La veranda è una stanza in più della casa e può diventarne anche il rifugio più piacevole. Scopri come realizzarla

La veranda è una vera e propria stanza in più in casa. Nell’immaginario collettivo, veranda porta immediatamente nelle grandi case americane, dove si sorseggiano enormi tazze di caffè proprio in veranda guardando attraverso grandi e romantiche vetrate.

Ma la veranda non è prerogativa di case grandi, anzi: questa soluzione può essere ottimale proprio per chi ha non ha metrature interne ampie ma possiede un balcone, un terrazzo, un piccolo giardino…e un po’ di creatività. Ma come si realizza una veranda?

Autorizzazione

Innanzitutto, premettiamo che costruire una veranda comporta la richiesta di specifiche autorizzazioni. Infatti, si tratta pur sempre di “chiudere” un balcone o un giardino con vetrate.

La prima cosa da fare è affidarsi a un tecnico esperto (e certificato) per la costruzione e la scelta idonea del materiale. In seguito, se si abita in un condominio, è necessario ottenere il consenso e l’approvazione dell’unanimità dei condomini. La richiesta di autorizzazione va inoltrata a un apposito ufficio tecnico del Comune di residenza.

Verande: cosa sono

Cosa intendiamo esattamente per veranda? La veranda è una struttura costituita da più vetrate e “appoggiata” a una o più pareti dell’edificio. La veranda può “chiudere” un balcone o un terrazzo, ma anche un giardino.

Inoltre, la veranda non ha parti in muratura permanenti in quanto deve sempre poter essere rimossa. In più, la struttura non deve ostruire passaggio di aria e/o luce agli appartamenti vicini, non può diventare un’abitazione a sé e, se è costruita in condominio, non deve essere vista dalla strada (dunque, deve essere “arretrata”).

Infine, è necessario avvisare il preposto ufficio tecnico comunale anche prima di iniziare i lavori. La veranda può, poi, essere climatizzata, illuminata e dotata di impianto idrico (sempre secondo le normative di sicurezza e il regolamento condominiale).

Struttura portante

La struttura portante, che reggerà le vetrate, deve essere costruita in materiali di elevata qualità e adatti all’ambiente esterno (quindi abbastanza resistenti alle intemperie e all’usura da agenti atmosferici). I materiali più amati sono il legno (trattato, però, per esterno), il PVC e, soprattutto, l’alluminio.

Quest’ultimo si rivela sempre la scelta più azzeccata per diversi motivi: resistenza, versatilità e robustezza.

Attacchi

Molto importanti sono anche gli attacchi, ovvero i “raccordi” tra struttura e pareti esistenti, nonché pavimento. È fondamentale che all’interno la struttura venga ben sigillata e che, invece, dall’esterno sia adeguatamente isolata (da agenti atmosferici, rumori).

Lo stesso discorso va fatto per il pavimento, che deve “ospitare” e agganciare alla perfezione la struttura ma senza rovinarsi. La tenuta del materiale usato è, qui, davvero cruciale.

Vetrate

La prima caratteristica da considerare nella scelta dei vetri è, senza dubbio, la loro sicurezza. Infatti, deve trattarsi di una tipologia di vetro che sia resistente alle intemperie ma non solo, anche ai furti e a eventuali imprevisti (per esempio, la classica pallonata dei ragazzi che arriva diretta dal soggiorno).

Dunque, il vetro può essere accoppiato (due lastre tenute insieme da una pellicola che, in caso di rottura, tiene uniti i pezzi) oppure temperato (molto resistente e, in caso di rottura, non produce pezzi taglienti).

Oltre alla sicurezza, poi, vi sono diversi tipi di vetri tra cui poter scegliere a seconda delle differenti esigenze: fonoassorbenti (se si vive in zone trafficate), riflettenti (in caso di continua esposizione al sole), basso-emissivi (per trattenere il calore interno in veranda) e autopulenti (utili soprattutto per la vetrata che fa da tettoia).

Chiusura e ventilazione

La veranda deve ovviamente essere dotata da dispositivi di chiusura-apertura resistenti ed esteticamente compatibili con la struttura. Le maniglie possono, dunque, accompagnarsi anche a serrature.

Di cruciale importanza è un buon sistema di ventilazione, per assicurare un perfetto ricambio d’aria evitando appannamenti e la formazione di muffe. Così come sarà opportuno pensare a un progetto di isolamento acustico per le zone esposte a traffico o rumori continui.

Arredamento

Come sistemare una veranda al suo interno? Qui entra in gioco la fantasia. Prima di tutto, va valutata la forma della veranda (angolare, centrale. angolare con copertura spiovente) e poi è necessario pensare all’uso che si intende fare dello spazio: angolo cocooning, mini-spazio per il fitness, area giochi, zona creatività, piccolo studio…le idee sono davvero infinite!

 

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