanto dura la fioritura

Il periodo della fioritura può durare da 10 a 15 giorni per le clematidi che fioriscono in primavera. Un mese e più, invece, per le clematidi del gruppo Viticella, che fioriscono da metà estate in poi. Quelle che hanno le corolle grandi, invece, fioriscono a più riprese, in primavera e in autunno. Quelle erbacee, infine, sono a fioritura continua da primavera a tarda estate. Le clematidi sono piante perenni e possono vivere diversi anni.

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