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Come coltivare le ninfee

Tra tutte le piante acquatiche, sono le più suggestive. La loro collocazione ideale è un laghetto nel giardino. Ma si possono coltivare anche sul balcone

Quali sono le più belle

C’è solo l’imbarazzo della scelta. Tra le ninfee rustiche (resistenti al freddo), troviamo varietà con fiori piccoli e grandi di colore bianco, giallo intenso o giallo dorato, rosa, arancione e rosso cremisi. Poi ci sono le ninfee tropicali, quelle che amano il caldo, originarie dell’Estremo Oriente, dell’Australia e del Sud America. È tra queste che si trovano le varietà con fiori blu e quelle che fioriscono di notte.

Le più profumate

Tra le ninfee rustiche, solo alcune, come le Odorata, con fiori candidi o giallo zolfo, sono profumate. Odorosissime, invece, tutte le ninfee tropicali.

Le più facili da coltivare

Le ninfee sono tutte facili da coltivare. Durante l’inverno, perdono completamente la vegetazione (ma non muoiono) e resistono fino a zero gradi, purché immerse nel laghetto, al di sotto della crosta gelata. In marzo, non appena l’acqua si riscalda, cominciano a fare nuove foglie e, da metà primavera, anche i fiori. La produzione di corolle è esuberante, specie in piena estate.
Se coltivate in vaso, vanno collocate in vasi profondi da 50 a 100 centimetri a seconda della varietà dell’altezza dello stelo. Gran parte delle ninfee, però, ha steli brevi e può stare in un grande vaso (senza foro) profondo solo 40 centimetri. Oppure, in una tinozza d’acqua di 60-70 centimetri di diametro e profonda 50 centimetri.

Il terreno più adatto

Le ninfee nascono da un rizoma (una sorta di grosso fusto) che va interrato in un vaso di plastica e, successivamente, trasferito sul fondo del laghetto o della tinozza da riempire d’acqua. Il substrato migliore è composto da terra argillosa mista a sabbia, in parti quasi uguali. Per quanto riguarda la qualità dell’acqua da utilizzare, nessun problema: va bene quella del rubinetto, perché il cloro volatilizza in brevissimo tempo.

L’esposizione

Il laghetto va realizzato in una zona molto soleggiata del giardino, lontano da alberi che facciano ombra o, peggio, da cui cadano foglie sul pelo dell’acqua. Per la coltivazione in vaso o nella tinozza, invece, è meglio una posizione a mezz’ombra, altrimenti d’estate l’acqua si surriscalda e si rischia di “lessare” le radici delle ninfee.

Il tipo di concime

Serve quello in granuli agglomerati, a forma di cono, a lenta cessione: la sua azione dura sei mesi. Il prodotto, che si acquista nei centri di giardinaggio, va inserito nella terra del vaso o della tinozza in primavera, quando le ninfee cominciano a svegliarsi dal riposo invernale. Bastano due coni per ogni vaso. Per inserirli, non bisogna estrarre il vaso dal fondo, ma immergere le braccia fino a raggiungere il contenitore.

Quanto dura la fioritura

In tutti i tipi di ninfee la fioritura dura, in media, cinque giorni, dalla comparsa del bocciolo fino all’appassimento. La grande maggioranza delle di queste piante apre il fiore dal mattino e lo richiude a metà pomeriggio o verso sera. Al contrario, le varietà notturne sbocciano più tardi, verso le nove di sera e chiudono le corolle in tarda mattinata. Per trapiantare le ninfee, infine, è meglio aspettare la primavera, quando sono in fiore. I rizomi, invece, possono essere acquistati tutto l’anno e si trovano nei vivai specializzati.

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